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Real Madrid, che ace sugli spalti: coreografia da urlo per Nadal

Champions League
La coreografia dei tifosi del Real Madrid (foto da Instagram)

Rafa Nadal è la coreografia del Real Madrid per l’andata degli ottavi di Champions contro il Psg. “Vamos”, urlato forte come fa il tennista dopo ogni colpo vincente. Ecco tutto quello che lo lega al Real, dal sogno di diventarne presidente a quando aiutò Perez ad acquistare Asensio. Nonostante uno zio che per anni giocò nei rivali del Barcellona

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“Vamos Real”, una coreografia da urlo per una partita da urlo. Il Bernabeu è pieno per gli ottavi di Champions contro il Psg delle stelle, praticamente una sfida da galacticos: tra chi lo vuole diventare, come i francesi, e chi lo è sempre stato, come gli spagnoli. E anche il pubblico madridista ha voluto prendere parte al match da fenomeni, con una coreografia mozzafiato. La gigantografia proposta dal Bernabeu è quella di Rafa Nadal, uno dei personaggi più celebri da sempre legati al Real Madrid, tanto da essere definito il tifoso più illustre del club. Un tennista da 16 vittorie nei tornei dello Slam, tra cui 10 Roland Garros, 3 US Open, 2 Wimbledon e un Australian Open. “El madridismo nunca se rinde” è la didascalia ai lati della foto del tennista spagnolo, tradotto: “il madridismo non si arrende mai”. Un chiaro segno di fiducia nonostante la stagione fin qui piuttosto storta.

Messaggio al Psg

“Vamos”, urlato forte come dopo ogni colpo vincente. Una spinta in più del tifo madridista per gli ottavi più duri che potessero capitare. Una citazione dello stesso Nadal per mandare anche un messaggio ai francesi, visto anche e soprattutto il record assoluto di vittorie che il tennista tifoso detiene proprio nell’Open di Francia (10 trofei, dietro di lui c’è Borg a 6 e Cochet a 4). Quasi un segnale lanciato ai 4mila tifosi del Psg arrivati a seguito della squadra, come a dire che la Francia - e Parigi in particolare, dove si gioca il torneo - sia una sorta di terra di conquista abituale per la Spagna e la squadra della capitale.

Lo zio del Barcellona 

Rafa Nadal è nato a Manacor, sull'isola di Maiorca, ma è da sempre legato ai blancos. Un fatto curioso, anche e soprattutto visto il passato dello zio Miguel Ángel Nadal, ex difensore centrale spagnolo che dal 1991 al 1999 giocò però proprio per i rivali di sempre del Barcellona. Più di 200 presenze, 5 campionati vinti e una Coppa dei Campioni conquistata nel 1992. In quella finale vinta contro la Sampdoria di Boskov Nadal senior però non scese in campo da titolare, cosa che invece accadde nel 1994 nella finale persa 4-0 contro il Milan.

Presidente Nadal

Forse un po’ insolita la fede del tennista maiorchino per il Real, anche e soprattutto vista la parentela in famiglia. Eppure Nadal dei blancos è un tifoso sfegatato. Un tifo che però va anche oltre alla semplice passione, e gli esempi sono tanti. Rafa Nadal è innanzitutto un membro onorario del Real Madrid. Il suo ingresso trionfale nel club blancos avvenne nel marzo del 2011, contestualmente a quello di una vera e propria leggenda del club come Vicente Del Bosque e al tenore Placido Domingo. Rafa Nadal fu scelto grazie alla prima posizione nel ranking mondiale Apt raggiunta: “Un riconoscimento - come scrisse il club nel comunicato - alla carriera per un illustre madrileño come lui”. Poi però ci sono anche altri dettagli, questione di passione e di utopie, come quella di diventare presidente della squadra. Nel febbraio del 2017 lo spagnolo dichiarò infatti del suo desiderio di diventare numero uno del Madrid: “Tutto il mondo sa che sono un grande appassionato di calcio e che il Real è la mia squadra. Non si sa mai quello che potrà accadere, adesso è solo un'utopia, ma è chiaro che mi piacerebbe un giorno diventare presidente”.

Uomo mercato

Se la carica di presidente è solo un sogno, ecco però che il legame di Nadal con club è stato anche concreto, come quando il trasferimento di Marco Asensio dal Mallorca al Madrid avvenne anche grazie a lui, nell’estate del 2015. La rivelazione venne raccontata da Florentino Perez, e poi confermata dallo stesso Asensio: “Sì, l'aneddoto è vero - disse il centrocampista spagnolo in un'intervista a RealmadridTV - ai tempi Rafa chiamò Florentino Perez dicendogli che il Real non doveva lasciarsi scappare uno come me”. Ma non finisce qui, perché nell’affare Asensio - tra i talenti più brillanti del futuro del Real - l’aiuto del tennista spagnolo fu doppio. Con lo stesso Perez ad ammettere di aver chiesto un mano a Nadal anche per chiudere l’affare. Come? “Sfruttando” lo zio come intermediario. Miguel Ángel infatti, dopo le stagioni in blaugrana chiuse la carriera proprio nel Mallorca, fino a diventarne direttore sportivo. Fu allora che Rafa alzò il telefono e chiamò lo zio per trasmettere le volontà del club di acquistare Asensio.

Carriera da urlo

Rafa Nadal nella sua carriera ha vinto 75 trofei, a cui si sommano i dieci ottenuti nel doppio. Oltre ai sedici tornei dello Slam anche 30 ATP Masters 1000, 18 ATP Tour 500 e 9 ATP Tour 250, più un oro olimpico a Pechino nel 2008. Il tennista spagnolo, e super tifoso del Real Madrid, è inoltre anche al settimo posto nella classifica di tempo trascorso in prima posizione nella classifica ATP, con 166 settimane.