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Atalanta-Liverpool 0-5, gol e highlights. Tripletta di Jota, Gasperini travolto a Bergamo

CHAMPIONS

Durissima lezione per la squadra di Gasperini, travolta 5-0 dai Reds al Gewiss Stadium e agganciata al 2° posto dall'Ajax nel gruppo D. Campioni d'Inghilterra trascinati due volte da Jota nel primo tempo, dove Sportiello nega il tris mentre Muriel è impreciso al tiro. Dopo l'intervallo a segno anche Salah e Mané prima della tripletta dello scatenato Jota. Sfortunato Zapata fermato dal palo e da Alisson

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ATALANTA-LIVERPOOL 0-5 (Highlights)

16' , 33' e 54' Jota, 47' Salah, 49' Mané
 

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (81' Depaoli), Freuler, Pasalic (63' Malinovskyi), Mojica (81' Ruggeri); A. Gomez (81' Lammers); Muriel (53' Pessina), Zapata. All. Gasperini

 

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (82' N. Williams), R. Williams, J. Gomez, Robertson (65' Milner); Wijnaldum (82' Tsimikas), Henderson (65' Keita), Jones; Salah, Jota (65' Firmino), Mané. All. Klopp


Ammoniti: Jones (L), Wijnaldum (L), Klopp (L)



Troppo Liverpool per l'Atalanta formato Champions. Termina 5-0 per i Reds al Gewiss Stadium, dominio totale nel segno di Diogo Jota (tripletta) in un match senza storia. "Mi diverto a guardarli quando giocano", ammetteva Klopp alla vigilia complimentandosi con Gasperini. Peccato che a uscirne con le ossa rotte sono proprio i nerazzurri, travolti a domicilio e agganciati dall'Ajax al 2° posto nel gruppo D. Se per la vetta nel girone il discorso pare già ipotecato dai campioni d’Inghilterra, la Dea si giocherà il passaggio del turno proprio con gli olandesi che hanno faticato in Danimarca pur vincendo 2-1. Una serata da dimenticare in fretta, ma che non compromette il percorso europeo né ridimensiona una squadra in continua ascesa.

La cronaca della gara

Privo di Gosens e De Roon, Gasperini recupera Hateboer e in difesa preferisce Palomino a Romero. Nessun dubbio davanti con Gomez a sostegno del tandem Muriel-Zapata. Assenze importanti anche per Klopp (fuori Van Dijk e Fabinho) che ricorre ai baby Williams e Jones, ma non solo: chi parte dalla panchina è Firmino, rimpiazzato in attacco da Jota. È proprio il portoghese, a segno da tre gare di fila, a chiamare Sportiello all’intervento dopo una manciata di secondi. Ci prova anche Mané, lui come Muriel che trova la risposta di Alisson. Meglio i Reds che passano al 16': cattivo il posizionamento di Mojica sul filtrante di Alexander-Arnold, posizione regolare per Jota che resiste a Palomino e supera Sportiello con un tocco sotto delizioso. Poca fortuna per Muriel al tiro, decisamente più preciso il solito Jota alla mezz’ora: Hateboer lo perde nell’uno contro uno, controllo e destro del numero 20 che vale il bis. Ci vuole un grande Sportiello per negare il tris a Mané, ma all’intervallo è un monologo dei Reds per intensità e qualità.


Copione che non cambia in avvio di ripresa, anzi: dopo due giri di lancette è Salah a punire la difesa nerazzurra con un contropiede letale. Altri due minuti e arriva il poker di Mané, servito dallo stesso egiziano, mentre al 54’ ecco il 5-0 con la tripletta di Jota che sorprende un’Atalanta rimasta negli spogliatoi. Partita abbondantemente chiusa e primi squilli d’orgoglio con Zapata, fermato prima dal palo (gran giocata al 63’) e poi da un ottimo Alisson. E dall’altra parte è Sportiello a negare il 6° gol a Salah. Non è serata per Gasperini e la sua squadra, dura lezione che tuttavia non pregiudica il cammino in Champions.

Mohamed Salah ha numeri negativi contro l’Atalanta: da quando ha lasciato il Basilea nel gennaio 2014, l’egiziano ha disputato più minuti in tutte le competizioni senza segnare contro l'Atalanta rispetto a quanto fatto contro qualsiasi altro club (263 minuti a secco, quattro incroci con Fiorentina e Roma)
- di luca.cassia
Diogo Jota ha segnato nella sua prima presenza da titolare in Champions League con il Liverpool nel 2-0 contro il Midtjylland). Potrebbe diventare il secondo giocatore a trovare la rete nelle prime due presenze da titolare nella competizione con i Reds, dopo Robbie Keane nel 2008
- di luca.cassia