Crollo Juve, Real padrone d'Europa: le prime pagine
Champions LeagueContinua la maledizione bianconera, alla sua settima finale di Champions League persa nella storia. Grande festa, invece, per i Blancos di Zidane, i primi dopo il Milan di Sacchi (si chiamava ancora Coppa dei Campioni) a vincerne due consecutivamente. Ecco le reazioni della stampa europea
A due anni di distanza da Berlino, la Juventus ci ricasca: niente Champions League. Troppo Real Madrid a Cardiff per i bianconeri, fermati sul più bello dopo una cavalcata memorabile, a un passo dal Triplete. Una "maledizione" - come titola La Gazzetta dello Sport - quella europea, che accompagna la squadra a tempo: è stata la 7ª finale persa nella storia del club. Alla delusione di un 4-1 pesante, si somma però l'ottimismo per un gruppo che è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e che, ora, può tenersi con costanza nelle zone altissime del calcio europeo. È da qui che riparte appunto Tuttosport, che in prima pagina scrive "La Juve è questa", sottolineando le tre TIM Cup e i sei Scudetti vinti consecutivamente. Più duro invece il Corriere dello Sport, che analizza con realismo i 90' contro il Real: "Che crollo!". Lo stesso fa il Quotidiano Sportivo: "Juve, amara realtà. Non eri la solita"
Il Real Madrid nella storia
In Champions League non c'era riuscito mai nessuno a vincere due finali consecutive. L'ultima squadra a fare l'impresa è stata, in ordine di tempo, il Milan di Sacchi, quando la competizione si chiamava Coppa dei Campioni. Il Real entra nella storia insieme a Cristiano Ronaldo, autori di una doppietta e arrivato a 600 gol da professionista. La Spagna celebra la cavalcata dei Blancos: "Zidane, storico", titola il Mundo Deportivo sottolineando il grande lavoro del tecnico francese. "La duodecima" scrive in prima pagina AS: diventano 12 le Champions nella bacheca madridista, le ultime tre vinte dal 2014 a oggi. Marca ricorda la potenza del Real, "Padrone dell'universo" e ancora vincitore. Impresa applaudita anche da L'Equipe in Francia: "Madrid irreale".