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Roma, Spalletti: "Preoccupato per Florenzi"

Europa League
Luciano Spalletti, allenatore della Roma (Getty)

L'allenatore ha parlato così alla vigilia della partita col Villarreal: la squadra, il nuovo stadio, Florenzi e non solo, queste le sue riflessioni: "Noi dobbiamo essere bravi a giocare corti, a coprire bene le distanze per riuscire poi ad aggredirli quando abbiamo la palla. Giocherà Alisson"

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"Otto anni dopo l'ultimo trofeo vinto ci siamo ripresi un palcoscenico appropriato per una gara importante". Così Luciano Spalletti ha presentato il match di Europa League in programma domani contro il Villarreal. Un appuntamento importante in cui la Roma si gioca un obiettivo stagionale: "Domani sarà un incontro importante contro un avversario di tutto rispetto - ha continuato l'allenatore - vogliamo vedere se questa volta riusciamo a superare l'esame. Siamo in uno stato di forma diversa rispetto al Villarreal ma loro sono una squadra che ha preso visto pochissimi gol, sanno giocare compatti e difficilmente si fanno trovare lunghi sul campo; vengono a pressarti alto e lo fanno con forza, oppure se ne stanno tutti bassi senza lasciare spazi".

Sulle aspettative - "Noi dobbiamo essere bravi a giocare corti, a coprire bene le distanze per riuscire poi ad aggredirli quando abbiamo la palla. Sappiamo che difficilmente saranno impreparati, i gol che hanno subito dicono questo. Abbiamo visto delle cassette che ci hanno anche insegnato che hanno ritrovato qualche calciatore in più rispetto a quelli che avevano nelle ultime partite, ora poi hanno anche Soldado che dopo molto tempo è tornato a disposizione. Però sappiamo che gli spagnoli sono una squadra forte. Alisson? Giocherà perché è un portiere forte e si allena bene tutta la stagione, merita il suo spazio. Potremmo decidere di giocare un po' sugli esterni per provare ad alzare la qualità".

Sul nuovo infortunio di Florenzi - "Ho la percezione che possa essere anche un guaio e di conseguenza il problema c’è; ma a me interessa in questo caso il ragazzo che ho rivisto ieri a tarda sera e mi ha detto di questo fastidio che aveva avuto, lì per lì si era fiduciosi stamattina invece le sensazioni non erano migliorate. Però c'è il fatto che il ragazzo è un campione, anche sotto questo aspetto riuscirà - qualsiasi cosa sia - a girarla poi in maniera positiva per essere ancora più forte di quello che è. Il rischio c'è e mi dispiace che Alessandro possa subire una cosa così a livello psicologico e quindi quello che diventa fondamentale è la sua reazione. Ha parlato col dottore, il rischio è che questo trauma distorsivo possa creare complicazioni, l'ho risentito dopo cena. Ha voluto parlare della nostra partita più che di se stesso, voleva trasmetterci stima. Venerdì si vedra, si prende due giorni di riposo. Lui è fortissimo, ma mi interessa la sua reazione". Nuova operazione? Temo tutto, quando la sensazione non è buona specialmente. La mia è una sensazione di malessere". Sullo stadio, poi, l'allenatore aggiunge: "Sono contento di sapere che a Roma si è mosso qualcosa sulla questione stadio è una strada che bisogna assolutamente percorrere. Se sarà la Roma la società che riuscirà a fare questo percorso molti potranno poi seguirla e avere più spettacolo in tutta Italia in uno sport bellissimo e seguitissimo".

Le parole in conferenza - "Giochiamo per vincere, non soltanto per allegria", ha detto in seguito Spalletti in conferenza stampa. Tanto per far capire l'obiettivo: "Vogliamo giocare queste partite, dobbiamo essere adatti a farlo". Adatti a vincere, sì. Adatti a passare il turno e approdare agli ottavi: "Abbiamo fatto un bel girone di qualificazione e siamo davanti ad un'altra grande squadra per confrontarci e dare un'esame importante per il passaggio del turno". Villarreal squadra ostica: "Stanno bene in campo, hanno giocatori forti, poi qualche infortunio. Soldato è di nuovo a disposizione, prendono pochissimi gol perché sanno stare bene in campo, sono corti. Hanno il dubbio, stanno in 20, 30 metri. Cortissimi. Poi ripartono con velocità e qualità". Escribà è stato chiaro: "La Roma è una delle favorite, può gicoarsela col Manchester per arrivare fino in fondo". La risposta di Spalletti: "Avrei preferito disputarla più in là perché sono due formazioni forti, il Villarreal ha ambizione. Escribà ha sostituito un allenatore forte altrimenti avrebbero tenuto Marcelino. Sarà difficile venirne a capo, sono due squadre titolate che hanno qualità. Bisognerà essere bravi subito all'altezza, far vedere quali sono le nostre qualità. L'obiettivo è fare risultato, non ci si può nascondere come nessuno che porti il nome di Roma. Il loro stadio è insidioso, hanno un grande pubblico. Fa dare qualcosa in più ai propri sostenitori. Sui moduli abbiamo la possibilità di variare ma non abbiamo altri giocatori col fisico di Dzeko".

Parola al difensore - Della partita, ha parlato anche Federico Fazio. Roccioso, una garanzia. Lì dietro le prende tutte lui ormai, titolarissimo della Roma. Spalletti così in conferenza: "Fazio è bello grosso eh, le sente tutte le responsabilità". Ecco sì, parliamo dell'argentino. Queste le sue parole nella conferenza stampa di presentazione, prima della sfida col Villarreal: "Sono una buona squadra, giocano bene, molto compatti. Difendono tutti insieme con un'uscita veloce. Hanno buoni calciatori, un bel campo per giocare. Sono una squadra con esperienza, negli ultimi 15 anni hanno fatto sia la Champions che l'Europa League. Siamo una squadra, siamo preparati per giocare tutte e tre le competizioni". Obiettivi: "Giochiamo l'Europa League, vogliamo questa competizione, tutta la gente che lavora con noi. Il tifoso romanista vuole questa coppa come noi". Sulla Spagna e il Villarreal: "Ha sofferto con le piccole, se 'è giocata con le grandi: tanti calciatori forti, le ultime partite - avrebbe potuto vincere, resta una squadra con dei bravi calciatori. Sappiamo come affrontare questa partita e questa squadra". Importante per un club vincere l'Europa League? "Vogliamo tutte e tre le competizioni. Prima vinciamo, poi vediamo. Sappiamo che ci sono due gare, 180 minuti. Per questo dobbiamo guardare anche alla prossima gara, ora pensiamo a giovedì. Nazionale italiana: mi hanno fatto quella domanda lì, io ho il passaporto, nome, cognome e sangue italiano. Solo quello, non ho detto nulla più. Se mi piacerebbe? L'Italia è una grande nazionale, ha storia...".