Tra gli Yokohama Marinos e il Vissel Kobe di Andres Iniesta una "storica" finale di Supercoppa giapponese: le squadre hanno chiuso il match sul 3-3 e sono andate ai rigori, dove c'è stata un'incredibile sequenza di errori. Alla fine l'ex Barcellona fa festa
La finale della Supercoppa del Giappone al Saitama Stadium, fra i vincitori del campionato (J-League), gli Yokohama Marinos, e quelli della Coppa dell'Imperatore, il Vissel Kobe di Andres Iniesta, passerà alla storia per l'incredibile finale. Le due squadre hanno chiuso il match sul 3-3 e sono quindi andate ai rigori e qui è cominciato un incredibile festival degli errori. Infatti dopo le prime quattro trasformazioni (Thiago Martins e Ogihara per i Marinos, Iniesta e Tanaka per il Kobe), ci sono stati ben nove penalty di seguito non realizzati, fra l'incredulità dei 51.397 spettatori presenti, e dei due tecnici Ange Postecoglu (Marinos) e Thorsten Fink (Vissel).
Questa l'incredibile sequenza: Edigar (Marinos) parato, Ogawa (Vissel) traversa, Mizunuma (Marinos) alto, Nishi (Vissel) parato, Matsubara (Marinos) traversa, Osaki (Vissel) alto, Wada (Marinos) parato, Vermaelen (Vissel) alto, Endo (Marinos) traversa. Poi, finalmente, è arrivata una rete dal dischetto segnata Yamaguchi del Vissel Kobe, che ha regalato il trofeo a Iniesta e compagni.
Per gli Yokohama Marinos è stata la quinta sconfitta in altrettante finali della Supercoppa disputate. I tifosi si sono consolati con il premio per la migliore mascotte (cosa a cui in Giappone si tiene molto) di tutto il campionato, andato a Marinosuke, il gabbiano che rappresenta il simbolo della squadra dei tre brasiliani Erik, Thiago Martins e Marcos Junior.