Draghi dopo approvazione Decreto sostegni: "Più soldi a tutti, più velocemente possibile"
decreto sostegni
Mario Draghi in conferenza dopo l'approvazione del Decreto sostegni da parte del Consiglio dei ministri: "Dall'8 aprile 11 miliardi alle imprese. Scuola prima a riaprire quando situazione migliorerà". Il Ministro dell'economia Franco: "5 miliardi per salute e vaccini"
Fonti Fi: 300 mln a decontribuzione agricoltori
Arrivano 300 milioni, nel decreto Sostegni, per la decontribuzione lavorativa degli agricoltori. La misura, a quanto si apprende, è stata chiesta e ottenuta da Forza Italia.
Draghi in conferenza dopo Cdm
Alla fine del Consiglio dei ministri sul dl Sostegni Mario Draghi insieme ai Ministri Franco e Orlando parleranno in conferenza stampa
Dl Sostegni: fonti,intesa su cartelle e riforma riscossione
Intesa trovata, a quanto si apprende a Consiglio dei ministri in corso, sul tema della cancellazione delle cartelle contenuta nel decreto Sostegni. L'accordo prevederebbe anche l'introduzione del dl della riforma della riscossione chiesta dalla Lega.
Iniziato Cdm su dl Sostegni
È iniziato, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri per il dl Sostegni. La riunione ha preso il via con oltre due ore di ritardo sulla convocazione - a sua volta già slittata di un'ora rispetto a quella iniziale - per una riunione informale dedicata a dirimere le questioni rimaste sul tappeto
Dl Sostegni, Confesercenti: “Solo un placebo che non cura crisi”
Risorse insufficienti, il provvedimento rappresenta "solo un placebo che non cura la crisi". E’ questa la presa di posizione di Confesercenti nel commentare il nuovo Decreto Sostegni ancora non varato dal Consiglio dei Ministri: “Complessivamente - e ancora una volta – le risorse assegnate dal DL Sostegni per le imprese sono assolutamente insufficienti: anche considerando le tranche di contributi a fondo perduto arrivati lo scorso anno, si copre meno del 7% del fatturato perso dalle attività economiche nel solo 2020. Non solo: non arriveranno prima di fine e aprile, e non c'è assolutamente niente per il primo trimestre del 2021, che invece di portare la pronosticata ripresa, ha visto aggravarsi ulteriormente l'emergenza delle imprese, ormai esasperate".
Dl Sostegni, braccio di ferro su cartelle esattoriali
Ora anche l’Ansa conferma: un braccio di ferro tra i partiti sul tema della cancellazione delle vecchie cartelle si starebbe consumando a margine del Consiglio dei ministri sul decreto Sostegni. A quanto si apprende da fonti ministeriali mentre la riunione tarda a iniziare, la delegazione della Lega, che si è riunita al Mise prima del Cdm, avrebbe chiesto una soluzione non al ribasso e avrebbe ventilato anche la possibilità di non partecipare al Consiglio
Anir: “Ristorazione collettiva esclusa da aiuti”
Massimiliano Fabbro, presidente di Anir-Confindustria (associazione nazionale imprese di ristorazione) ha parlato all’Ansa del nuovo decreto sostegni: “Prendiamo atto che la ristorazione collettiva è il comparto economico su cui peserà maggiormente la crisi, anche dopo il covid, senza aver ricevuto nessuna misura di ristoro o sostegno efficace e coerente da parte del Governo". E ha chiesto poi l’apertura di un “tavolo nazionale per scongiurare il collasso, ormai certo delle imprese che gestiscono mense presso gli uffici pubblici, aziende, scuole, caserme, ospedali, e che per effetto del covid hanno visto stravolto il servizio e i costi per l'esecuzione degli appalti. Chiediamo di essere ascoltati dal Governo Draghi – ha aggiunto Fabbro -, "affinché venga valutato un pacchetto di proposte serio"
Coronavirus, i dati sui contagi di oggi
Intanto il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino sui contagi del 19 marzo: clicca qui per leggere i numeri
Il Consiglio dei Ministri non è iniziato: nodo cartelle esattoriali
Alle 17.15 il Consiglio dei Ministri non è ancora iniziato, spiega ora Sky Tg24. Si lavora per sciogliere gli ultimi nodi: uno su tutti è il diverbio tra il cancellare, per quanto tempo e per quanto ammontare, le cartelle esattoriali. Questo è uno dei punti che sta bloccando l'inizio del Cdm
Bozza Dl sostegni: 134,8 milioni a forze di polizia e vigili del fuoco
Come emerge dalla bozza del decreto Sostegni secondo l’Ansa, sono previsti straordinari, indennità, dispositivi di protezione personale, sanificazione per 134,8 milioni di euro in favore di forze dell'ordine, vigili del fuoco, polizie locali, polizia penitenziaria, capitaneria di porto e personale sanitario della Difesa, che hanno visto aumentare i propri impegni di fronte all'emergenza Covid. Una spesa di 92 milioni di euro è autorizzata per il 2021 per la prosecuzione, dal primo febbraio al 30 aprile, del dispositivo di pubblica sicurezza per il contenimento del contagio. In considerazione del livello di esposizione al rischio di contagio delle forze di polizia sono stanziati 24,9 milioni (11,6 per la sanificazione degli uffici e 13,3 per i Dpi). Altri 5,7 milioni sono stanziati per gli straordinari dei vigili del fuoco, quasi 3,6 milioni per la polizia penitenziaria, 1,9 per la capitaneria di porto e 6,4 milioni di euro per il personale militare medico e paramedico
Bozza Dl sostegni: 200 milioni in più per agricoltura e pesca
Secondo la nuova bozza del decreto Sostegni, sono previsti duecento milioni di euro in più per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura: aumenta da 150 a 350 milioni di euro per il 2021 il Fondo istituito dalla legge di bilancio, una scelta per dare ristori alle imprese alla luce del perdurare delle misure restrittive per il contenimento del Covid. Come spiega la relazione illustrativa, riferisce l’Ansa, le misure saranno specificatamente individuate con uno o più decreti del Ministero per le politiche agricole e forestali, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, i quali definiranno i criteri e le modalità di attuazione del Fondo
Dl Sostegni: come funziona il sito per avere contributi
Secondo quanto riferisce l’Agi sarebbe quasi pronta la piattaforma che gestirà i contributi a fondo perduto che gestirà i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni. La bozza del decreto, in discussione al Consiglio dei ministri, prevede che le domande siano presentate "esclusivamente in via telematica".
Come funzionerà il meccanismo?
Le richieste, spiega ancora l’Agi, saranno raccolte dal sito creato da Agenzie delle entrate e Sogei, che verrà messo online entro pochi giorni dall'entrata in vigore della legge. Al momento non si sa ancora quale sarà il nome del sito o l'indirizzo, che dipendono dalla decisione del governo. E la 'struttura' informatica dell'erogazione è già pronta. La piattaforma sarebbe stata pensata in modo da evitare che ci siano crolli improvvisi del sistema causati dall'eccesso di richieste durante i primi giorni in cui si potranno presentare le domande
Tre “camere” virtuali per inserire la domanda
Il sistema è fatto di tre "camere" virtuali che accompagneranno i cittadini attraverso i tre passaggi necessari per inserire la domanda. La prima è quella di accesso al sistema. I "log-in" saranno gestiti dal software che indicherà a ognuno i tempi di attesa per entrare nella seconda camera, dove si potrà compilare la domanda immettendo i propri dati, quelli dell'azienda, e l'Iban per ottenere i contributi. Anche in questo caso apparirà un timer che indicherà agli utenti il tempo di attesa (in media due tre minuti per camera) per poter poi entrare nella stanza conclusiva, quella in cui si invierà la pratica.
10 minuti per l’intero processo
Secondo quanto riferisce la stessa Agi, facendo una somma per eccesso dei tre minuti circa per ogni camera, i tempi di attesa non dovrebbero essere superiori ai dieci minuti per l'intero processo. Questo sistema di "gestione preventiva" ha consentito finora
all'Agenzia delle entrate di evitare i crash durante le prime ore e i primi giorni delle misure decise a sostegno dell'economia durante la crisi pandemica. E tutto lascia intendere che anche questa volta, con volumi di traffico attesi simili a quelli dell'anno scorso (circa 3 milioni di domande, concentrate pressoché nei primi giorni), il sistema possa reggere. Dal momento dell'immissione della domanda, l'Agenzia calcola che dopo la verifica e l'accettazione della stessa i tempi di erogazione dei contributi sarà di circa due settimane. Obiettivo è che entro aprile si possa concludere l'erogazione per tutte le domande presentate.
all'Agenzia delle entrate di evitare i crash durante le prime ore e i primi giorni delle misure decise a sostegno dell'economia durante la crisi pandemica. E tutto lascia intendere che anche questa volta, con volumi di traffico attesi simili a quelli dell'anno scorso (circa 3 milioni di domande, concentrate pressoché nei primi giorni), il sistema possa reggere. Dal momento dell'immissione della domanda, l'Agenzia calcola che dopo la verifica e l'accettazione della stessa i tempi di erogazione dei contributi sarà di circa due settimane. Obiettivo è che entro aprile si possa concludere l'erogazione per tutte le domande presentate.
Dl sostegni, niente tassa su tavolini all’aperto
Secondo quanto prevede inoltre la bozza del decreto sostegni, non è prevista la tassa sui tavolini all'aperto di bar e ristoranti fino al 30 giugno 2021. Prorogato fino alla fine dell'anno anche il termine per la presentazione di domande per l'occupazione di suolo pubblico. In entrambi i casi la scadenza era fissata al 31 marzo. Slittamento al 30 settembre 2021 invece per l'adozione delle delibere per i piani di riequilibrio finanziario da parte degli enti locali.
Bozza Dl Sostegni: stop versamenti fisco fino al 30 aprile
Secondo quanto prevede la nuova bozza del decreto sostegni e riferisce l’Agi, restano sospesi fino al 30 aprile i versamenti fiscali e gli avvisi esecutivi. Prorogato di 12 mesi anche il termine per le notifiche e di 24 mesi quello della prescrizione. Più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio: i versamenti saltati nel corso del 2020 (5) dovranno essere saldati entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest'anno (4) dovranno essere pagati entro il 30 novembre. Un'operazione che costa 1,3 miliardi nel 2021 e altri 817 milioni nel 2022. Inoltre l'Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio, anziché il 30 aprile, con lo slittamento dei termini delle certificazioni uniche a fine marzo
AstraZeneca, Sileri: “Draghi sarebbe esempio ma rispetterà turno”
L'immagine del premier Mario Draghi che si vaccina con AstraZeneca "potrebbe essere un esempio ma per quel che poco che ho conosciuto il presidente lui rispetterà i tempi". Lo ha detto a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1 il vice ministro alla Salute Pierpaolo Sileri. "Il rispetto del tempo è un esempio anche maggiore che il vaccinarsi con AstraZeneca", ha proseguito Sileri.
Bozza Dl sostegni: Naspi anche a chi non ha 30 giorni di lavoro
Secondo quanto trapela dalla bozza del nuovo Decreto sostegni e riferisce l’Ansa, fino al 31 dicembre non sarà necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi per ottenere la Naspi. La stima degli effetti finanziari si basa su una platea dei beneficiari è di 139mila persone. Secondo gli archivi amministrativi risultano aver perso il lavoro nel 2018 senza fruizione di Naspi con almeno 13 settimane di contribuzione nell'ultimo quadriennio ma con meno di 30 giorni di lavoro effettivo nell'ultimo anno. La fruizione dell'indennità sarà di un mese. L'onere stimato per la misura è di 121 milioni nel 2021 e di 12 nel 2022 compresi gli oneri figurativi.
Anci: “Nel DL sostegni alcune omissioni”
Il sindaco di Bari e presidente dell’Associazione comuni italiani Antonio Decaro spiega in una dichiarazione all’Ansa: “Leggiamo le prime bozze del DL sostegni e troviamo alcune conferme rassicuranti ma anche alcune omissioni che ci allarmano e che, se confermate, sarebbero gravissime". In particolare ci sono: “L’atteso aumento dei fondi di emergenza, il ristoro dell'imposta di soggiorno, la proroga al 30 giugno delle esenzioni e delle semplificazioni per l'occupazione di suolo pubblico con i tavolini dei bar e per il commercio ambulante. C'è anche la proroga al 30 aprile per deliberare le previsioni di bilancio. Ma se questi importanti interventi servono a mitigare gli effetti dell'emergenza purtroppo ancora in corso, come si spiega l'assenza di proroghe indispensabili allo stesso scopo? Le riepilogo: la proroga del termine per decidere le tariffe della Tari, così da dare il tempo necessario per applicare le complesse regole Arera e soprattutto per verificare le condizioni per le agevolazioni che i Comuni vogliono accordare alle tante attività economiche in difficoltà; la proroga al 2022 del nuovo obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia in caso di difficoltà nei tempi di pagamento delle fatture, del tutto inopportuno in una fase come questa; le stesse percentuali di accantonamento del Fcde, un fondo che già sfiora i 5 miliardi di euro annui e non può crescere in piena pandemia. Ci rammaricano molto queste dimenticanze - conclude Decaro - dimenticanze incomprensibili visto che avevamo avuto precise rassicurazioni da parte del governo, in merito”