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Cile, Bravo cuore d'oro: il portiere compra casa a quattro famiglie sfollate

Calcio

Splendido gesto di solidarietà del portiere cileno, 36 anni e un presente al Manchester City, intervenuto personalmente per aiutare alcuni connazionali rimasti senza un tetto a causa degli incendi che hanno devastato il Paese nel 2017. Quattro le abitazioni destinate ad altrettante famiglie di Santa Olga, una delle città più colpite: un'iniziativa resa nota solo a due anni di distanza

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Terzo posto all-time in materia di presenze in Nazionale (119), primato assoluto invece in materia di solidarietà. Parliamo di Claudio Bravo, 36enne portiere del Manchester City, un idolo in Cile grazie ai trionfi in Copa America del 2015 e del 2016. Ormai nella parte finale della carriera dopo aver convinto in Europa pure con Barcellona e Real Sociedad, la riserva di Ederson ai Citizens sta facendo parlare per una splendida iniziativa lontano dal campo. Dobbiamo tornare ad inizio 2017 quando, a causa di una serie di tremendi incendi che devastarono il Cile, diverse famiglie persero la casa ed ogni avere. Fu lo stesso Bravo ad intervenire a pochi giorni dalla tragedia, commosso dalle parole del piccolo Camilo (9 anni) che intervistato in televisione espresse il desiderio di ricevere la maglia dell’iconico portiere. Il bimbo viveva a Santa Olga, una delle città più colpite dagli incendi, la cui famiglia aveva perso tutto: Bravo soddisfò la sua richiesta, ma non solo.

Incendi in Cile, Bravo aiuta le famiglie sfollate

Come detto la vicenda risale al 2017, tuttavia lo splendido e anonimo gesto di Claudio Bravo è stato reso noto solo a due anni di distanza. Ebbene, oltre alla divisa ufficiale regalata a Camilo, il portiere cileno si adoperò per ristrutturare la casa del bambino e dei suoi parenti. Abitazione rinnovata e destinata anche ad altre tre famiglie della zona, rimaste senza un tetto a causa degli incendi. L’iniziativa di solidarietà di Bravo è diventata di pubblico dominio solo recentemente poiché Miguel Millanguir, nonno di Camilo, ha ricordato al quotidiano cileno La Cuarta il nobile gesto del calciatore noto in precedenza solo alle famiglie coinvolte. "Prima di questo mi sentivo sconfitto e impotente - ha spiegato l’uomo -, ero certo che non avremmo più visto casa nostra e non sapevo come avrei messo a posto le cose. Poi è arrivato questo aiuto dal cielo". Successivamente Bravo visitò Santa Olga insieme alla moglie per seguire personalmente i lavori delle case concedendo un ultimo omaggio come raccontato da Millanguir: "Hanno persino invitato mio nipote e suo padre a vedere una partita del Manchester City. Il loro gesto nei nostri confronti è stato davvero enorme e speciale".