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Juve, Allegri: "Polemiche folli, col Porto dura"

Champions League
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (twitter @juventusfc)

"Ci vuole cultura della vittoria e della sconfitta - ha detto l'allenatore tornando a parlare della gara col Milan - dobbiamo programmare per il futuro e le polemiche non devono intaccare quello che stanno facendo i miei ragazzi. Se poi succedono cose brutte in giro diventa normale. Porto? Vogliamo un'altra vittoria"

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Tra il Milan e il Porto, la Juventus torna in campo in Champions League ma non dimentica quanto accaduto nell'ultima gara giocata. La vittoria contro i rossoneri ha portato con sé tante polemiche, l'allenatore, nella conferenza stampa della vigilia dopo la rifinitura a Vinovo, ha difeso la sua squadra, parlando poi della situazione del calcio italiano e presentato così il match in programma domani sera. 

Sul Milan - Tornando agli episodi della partita contro i rossoneri, l'allenatore ha detto: "Non voglio parlare di spogliatoi danneggiati e del resto, dovremmo dare il buon esempio. Nella vita servono educazione e rispetto soprattutto per i bambini. Quella che è successa venerdì è una delle ultime cose brutte successe nel calcio. Ci vuole cultura della vittoria e della sconfitta; è un discorso ampio, ho una mia idea ma in Italia si dicono cose e si fa tutto il contrario. Se vogliamo essere costruttivi dobbiamo cercare di essere bravi a programmare per il futuro. La partita è stata bellissima, i 20 punti di differenza in classifica ci sono tutti e le polemiche non devono intaccare quello che stanno facendo i miei ragazzi; non si può parlare di un episodio altrimenti non si finisce mai. Alla fine ci si ricorda solo delle cose che ci vanno a favore. Sorrido di fronte a certe affermazioni, siamo al limite della follia. Se poi succedono cose brutte in giro diventa normale. E non parlo da allenatore della Juventus. Non è un episodio che può cambiare quello che stanno facendo i ragazzi che hanno vinto 23 partite, ne hanno pareggiata una e ne hanno purtroppo perse quattro".

Sul Porto: aspettative e scelte - "Rischi? Tanti, nel calcio non c'è nulla di scontato e il Porto domani farà un'ottima partita. L'ha fatto vedere anche a Roma; sa giocare queste gare e sa sfruttare gli episodi. Non dobbiamo pensare al vantaggio, vogliamo un'altra vittoria. Stanno tutti bene a parte Sturaro, dovrò gestire al meglio le forze. Non possiamo permetterci cali di tensione. Giocherà Marchisio e per quanto riguarda i centrali di difesa devo valutare Chiellini. Ho dubbi al centro e anche nella posizione di terzino destro".

Sugli obiettivi e ancora sul Milan - "Domani i fuochi d'artificio non servono. Voglio una partita seria per poi preparare al meglio quella con la Samp; conta passare il turno. In città queste partite si vivono con un fascino particolare, ora il nostro obiettivo è raggiungere i quarti. Nel calcio italiano ci sono tante cose da migliorare e non spetta a me farlo, per quanto riguarda lo spirito di gruppo è buono; avessi avuto un rigore contro al 95' ci sarei rimasto male, come tutti. Negli ultimi sei anni (nelle sfide tra Juventus e Milan) che non c'è stato equilibrio solo venerdì, basta vedere i dati e i tiri in porta. Quello che è successo è un dato di fatto, ora pensiamo solo al Porto.

Sull'avversario e sulla competizione - Passando poi a parlare dei portoghesi: "Mi aspetto un Porto che sa quello che vuole, che cercherà di mantenere il passaggio del turno il più aperto possibile. Così come è successo a Roma; noi dobbiamo essere bravi, responsabili e concentrati. Serve un'altra grande partita. Ho già fatto vedere i video ai ragazzi, conosciamo l'avversario e non sarà facile. Dobbiamo vincere assolutamente. Non giocherò con il centrocampo a tre, al fianco di Marchisio ci sarà uno tra Pjanic e Khedira. Due anni fa siamo arrivati in finale, speriamo che quest'anno sia la volta buona. Dobbiamo pensare di poter vincere nonostante le grandissime squadre che ci sono. Conta arrivare tra le prime otto, poi vedremo il sorteggio". E tornando sulla vigilia dell'andata e sull'"automulta" dopo gli episodi con Bonucci: "Ho fatto una donazione al reparto pediatrico del Regina Margherita, poi ne ho fatta un'altra alla fondazione Sermig e ne farò un'altra ancora, devo ancora decidere a chi. Siamo in un momento importante della stagione e non dobbiamo fare chiacchiere, contano i risultati", ha concluso Allegri.