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Milan, tra rimpianti per la sconfitta di Leverkusen e buoni segnali per il futuro

Champions League

Manuele Baiocchini

Seconda sconfitta in Champions League per la squadra di Fonseca, capace però di creare diverse occasioni da gol sul campo del Leverkusen. L'altra faccia della medaglia mostra invece un Milan troppo fragile e permeabile. Ora servirà battere il Bruges per provare la rimonta in classifica

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Il Milan visto a Leverkusen è stato il migliore della stagione, parola di Fonseca che trova pieno riscontro nei numeri e nelle statistiche relative alla fase offensiva dei rossoneri. Mai come in Germania la squadra aveva creato così tante occasioni da gol. 

17 tiri totali lasciano ben sperare per il futuro ma chiaramente anche un bel rimpianto per aver giocato una partita di lotta e qualità, soprattutto nel secondo tempo, ma con poca concretezza e senza riuscire a portare punti a casa. Oltre ai dati sull'attacco, l'altra faccia della medaglia ha mostrato un Milan troppo fragile e permeabile. Ovviamente conta il livello delle due prime avversarie europee, ma i dati dimostrano che i rossoneri in Champions League subiscono molto più che in campionato. 

Maignan ha dovuto fare gli straordinari ed è sembrato quello di una volta. Come Loftus-Cheek fresco fisicamente e motivato mentalmente a riconquistare un posto in squadra. Il rigore sull'inglese poteva starci e avrebbe potuto portare a un esito diverso. La prestazione però resta e lascia ben sperare per risalire la classifica Champions. Intanto servirà battere il Bruges a San Siro.