Juve, Dani Alves: "60% di possibilità di passare"
Champions LeagueIl brasiliano è pronto a tornare a giocare al Camp Nou: "Sarà dura, ma potremo far male al Barça. Il mio passato rimane custodito in un angolo, ora difendo questi colori ed è un piacere giocare con i miei attuali compagni, che mi fanno aspirare a grandi traguardi"
Tra tutti i calciatori che scenderanno in campo domani nel ritorno dei quarti di finale di Champions League al Camp Nou, ce n'è uno che vivrà la gara in maniera più speciale rispetto agli altri. Dani Alves per la prima volta dopo l'addio della scorsa estate tornerà a giocare in quella che per molti anni è stata casa suo. Ora da difendere c'è un 3-0 conquistato all'andata e che la sua Juventus vuole confermare per poter così raggiungere la semifinale. Al fianco di Massimiliano Allegri, il terzino brasiliano ha presentato il match in conferenza stampa - soffermandosi anche sul suo passato con la maglia blaugrana. Ecco le sue parole.
Sull'addio al Barça
"Non volevo essere estremista parlando del mio addio al Barcellona - ha iniziato dicendo - ma volevo parlare delle mie sensazioni che mi piace tirar sempre fuori. Non volevo offendere nessuno, qui tutto è stato sensazionale ma mi sono un po' sentito spinto fuori dalla porta. A volte si manipolano le cose ma io volevo solo esprimere i miei sentimenti. Se tornerei qui? Ringrazio chi mi vorrebbe ancora qui, io do sempre il 100% e di più non posso. Credo che qui sia stato tutto bello ma per tornare qui il Barça dovrebbe rettificare molte cose. Ci sono persone che hanno un ego gigantesco e non riconosceranno i loro errori. Quindi diventa difficile immaginarmi di nuovo qui. Ora difendo i colori della mia squadra".
Su Higuain e sulla sfida di domani
"E' un grande piacere giocare con calciatori come Gonzalo - ha aggiunto - qui ci sono giocatori che danno possibilità di aspirare a grandi cose. Sono molto felice di poter tornare su questo campo, sono molto emozionato. Non avevo avuto l'opportunità di tornare, ma sono abituato a dare tutto per la mia squadra. Domani dobbiamo gareggiare al livello necessario per passare il turno; possibilità di centrare la semifinale? Al momento 60% per noi, ma ho rispetto per l'avversario. Sarà dura, ma so che se noi non ci accontenteremo del risultato potremo far male al Barça".
"Sarà una notte speciale"
E ancora: "Il mio passato rimane custodito in un angolo, sono pronto a vivere una notte speciale di grande calcio, a gareggiare al limite. E' strano ritrovare subito la mia ex squadra ma posso dire che non mi pento della mia scelta, non mi pento mai di quello che faccio. Ho dei sentimenti che sono rimasti in questo club, come la nostalgia. A volte posso aver pensato a come sarebbe andata se fossi rimasto qui. Ma ora sono alla Juventus, cerco subito di bloccare questi sentimenti per non creare danni a quello che è il mio attuale club. E' dura non lasciarsi influenzare. Conosco molti calciatori del Barcellona attuale, ma questo non vuole dire nulla. La Juve studia molto bene gli avversari e sa bene che strada dovremo intraprendere domani".
"Sarò sempre un tifoso blaugrana"
"Ribadisco che la mia professionalità viene prima di tutto - ha aggiunto il brasiliano - anche se sarò sempre un tifoso di questo club. Se riuscissimo ad eliminare il Barcellona, andrebbe fuori dalla competizione la miglior squadra al mondo. E' un impegno enorme, ma alla Juve ci sono tanti giocatori che hanno vinto molto e queste sono sensazioni che assorbi anche tu. Siamo qui per unire le nostre forze e le nostre esperienze e per raggiungere il nostro sogno, la vittoria della Champions League. Questa squadra non vince la Champions da più di vent'anni e la possibilità di riuscirsi io mi ha attratto da subito. Devo accantonare il passato per cercare di raggiungere l'obiettivo comune".
Sull'accoglienza del Camp Nou
"Come mi accoglieranno? Non lo so, i catalani sono brava gente. Io mi sento a casa e quando si torna a casa uno è sempre felice a prescindere da quello che accadrà e da quello che mi riserveranno. Nasconderò i miei sentimenti, se passassimo noi non so cosa succederà. Sarà speciale, comunque. Pochi possono andare vicini ad eliminare il Barcellona. Luis Enrique sorpreso di vedermi lottare così tanto all'andata? Per come vivo io il calcio, a prescindere dalla squadra in cui giochi, devi sempre insegnare e imparare. Il mio modo di lavorare deve essere esemplare sempre, vivo con intensità il mio ruolo e questo mi ha permesso di scrivere la mia storia. Né un uomo né il tempo la cancellerà. Voglio contagiare la gente con la mia felicità, così tutto diventa più bello, senza sforzo. Io vivo così ed è per questo che sono arrivato fino a qui".
Sugli ex compagni
"Messi e Iniesta via dal Barcellona? Non ne posso parlare io adesso, meglio che non lo dica ma spero restino qui. Dipendesse da me tutti avrebbero una statua qui, le leggende bisogna coccolarle. Spero di poterli vedere ancora qui, con la maglia blaugrana".