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Shakhtar Donetsk-Atalanta, Gasperini: "Gara che temevo, nostro approccio migliore"

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L'allenatore dei nerazzurri raggiante dopo lo spettacolo offerto dalla sua Dea: "Più agevole di quel che si pensasse alla vigilia, ma abbiamo avuto un approccio migliore. Samardzic e Kossounou possono essere già importanti". E Samardzic conferma: "Mi sento importante, Gasperini mi ha parlato tanto". Gioia Bellanova per il primo gol con l'Atalanta: "L'ho inseguito tanto, era destino arrivasse in Champions"

GLI HIGHLIGHTS DI SHAKHTAR-ATALANTA 0-3

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Una gioia per gli occhi, soprattutto per quelli di Gian Piero Gasperini che ha assistito – è il termine più adatto, visto che di indicazioni da dare non ce n’erano molte… - allo spettacolo messo in scena dalla sua Atalanta. Una vittoria, finalmente anche senza subire gol, dominando lo Shakhtar, creando occasioni a ripetizione (due legni oltre ai 3 gol), senza lasciar respirare gli avversari. “Indubbiamente abbiamo fatto una buona partita da subito”, commenta nel post gara Gasperini a Sky Sport. “Temevo forse un po’ di più questa gara ma il nostro approccio è stato migliore. È stata più agevole di quel che si pensava alla vigilia. Ho visto una squadra sempre sicura in campo. La vittoria di stasera ci ha messo nella condizione che, sfruttando le partite alla nostra portata, possiamo restare nella fascia alta. Se poi faremo di più…”. L’allenatore dell’Atalanta elogia poi Kossounou e Samardzic, tra i migliori, subito inseriti nei suoi (complessi) meccanismi nonostante siano arrivati solo in estate. “Due titolari in più? Tra i nuovi sono quelli che possono dare subito un apporto importante, stiamo cercando di inserire tutti. Abbiamo bisogno di giocare partite per migliorarci. Retegui nuovamente fuori? Perché dite ‘nuovamente’? Nelle ultime quattro ne ha fatte due da titolare ma le ha giocate tutte. La storia del titolare o riserva non sta in piedi, con le 5 sostituzioni e soprattutto per gli attaccanti. Alla fine giocano tutti”.  

Sugli infortuni di Kossounou e Djimsiti

Gasperini poi rassicura sui possibili infortuni, visto che Djimsiti è uscito all’intervallo e Kossounou ha chiesto il cambio nel finale: “Per Kossounou forse sono più crampi che un problema muscolare, Djimsiti ha un problema all’anca ma sembra recuperabile come Hien. Purtroppo quando giochi tante partite basta un piccolo acciacco e con 10 giorni fuori salti 4 partite… Ma abbiamo gente duttile che sa fare più ruoli”. Unica nota stonata della serata, se tale si può definire, è allora la distrazione subito dopo l’intervallo che quasi costava alla Dea un immeritato gol subito. “Sì, prendiamo tanti gol al ritorno in campo dopo l’intervallo”, sorride Gasperini. “Quando le cose si ripetono vuol dire che c’è un problema…”. E adesso testa al campionato: “Ora dobbiamo riuscire anche in campionato a tornare a fare i 3 punti. Se nel campionato italiano non sei al meglio fai molta più fatica che in certe serate in Europa”.

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Samardzic: "Da trequartista do il meglio"

A Sky parla poi anche Samardzic: "Se mi sento centrale nel progetto? Sì, io voglio sempre aiutare la squadra. Per vincere le partite dobbiamo essere perfetti. Nel primo tempo lo siamo stati e nel secondo l’abbiamo chiusa subito. Una bella serata. Dove mi trovo meglio? Mi piace di più giocare da trequartista, più vicino alla porta: credo sia la posizione perfetta per me. Con Gasperini ho parlato tanto, mi ha detto che sono importante anche in difesa e che devo correre tanto". Lookman, premiato come migliore in campo, fa invece il modesto: "Oggi forse non è stata la mia partita migliore”, dice, e forse ripensando alla finale di Europa League si capisce quali siano gli standard a cui ambisce, "ma io voglio sempre fare di più. Era molto importante, dopo lo 0-0 con l’Arsenal, fare i tre punti. La migliore Atalanta si vede in Europa? Lo sappiamo, effettivamente in Europa ci esprimiamo meglio, in campionato abbiamo avuto alti e bassi ma stiamo crescendo. La Serie A è importante quanto l’Europa". Infine, a Sky parla anche Bellanova, al primo gol con l’Atalanta: “Un’emozione incredibile soprattutto perché è arrivato in una serata bellissima. L’ho inseguito a lungo, sono stato anche molto sfortunato, era destino dovesse arrivare in Champions”.