Il quotidiano "Libertà" di Piacenza racconta l'incredibile vicenda di Assane Gnoukouri, lanciato nell'Inter da Mancini e oggi a rischio espulsione dall'Italia perché irregolare. Un derby da titolare a 18 anni, poi lo stop per un problema cardiaco e l'inchiesta sulla tratta dei calciatori minorenni che ne svela la vera identità. Oggi chiede asilo e sogna di poter tornare a giocare a calcio
Dal palcoscenico di San Siro, dove ha giocato con la maglia dell’Inter, scendendo in campo anche in un derby, al rischio di essere espulso dall’Italia perché irregolare. È la triste e incredibile parabola di Assane Gnoukouri, raccontata dal quotidiano “Libertà” di Piacenza, che ripercorre le tappe della storia dell’ex centrocampista ivoriano, oggi 27enne e fuori dal mondo del calcio dopo che la sua carriera era stata fermata, nel 2017, da un problema cardiaco.
Titolare in un derby con l'Inter
Promosso dalla Primavera (con cui aveva vinto il Torneo di Viareggio) in prima squadra dall’allora allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, l’11 aprile del 2015 fa il suo esordio in A a 18 anni e sembra avviato a una promettente carriera. In due anni e mezzo con l’Inter collezionerà 11 presenze in campionato, compreso un derby del 2015 (finito 0-0) in cui Mancini lo lancia titolare, e 4 in Europa League. Poi il passaggio in prestito all’Udinese, nel 2017 la scoperta del problema cardiaco che lo costringe a uno stop, inizialmente temporaneo e diventato poi praticamente definitivo, e persino il coinvolgimento in un'inchiesta della procura di Parma sulla tratta dei calciatori dalla Costa d’Avorio che chiarirà che la sua vera identità è quella di Alassane Traoré, con la scoperta che i documenti della famiglia adottiva che lo aveva portato in Italia da minorenne erano falsi, come riporta il quotdiano piacentino.
La legale: "Ingannato e sfruttato"
Ora il rischio dell’espulsione dall’Italia, che ha portato Alassane a mettersi in contatto con l'avvocatessa Michela Cucchetti, che si occupa di diritti degli immigrati e che ha avviato le pratiche per la richiesta di asilo presso la questura di Piacenza. “Alassane è stato portato in Italia da minorenne con l’inganno e poi sfruttato, abbandonato e lasciato completamente da solo. È vittima di tratta”, le parole della legale a “Libertà”. In questi anni Alassane ha girovagato per il nord Italia, ospite di amici che lo hanno aiutato anche materialmente e al quotidiano di Piacenza rivela: “Mi piacerebbe poter restare in Italia e continuare a giocare a calcio, quello era il mio sogno”.