Ancelotti, dal Real al Milan tutti i suoi "11 vincenti" nei 5 top campionati europei
Non solo è stato capace di vincere tutti i 5 top campionati europei: Ancelotti l'ha fatto dimostrando una capacità unica di lavorare sui moduli, adattarsi alle squadre per esaltarne i campioni, trovare sempre la soluzione giusta. Un "trasformista" passato dall'albero di Natale rossonero al 4-3-3 del Chelsea, dal 4-4-2 pieno di fantasia del Psg allo schema con 3 trequartisti al Bayern. Fino all'ultimo trionfo, nella Liga, che lo rende unico nella storia
Con la vittoria della Liga, Carlo Ancelotti è diventato il primo allenatore di sempre a riuscire a vincere il titolo in ognuno dei 5 principali campionati in Europa: in Italia col Milan, in Inghilterra col Chelsea, in Francia col Psg, in Germania col Bayern Monaco e per l'appunto in Spagna col Real Madrid. Ripercorriamo la sua fantastica carriera
MILAN 2003/04 (Scudetto in Italia)
Lo scudetto arriva alla terza stagione di Ancelotti sulla panchina dei rossoneri, dove era giunto con la fama di eterno secondo (piazzamento raggiunto prima alla guida del Parma e due volte con la Juventus) La Roma come principale antagonista, lo scontro diretto a San Siro (alla terz'ultima giornata) che certifica in maniera matematica lo scudetto rossonero. Decide un gol di Sheva, su cross di Kakà, dopo appena 2', e a fine partita scatta la festa
TRA ROMBO E ALBERO DI NATALE
Ancelotti, alle prese con la difficile scelta su quale trequartista schierare (il sempre affidabile Rui Costa o il giovanissimo Kakà in rampa di lancio e impossibile da tenere fuori?), inventa la soluzione che gli permette di utilizzare entrambi, mettendo in campo tutti i suoi uomini di qualità: l'albero di Natale. Con grande gioia del terminale offensivo, Shevchenko. Non mancano comunque le occasioni in cui a Sheva viene affiancato uno tra Tomasson e Inzaghi, nel modulo con un solo trequartista e il rombo a centrocampo
FORMAZIONE-TIPO (4-2-3-1)
Dida; Cafù, Nesta, Maldini, Pancaro; Gattuso, Pirlo, Seedorf; Kakà, Rui Costa, Shevchenko. All. Ancelotti.
A disposizione: Abbiati, Laursen, Simic, Kaladze, Costacurta, Serginho, Ambrosini, Brocchi, Redondo, Tomasson, Inzaghi, Borriello
CHELSEA 2009/10 (Premier League in Inghilterra)
Dopo 8 anni al Milan, Ancelotti sceglie l'estero, con la sfida di un Chelsea da rilanciare dopo una stagione che ha visto alternarsi in panchina Scolari, Wilkins e Hiddink. Carletto vince la Premier al primo colpo, centrando anche il double con la conquista della FA Cup, cosa mai riuscita nella storia del Chelsea
IL SUO PRIMO 4-3-3
Al Chelsea prova a imporre il rombo, ma davanti alle prime difficoltà vira sul 4-3-3, mai sperimentato prima, e trova la quadra. Perfetta l'intesa tra i tre davanti (con il capocannoniere della Premier, Drogba, supportato da Anelka e da un rivitalizzato Malouda), il centrocampo ha pochi rivali in ambito europeo, trascinato dal leader Lampard, capace anche di segnare 14 reti nelle ultime 14 partite della stagione tra campionato e FA Cup
FORMAZIONE-TIPO (4-3-3)
Cech; Ivanovic, Terry, Ricardo Carvalho, A. Cole; Obi Mikel, Lampard, Ballack; Anelka, Drogba, Malouda. All. Ancelotti.
A disposizione: Hilario, Bosingwa, Belletti, Alex, Paulo Ferreira, Zirkov, Essien, Deco, J. Cole, Kalou, Sturridge, Borini, Shevchenko (una presenza)
PSG 2012/13 (Ligue1 in Francia)
A gennaio del 2012, Ancelotti accetta una nuova sfida. Eredita una squadra al primo posto della Ligue1 e incredibilmente perde il titolo, superato dal Montpellier di Giroud e Belhanda. In quei mesi però pone le basi per il successo dell'anno seguente, quando alla rosa si aggiungono Ibrahimovic, Thiago Silva, Verratti e Lavezzi. Titolo vinto con 12 punti di vantaggio sul Marsiglia; Ibra capocannoniere
UN 4-2-4 DI FANTASISTI
Ancelotti si porta dietro dall'Inghilterra l'idea del 4-3-3, ma non riuscendo a trovare l'equilibrio si inventa un 4-4-2 (che poi nella realtà del campo è un 4-2-4) tutto fantasia in cui i gol possono arrivare da qualsiasi parte, con Matuidi e Verratti a schermare e orchestrare
FORMAZIONE-TIPO (4-2-4)
Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Verratti, Matuidi; Lucas Moura, Ibrahimovic, Lavezzi, Pastore. All. Ancelotti.
A disposizione: Douchez, Areola, Sakho, Van der Wiel, Armand, Camara, Thiago Motta, Beckham, Chantome, Menez, Gameiro
BAYERN MONACO 2016/17 (Bundesliga in Germania)
Per il dopo-Guardiola (passato al Manchester City), il Bayern va sul sicuro e sceglie Ancelotti. Carletto vince subito la Supercoppa di Germania, poi il campionato con 3 giornate di anticipo entrando nella ristretta cerchia di allenatori capaci di conquistare il titolo nazionale in quattro paesi diversi (nel suo caso Italia, Inghilterra, Francia, Germania), raggiungendo Trapattoni, Happel, Ivic, Mourinho e Gerets
IL SOLIDO 4-2-3-1 BAVARESE
Anche al Bayern Ancelotti parte con il 4-3-3, trasformandolo nel corso della stagione in un 4-2-3-1, sfruttando il potenziale di tutti i trequartisti di cui dispone. Ribery e Robben "larghi" non si discutono, alle spalle della punta Muller si alterna a Thiago Alcantara, che può anche giocare sulla linea mediana. Tutti, naturalmente, al servizio di Lewandowski (al quale sfugge il titolo di capocannoniere per un gol, nonostante i 30 centri - Aubameyang del Borussia Dortmund ne segna 31)
FORMAZIONE-TIPO (4-2-3-1)
Neuer; Jallet, Lahm, J. Martinez, Hummels, Alaba; Xabi Alonso, Vidal; Robben, Muller, Ribery; Lewandowski. All. Ancelotti.
A disposizione: Ulreich, Starke, Bernat, J. Boateng, Kimmich, Rafinha, Renato Sanchez, Douglas Costa, Thiago Alcantara, Coman
REAL MADRID 2021/22 (Liga in Spagna)
Quello al Real, come detto, è un ritorno, dopo le esperienze al Bayern Monaco, al Napoli e all'Everton. E questa volta Ancelotti centra la Liga, con un cammino straordinario in cui le possibili rivali si alternano alle sue spalle ma senza mai impensierirlo più di tanto. Scontri diretti dell'andata - contro Barcellona, Atletico Madrid e Siviglia - tutti vinti. Al ritorno solo il pesante ko in casa contro il Barça, che però non influisce sulla classifica
DI NUOVO 4-3-3
Ancelotti torna al tridente puro. Se il centrocampo non si discute, con il trio Modric-Casemiro-Kroos in grado di assicurare equilibrio e sostanza con punte di vero genio, in attacco Benzema diventa il punto di riferimento assoluto, come mai prima d'ora, investito anche del ruolo di leader (oltre al record di gol stagionale per lui). Vinicius altro intoccabile, a completare il tridente un'altra invenzione di Ancelotti, Valverde, nel finale di stagione avanzato in attacco e preferito spesso ad Asensio e Rodrygo
FORMAZIONE-TIPO (4-3-3)
Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Valverde, Benzema, Vinicius jr. All. Ancelotti.
A disposizione: L. Vazquez, Nacho, Marcelo, Camavinga, Ceballos, Hazard, Isco, Rodrygo, Asensio, Jovic, Mariano Diaz, Bale