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Juventus, un pericolo in più per gli ottavi di Champions: torna Lamela nella lista del Tottenham

Champions League

L'argentino, dopo oltre un anno di stop per un infortunio all'anca, è tornato a disposizione di Pochettino che vuole inserirlo nella lista Champions. Il sacrificato che potrebbe lasciargli il posto nei 25 è Nkoudou

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La Juventus dovrà fare attenzione a un elemento in più in vista degli ottavi di Champions: Erik Lamela. L'argentino ha infatti recuperato dall'infortunio all'anca che lo ha tenuto fuori dai campi per oltre un anno. È tornato lo scorso 28 novembre contro il Leicester (la prima gara saltata era stata proprio contro le Foxes il 29 ottobre 2016) e da allora ha raccolto 136 minuti. L'allenatore del Tottenham, Mauricio Pochettino, punta tanto su di lui e vorrebbe integrarlo nella lista Champions che è possibile modificare al termine della fase a gironi e prima che inizi quella eliminatoria. Per farlo però l'allenatore argentino ha bisogno di liberare un posto e per questo dovrà prendere in considerazione l'idea di un prestito a gennaio. Secondo il regolamento infatti, non è possibile chiamare più di 17 giocatori cresciuti lontano dal vivaio del club del nord di Londra o comunque in un settore giovanile inglese. Una limitazione che ha creato non pochi problemi a Pochettino già durante la fase a gironi, tanto da costringerlo a privarsi di Vincent Janssen, passato in prestito al Fenerbahce. Ora però non ha intenzione di rinunciare anche al Coco Lamela, come affermato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Burnley: "Ci stiamo pensando, non posso negarlo - ha ammesso l'allenatore -. Vedremo cosa accadrà a gennaio perché se vogliamo trovare un modo per far posto a Érik abbiamo bisogno di qualcuno che esca". L'indiziato principale al momento per essere ceduto è Georges-Kévin Nkoudou che, nonostante non abbia avuto grossi problemi fisici, ha raccolto finora lo stesso minutaggio di Lamela.

I casi Dier e Davies

A creare problemi di lista a Mauricio Pochettino sono Eric Dier e Ben Davies. I due rappresentano infatti casi alquanto strani e ambigui che costringono l'allenatore argentino a inventarsi soluzioni alternative per non dover rinunciare all'esterno offensivo ex Roma. Dier infatti non viene considerato un giocatore dall'Uefa come inglese perché, dopo essere nato a Cheltenham, si trasferì all'età di 7 anni in Portogallo insieme alla sua famiglia. Altra situazione definita 'incredibile' da Pochettino è quella di Davies che non viene considerato come giocatore cresciuto nel vivaio inglese perché ha svolto la trafila giovanile nello Swansea che, nonostante partecipi alla Premier League, è sotto la Federazione del Galles.