L’Inter festeggia il ritorno in Champions con un'incredibile vittoria. I nerazzurri battono il Tottenham in rimonta: inglesi in vantaggio con Eriksen, Icardi trova il pareggio con una straordinaria girata al volo. Nel recupero segna il gol del definitivo 2-1 proprio Vecino, l'uomo che aveva regalato la Champions ai nerazzurri contro la Lazio
Inter-Tottenham 2-1
53' Eriksen (T), 85' Icardi (I), 92' Vecino (I)
19' Punizione da 35 metri per l'Inter. Il cross arriva dalla sinistra dai piedi di Politano, ma il pallone è lungo
15' Tiro di Vecino dall'interno dell'area di rigore: il centrocampista nerazzurro riceve da Politano da rimessa laterale, ma la sua conclusione non inquadra la porta
13' Punizione da 30 metri di Eriksen, il tiro è lento, Handanovic devia senza troppi problemi
10' Rimessa laterale di Politano, Perisic la prolunga di testa, il pallone raggiunge Icardi, che non riesce però a colpire bene il pallone: il suo tiro al volo non inquadra la porta, primo brivido per il Tottenham
9' Calcio d'angolo di Brozovic, Kane mette fuori di testa
7' Ancora Perisic pericoloso sulla sinistra: il croato riceve nuovamente da Asamoah, crossa al centro, ma il pallone viene deviato. Sul seguente angolo, Nainggolan prova la conclusione di destro da fuori area, ma il tiro termina alto
6' Lancio lungo sulla sinistra di Asamoah per Perisic, il pallone è troppo lungo e il croato non riesce ad arrivarci. Si riprenderà con una rimessa dal fondo
Samir Handanovic gioca oggi la sua 250esima partita in tutte le competizioni con la maglia dell'Inter
3' Icardi scatta verso la porta di Vorm sul filo del fuorigioco, l'arbitro Turpin fischia offside. L'Inter è partita bene
Eriksen dà il primo tocco al pallone, è iniziata Inter-Tottenham!
"The Champiooooons!"
Nella sua ultima apparizione in Champions, il 13 marzo 2012, l'Inter vinse 2-1 sul Marsiglia a San Siro
Il tabellino
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Miranda, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano (71' Keita), Nainggolan (88' Borja Valero), Perisic (63' Candreva); Icardi. All. Spalletti
Tottenham (4-2-3-1): Vorm; Aurier, D. Sánchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembélé; Lamela (71' Winks), Eriksen, Son (63' Lucas Moura); Kane. All. Pochettino
Più pazza di così non si può. L'Inter ritorna in Champions League dopo sei anni e lo fa con una partita delle sue: a San Siro gioca, poi va sotto, scompare dal campo, trova il pareggio con Icardi, rimonta e vince in cinque minuti segnando il gol decisivo al 92'. Tottenham battuto 2-1 all'ultimo respiro, con un colpo di testa di Matias Vecino, che regala ai nerazzurri i primi tre punti europei e, soprattutto, una bella boccata d'ossigeno dopo un avvio di stagione complicato.
Vecino decisivo, la storia si ripete
Come a Roma con la Lazio nella sfida decisiva dell'anno scorso, è ancora Vecino a fare impazzire i tifosi interisti, in una rimonta che rimarrà a lungo nella testa dei 65mila del Meazza. Luciano Spalletti alla vigilia chiedeva la partita della svolta e un successo come questo può far davvero sterzare i nerazzurri. Spalletti azzecca i cambi e ridà vita a una squadra che sembrava nuovamente essere scomparsa alla prima difficoltà, affossata anche dalle prestazioni tutt'altro che trascinanti dei suoi big, da Handanovic a Icardi, passando per Perisic e Nainggolan. Stavolta, però, il finale è stato diverso.
Skriniar terzino, Politano in campo al posto di Candreva
Che non fosse l'Inter delle ultime gare si è intuito in avvio. Un approccio diverso per i nerazzurri che, anche grazie alla spinta di San Siro, partono concentrati e ordinati, soprattutto quando c'è da andare a pressare. Spalletti conferma il 4-2-3-1, schierando Skriniar nell'inedita veste di terzino destro al posto dell'infortunato D'Ambrosio e preferendo Politano a Candreva sulla trequarti. Il pressing interista funziona solo in parte, perché il Tottenham sbaglia molto in impostazione, ma Icardi e compagni non riescono quasi mai ad approfittarne, se non collezionando corner. Il primo tiro in porta è inglese, con una punizione dalla distanza di Eriksen dopo 13'. Rispondono Nainggolan e Vecino, poco precisi dalla distanza. La migliore occasione capita al 34', quando Nainggolan recupera palla su un errore di Vertonghen in piena area, ma non riesce a servire Icardi a pochi passi dalla porta. Il finale è di marca inglese, perché sale di giri Eriksen. De Vrij salva su tiro-cross di Son, poi il trequartista danese trova Kane con un lancio millimetrico, ma il capitano degli Spurs non riesce a insaccare a porta vuota dopo aver saltato Handanovic. Il portiere sloveno è comunque reattivo poco dopo, su un cross basso e velenoso di Aurier.
Il cuore infinito dei sudamericani
Il secondo tempo si apre con Handanovic protagonista in negativo: prima respinge centralmente un tiro di Eriksen, poi, con un intervento da rivedere, non riesce a evitare che la conclusione del danese (deviata da Miranda) finisca in rete. Tottenham in vantaggio, quindi, e l'Inter sembra tornare a rivedere gli spettri delle ultime partite. Perisic prova a dare la scossa con un colpo di testa, ma il tiro è centrale. Spalletti gioca la carta Candreva, proprio al posto di un evanescente Perisic. Ma è ancora il Tottenham ad avere l'occasione per il raddoppio per due volte con Lamela, su cui salva Handanovic. Il vantaggio sembra mettere la partita nelle mani degli Spurs, perché i nerazzurri si allungano e si scompongono, lasciando campo aperto alla velocità degli inglesi. Una gara che sembrava seguire il copione della sfida col Parma, quando alla prima difficoltà Icardi e compagni avevano alzato bandiera bianca. Non stavolta, perché è proprio il capitano, dopo una prestazione ampiamente insufficiente, a dare il segnale della riscossa: destro al volo fantastico su cross di Asamoah e 1-1, con il primo gol stagionale. San Siro diventa una bolgia, perché tutti i 65mila capiscono che la vittoria è lì a un passo. La rimonta in 6 minuti porta nuovamente il segno di Vecino: a due minuti dalla fine, è lui che fa impazzire il Meazza, con un colpo di testa da due passi su torre di De Vrij. L'assalto finale del Tottenham è vano, i tre punti vanno ai nerazzurri. E Luciano Spalletti può tirare un bel sospiro di sollievo, perché l'Inter c'è e vuole svoltare davvero.