Olimpiadi, a Parigi ci sono anche Beppe Grillo e Antonio Conde: gli omonimi più strani
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E ancora: il Giorgio Armani nuotatore camerunense eliminato nei 100 stile libero, un Maldini a medaglia per l'Italia e uno Shevchenko kazako eliminato al primo turno del torneo di tennis maschile. I casi di omonimia più pazzi sono tantissimi nella storia dello sport: ecco i migliori, partendo dai Giochi in corso
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- Non una clamorosa svolta di carriera ma un curiosissimo caso di omonimia: è un corridore maltese che ha sfidato (a distanza) il nostro Jacobs nelle batterie dei 100 metri. Sfortunatamente per lui, ha corso in 10.69 e non ce l'ha fatta a strappare il pass qualificazione…
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- Non parliamo di Paolo e di nessuno della dinastia calcistica più gloriosa d'Italia, ma di Federico Nilo Maldini che, proprio in questi Giochi, ha vissuto una giornata che difficilmente dimenticherà. Prima l'inaspettata medaglia d'argento nel tiro a segno e poi, come se non bastasse, la proposta di matrimonio alla sua Carlotta… Che ha detto sì.
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- C'è un po' di Olimpiade in questo Milan di Ancelotti… Sì, perché a Parigi 2024 c'è anche lui, o meglio, c'era, visto che il tennista kazako è stato eliminato al primo turno del singolare maschile. "Non è brasiliano però... che ace, che fa!". Il coro che il Milan dedicava alla sua stella potrebbe essere rivisitato dai fan di Aleksandr. Curiosità: Sinner (tifoso rossonero) lo ha affrontato e battuto agli Internazionali di Roma nel 2023…
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- A proposito di tennis e di Olimpiadi… Djokovic (il Novak detto Nole) è alla caccia dell'oro, l'unica grande vittoria che manca nel suo stratosferico palmares. Intanto c'è un omonimo che gioca a calcio e ha vestito le maglie di Cesena, Monza, Livorno e Spezia, ma oggi è svincolato…
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- E visto che la finale olimpica sarà proprio Djokovic contro Alcaraz, impossibile non citare il suo omonimo totale (nome e cognome identici) passato per la Juventus nel gennaio del 2024. L'argentino calciatore, però, non è stato convocato da Mascherano ai Giochi.
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- Non Jannik messo ko da problemi fisici, e nemmeno tale Franz Sinner, difensore centrale lussemburghese. Giovanissimo (20 anni), persino più del nostro Jannik, con il quale condivide ben poco: giusto l'altezza…
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- Se lo zio di Rafa, Miguel Angel, è stato un noto giocatore di Barcellona e Maiorca (e della nazionale spagnola) negli Anni Novanta, Tomeu Nadal è un portiere. Nato a Manacor come Rafa, 3 anni più giovane (ne ha 34) del celebre tennista, gioca nel Tenerife. Ma c'è un'altra incredibile coincidenza…
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- Era il 2013 quando, con un enigmatico tweet dal suo profilo, Rafa Nadal lanciava un'inedita intervista doppia con un fantomatico fratello di cui nessuno aveva mai sentito parlare.
- Alla fine si trattava di una trovata pubblicitaria di un suo sponsor, che aveva reclutato un ragazzo che gli somigliava in maniera incredibile. La cosa curiosa è che, presentandolo, Rafa lo chiamava... Tomeu (come il portiere, che, però, non gli assomiglia)
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- Un nome che contiene anni di sfide epiche e un dualismo già passato alla storia del tennis e dello sport in generale. Il giovane (19 anni) Raphael Federer porta praticamente il nome di Nadal e ha lo stesso cognome di Re Roger. Lui però è austriaco e gioca da ala destra nel Drassburg, terza serie del campionato austriaco
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- Di "Jordan" (per nome o per cognome) ce ne sono 15 diversi a Parigi 2024, ma nessuno di loro si chiama Michael Jordan come questo portiere inglese di 38 anni. Al tempo, un suo vecchio club lo annunciò sui social scrivendo "siamo lieti di annunciare l'ingaggio di Michael Jordan". Oggi è svincolato.
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- Chiudiamo con una vicenda clamorosa, quella dei "due Brady Feigl", che casualmente si sono conosciuti grazie a un medico che doveva operare al braccio uno dei due e li aveva "confusi"
- Entrambi si chiamano Brady Feigl ed entrambi sono giocatori di baseball. La cosa sconvolgente è che si somigliano anche parecchio, ma un esame del dna ha accertato che non sono nemmeno parenti