In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Viktoria Plzen-Fiorentina, Italiano: "Sfida lunga 180 minuti, importante non aver perso"

FIORENTINA

L'allenatore della Fiorentina guarda il bicchiere mezzo pieno dopo il pareggio a reti bianche nell'andata dei quarti di finale di Conference contro il Viktoria Plzen: "Sapevamo quanto fossero forti difensivamente, per questo è stato importante aver concesso poco e non aver subito nulla". In attacco però bisogna migliorare: "I giocatori più creativi dovranno prendersi delle responsabilità"

VIKTORIA PLZEN-FIORENTINA 0-0: HIGHLIGHTS

Condividi:

Non è arrivata la vittoria e ci sono state poche occasioni, ma Vincenzo Italiano non ha accolto male il pareggio della Fiorentina sul campo del Viktoria Plzen nell'andata dei quarti di finale di Conference League: "L'obiettivo nelle gare all'andata in trasferta è ottenere un risultato positivo, che dia un senso alla sfida di ritorno. Sotto questo punto di vista ci siamo riusciti, davanti non avevamo una squadra di sprovveduti. Sapevamo che erano molto bravi a non concedere spazi, in alcune occasioni potevamo essere più pericolosi, ma si gioca in 180 minuti. Potevamo riempire di più l'area, ma nel momento in cui si mandano tanti uomini avanti, è facile prestare il fianco a ripartenze. Non volevamo subire gol, sarebbe stato pericoloso con questa squadra e siamo stati bravi a non concedere nulla".

"Al ritorno bisognerà prendersi più responsabilità"

Ai microfoni di Sky Sport, l'allenatore viola ha insistito molto sulla necessità nel non farsi prendere dall'ansia: "Bisogna essere consapevoli che c'è una partita in più, i giocatori in grado di saltare l'uomo e fare la differenza dovranno prendersi più responsabilità al ritorno. Siamo stati in grado di capire come neutralizzarli, ora al dovremo essere in grado di scardinarli". Non è mancato un commento sulle prestazioni individuali degli attaccanti: "Beltran è bravo a uscire fuori dal traffico, oggi avrebbe potuto fare qualche rifinitura con migliore qualità. Quella zona centrale alle spalle della punta gli piace di più rispetto al dover battagliare con i centrali difensivi spalle alla porta, verrebbe spesso sovrastato. Oggi c'era bisogno che sia Belotti che Nzola facessero qualcosa di meglio".