Vi racconto il Patrick Vieira allenatore, manager tra luci e ombre

Una nuova avventura per Patrick Vieira a Genova. I tifosi del 'Grifone', preoccupati per la retrocessione, sperano che il loro nuovo allenatore possa cambiare le sorti della squadra. Se si guarda al suo lavoro in Premier League con il Crystal Palace, ci sono dei segnali che lasciano ben sperare per il percorso del Genoa in Serie A, soprattutto per sopperire alla carenza di reti. Durante i primi mesi al Palace, Vieira ha velocemente ribaltato il calcio difensivo di Roy Hodgson in un progetto di gioco a stampo molto offensivo. Il manager francese preferisce uno stile dinamico, fatto di tanto possesso della palla e molti passaggi brevi. A Londra diversi giovani talenti hanno beneficiato del suo approccio: Conor Gallagher e Michael Olise su tutti, acquistati durante la prima stagione di Vieira al Palace e maturati grazie alla sua gestione, tanto da essere arrivati a giocare rispettivamente all'Atletico Madrid e al Bayern Monaco. La filosofia offensiva di Vieira ha cambiato da cima a fondo lo stile del Crystal Palace, soprattutto dopo gli anni 'da barricate' di Roy Hodgson. Uno di quelli che ne ha beneficiato di più è stato come detto Gallagher ma il vero protagonista di quei mesi è stato Wilfried Zaha, fulcro del gioco del Palace e autore di 11 reti, il suo massimo in carriera. Il risultato di quell'anno gli è valso un bel voto in pagella: per la qualità del gioco espresso, per la semifinale di FA Cup ma soprattutto per la salvezza tranquilla ottenuta in Premier League, l'aspetto che interessa più di tutti a Genova. Ma va detto che Vieira ha ricevuto anche aspre critiche durante il suo periodo in Premier League. I tifosi di Palace sono rimasti spesso frustrati per la totale mancanza di un piano B nelle situazioni in cui la squadra andava in svantaggio. Questo punto è fondamentale per spiegare i passi indietro della seconda stagione. Nonostante una buona partenza la squadra ha cominciato a far fatica , e Vieira non ha saputo trovare una sistemazione tattica per Eberechi Eze, il sostituto designato di Gallagher sulla trequarti e il giocatore di maggiore qualità della rosa. Inoltre, al Palace, Vieira ha avuto esperienze contrastanti anche per quanto riguarda il ruolo di centravanti. Christian Benteke ha segnato dieci gol in Premier League prima dell'arrivo del manager francese, ma nonostante un inizio da titolare è uscito presto dalle grazie dell'allenatore . Il resto della Premier ha trovato in fretta le contromosse per fermare il gioco offensivo del Palace di Vieira, che difatti è stato esonerato dalla proprietà nel marzo 2023 dopo 11 partite senza vittorie. Addirittura nelle ultime tre prima del licenziamento, la squadra non è stata in grado di creare nemmeno un tiro nello specchio della porta avversaria; mentre per ironia della sorte Jean-Philippe Mateta, sempre in panchina con Vieira, è diventato un attaccante da 20 gol in Premier League nei successivi 12 mesi. Nonostante i risultati il suo esonero è stato una decisione vista in maniera controversa dai tifosi: un po' per la difficoltà delle partite affrontate prima del suo licenziamento, un po' per la decisione del Palace di richiamare Roy Hodgson come manager. Se dovessimo parlarne da un punto di vista umano, Vieira è un allenatore rispettato in Inghilterra, per la personalità pacata che ha sempre mostrato anche quando è stato messo sotto pressione dalla stampa per la mancanza di risultati. Meno da un punto di vista tattico, perché il suo anno e mezzo al Palace ha sollevato diversi dubbi sulla sua qualità in panchina e soprattutto sulla sua capacità di trovare delle contromosse e di cambiare le sorti di una partita. Un'arte che, specialmente in Serie A e con una squadra con così tanti problemi di infortunati , Vieira dovrà affinare e anche in fretta, a cominciare dall'esordio di domenica prossima contro il Cagliari, appuntamento già decisivo. Sicuramente dovrà poi ricucire il rapporto con Mario Balotelli, ultimo arrivato in casa Genoa che a causa dell'emergenza in attacco ha deciso di sfruttare il mercato degli svincolati. I due avevano già lavorato insieme ai tempi del Nizza e non si erano lasciati benissimo a causa di alcune incomprensioni legate all'aspetto tecnico e all'approccio al lavoro, ma già prima dell'incontro di oggi i due si erano sentiti al telefono per provare, se ancora ce ne fosse bisogno, a chiudere definitivamente la questione, e poi hanno parlato a lungo prima e dopo la sessione pomeridiana. Salvare il Genoa non sarà un'impresa facile e Vieira ha estremo bisogno di tutti per riuscire nella missione per la quale è stato ingaggiato. Anche di Balotelli.

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