Caso D'Onofrio, Gravina convoca consiglio federale d'urgenza
figcIl presidente della Federcalcio ha convocato una riunione di urgenza del Consiglio federale in seguito alla vicenda del Procuratore dell'Aia D'Onofrio, arrestato nell'ambito di un'operazione antidroga. La seduta del consiglio servirà a fare "una riflessione politica" e ad "approfondire"
Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha convocato per martedì mattina una riunione d'urgenza del consiglio federale sulla vicenda del Procuratore dell'Aia D'Onofrio. La seduta del consiglio servirà a fare "una riflessione politica" e ad "approfondire" la paradossale storia di D'Onofrio, condannato nel 2020 e arrestato giovedì scorso per questioni legate al traffico di stupefacenti e però promosso nel 2021 da membro della commissione disciplinare a capo dell' organo inquirente e requirente dell'associazione arbitri (nella quale peraltro ha svolto incarichi dal 2009)
L'Aia fornisce alla Figc tutta la ricostruzione
L'Aia ha già fornito alla FIGC tutta la ricostruzione chiesta da Gravina riguardo alla procedura di nomina di D'Onofrio, ribadendo l'impossibilità di un controllo diretto sul curriculum e soprattutto sui precedenti di D'Onofrio con la giustizia. Intanto i vertici arbitrali (il presidente Trentalange, il vicepresidente Baglioni e il designatore Rocchi) stanno valutando la possibilità di querelare l'ex arbitro Giacomelli. Il direttore di gara triestino, sospeso e poi dismesso dall'AIA al termine di un procedimento disciplinare (il caso dei rimborsi gonfiati) istruito e condotto proprio da D'Onofrio, in una intervista a Repubblica ha parlato di punizioni decise da D'Onofrio "assecondato da Trentalange, Baglioni e Rocchi", definendolo un "grimaldello politico" per indirizzare le carriere degli arbitri, capace di entrare anche nelle scelte tecniche della commissione guidata da Rocchi
La vicenda
Rosario D'Onofrio, ex ufficiale dell'esercito e procuratore capo dell'Aia (associazione italiani arbitri) è tra i 42 arrestati nell'operazione condotta lo scorso giovedì dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Milano per traffico internazionale di droga. Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dai pm Rosario Ferracane e Sara Ombra, il primo compito di D'Onofrio era quello di smistare al dettaglio i carichi dopo che erano arrivati in deposito. Dopo l'arresto D'Onofrio si è dimesso dall'Aia, i cui vertici hanno appreso con stupore e sgomento la notizia, ovviamente non sospettando assolutamente della 'doppia vita' del procuratore capo.