L'intera nazionale di calcio femminile giovanile dell'Afghanistan è arrivata in Pakistan con i familiari, in cerca di un rifugio. Le giocatrici e le loro famiglie, in tutto 115 persone, sono arrivate ieri sera al confine di Torkham, dove sono state accolte da un funzionario della Federcalcio pakistana
Le calciatrici dell'Afghanistan con le loro famiglie - in totale 115 persone - hanno attraversato il confine di Torkham per raggiungere il Pakistan dopo che il
governo ha rilasciato visti umanitari d'emergenza per agevolarle a lasciare il loro paese a seguito della presa di potere dei talebani.
Le calciatrici che appartengono alla squadra nazionale femminile junior hanno dovuto affrontare le minacce dei talebani a causa del loro coinvolgimento nello sport. Inizialmente dovevano recarsi in Qatar, dove i rifugiati afgani sono stati ospitati in una struttura per la Coppa del Mondo 2022, ma sono rimaste bloccate dopo l'esplosione di una bomba all'aeroporto di Kabul il 26 agosto.
Mentre la maggior parte della squadra nazionale femminile dell'Afghanistan era riuscita a lasciare il paese nell'ultima settimana di agosto dopo un accordo con il
governo australiano, la squadra giovanile non aveva ancora potuto ottenere voli perchè non aveva passaporti e altri documenti. Da allora si erano nascoste per sfuggire ai talebani.
La mossa di portare i 32 calciatrici - un totale di 115 persone, comprese le loro famiglie - in Pakistan è stata avviata dalla ONG Football for Peace, con sede in Gran Bretagna, in collaborazione con il governo e la Federazione calcistica pakistana di Ashfaq Hussain Shah, che non è riconosciuta dalla FIFA.