Inter-Manchester City, Lautaro: "Manca solo un passo. Cuore, petto in fuori e testa alta"

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L'attaccante dell'Inter ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Champions: "Siamo qui con merito grazie a un grandissimo percorso. Le mie sensazioni sono simili a quelle della finale mondiale. Sicuramente è un grandissimo sogno, difficile però manca solo un passo". E cosa servirà in campo contro il City? "Personalità, cuore e voglia di vincere"

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Il 'Toro' punta il Manchester City e non potrebbe essere diversamente. Vigilia d'attesa e di parole in casa Inter, che attende l'appuntamento più importante della stagione. Manca sempre meno alla finale di Champions a Istanbul (diretta alle 21.00 su Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW), sfida introdotta da Lautaro Martinez che ha parlato in conferenza stampa.

Hai vissuto la vigilia di una finale mondiale: ci sono differenze o hai buone sensazioni?
"Sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare. Cambia solo la maglia, perché le sensazioni sono le stesse. Siamo arrivati fino in fondo, merito del lavoro fatto durante l’anno in gruppo che è ciò che conta di più per raggiungere gli obiettivi. Siamo all’ultimo passo e pronti per questa partita importante per tutto il mondo Inter".


Come ti aspetti il City? E hai sentito Julian Alvarez?
"Sappiamo che il Manchester City è molto difficile per collettivo e individualità. Siamo pronti a contrattaccare, ci siamo preparati bene negli ultimi giorni. Abbiamo ancora due allenamenti per sistemare gli ultimi dettagli e poi sarà il momento della partita. Non ho sentito Julian, l’ho invitato al mio matrimonio ma purtroppo non è potuto venire".


Se vinci anche Champions dopo Mondiale, sarebbe la stagione migliore della tua vita…
"Sicuramente è molto positiva per me e la mia famiglia. Con l’Inter abbiamo vinto trofei, sono stato campione del mondo con l’Argentina. E ora il City. Sono soddisfattissimo della stagione, speriamo di finire in bellezza".


Senti ancora il tuo infortunio o sei al 100% in forma?
"Quell’infortunio ormai è alle spalle. Ho avuto una stagione estremamente intensa, sentivo dolore anche al Mondiale ma ormai mi sono ripreso. Ho parlato con Scaloni e mi ha dato la possibilità di riposare anche per la mia caviglia. Poi sono stato curato, in Qatar avevo fatto infiltrazioni".


Cosa significa giocare questa finale da campione del mondo?
"Questa partita significa tanto per tutti perché era un obiettivo. Abbiamo affrontato un girone tosto con Bayern e Barcellona, quindi il passaggio del turno è stato merito nostro anche nelle partite seguenti. Siamo in finale per merito nostro, grande lavoro con mister e staff. Io ho imparato tanto, sento tanta responsabilità perché sono qui da 5 anni. Ma tutti saremo pronti domani per questa partita importante".


Il City ha il dovere di vincerla, per voi è un sogno?
"Non so se è così, sicuramente speriamo di portare il trofeo a Milano. Spero giocheremo una gran finale, vincere e portare la coppa a casa. Sicuramente è un grandissimo sogno per noi, difficile da realizzare ma abbiamo lavorato sodo. Manca solo un passo".


Cosa servirà domani in partita?
"Sicuramente la personalità non può mancare. Il cuore deve esserci sempre. E poi la voglia di vincere, alzare i trofei. Ne abbiamo riportati a Milano dopo anni, ora c’è la possibilità di vincere la Champions. Ai miei compagni chiedo di restare compatti, petto in fuori e testa alta".


Nel 2010 c'era Milito, oggi te. Solo una coincidenza?
"Sono cosciente di ciò che ha ottenuto Milito con questo club e anche in Champions. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra e spero di fare una gran partita e aiutare i compagni. E di fare qualcosa che ha fatto lui in quella finale".