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Tonali: "Basta paragoni con Pirlo, mi sento un Gattuso più tecnico"

Calcio
©Getty

 Dal ritiro della Nazionale il centrocampista fa chiarezza sui suoi modelli in campo: "Pirlo ha qualità e tecnica indescrivibili e penso che nessuno potrà mai raggiungerlo. Io un Gattuso molto più tecnico? Questo si può dire, è sempre stato il mio idolo da bambino"

BOSNIA-ITALIA LIVE

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Roberto Mancini lo ha convocato in Nazionale per la doppia sfida contro Bosnia e Armenia dopo l'infortunio occorso a Marco Verratti. L'esordio in azzurro è arrivato a ottobre nella trasferta vinta in Lichtenstein e per Sandro Tonali l'avvio di stagione è stato quello delle conferme al primo anno in Serie A. Il centrocampista classe 2000 del Brescia ha chiarito ai microfoni di Rai Sport il suo punto di vista sui modelli calcistici ai quali associarlo.

"Pirlo irraggiungibile, mi sento un Gattuso più tecnico"

Spesso accostato ad Andrea Pirlo per posizione in campo e radici calcistiche comuni a Brescia, Tonali ha detto la sua sul paragone: "Non mi dà certo fastidio, ma per me non è adatto alle mie caratteristiche, infatti in campo la cosa è ben diversa: Pirlo ha qualità e tecnica indescrivibile e penso che nessuno potrà mai raggiungerlo. Per questo spero che si smetta di fare questo paragone". Diverso il tono e la risposta quando gli vien chiesto se si senta un Gattuso molto più tecnico: "Questo magari si può dire, l’ho sempre ammirato: Gattuso è sempre stato il mio idolo fin da bambino, ma naturalmente ho sempre apprezzato anche le qualità di Pirlo". In ogni caso, si tratta di due campioni del mondo che hanno scritto un pezzo di storia del calcio italiano: "Dire che sono un predestinato significa dover sempre dimostrare qualcosa - l'ammissione di Tonali - io ce la metterò tutta".

"Il razzismo non dovrebbe esistere"

Il giovane centrocampista del Brescia ha parlato anche di un tema toccato da vicino per le recenti vicende che hanno coinvolto il compagno di squadra Mario Balotelli: il razzismo. "Con Mario ne parlo - le sue parole - è una cosa che non dovrebbe esistere: bisogna porre fine a questa cosa, purtroppo accade anche all’estero. Anche noi giovani dobbiamo dare l'esempio, siamo a contatto con ragazzi stranieri tutti i giorni e ci integriamo benissimo".