Un gran gol di Calhanoglu al 36', e 70' giocati molto bene non bastano ai rossoneri. Al prossimo turno di Europa League vola la squadra di Wenger. Decidono due gol di Welbeck (uno su rigore dubbio) e la rete di Xhaka al 71', su errore di Donnarumma
ARSENAL-MILAN 3-1
36' Calhanoglu (M), 39' rig. e 86' Welbeck (A), 71' Xhaka (A)
TABELLINO:
Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mustafi, Koscielny (11' Chambers), Nacho Monreal; Xhaka; Ramsey; Ozil, Wilshere, Mkhitaryan (69' Elneny); Welbeck. Allenatore: Wenger
Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Borini, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessie, Montolivo, Calhanoglu (70' Bonaventura); André Silva, Cutrone (67' Kalinic). Allenatore: Gattuso
Ammoniti: Nacho Monreal (A), Donnarumma (M), Borini (M), Romagnoli (A), Suso (M)
Settanta minuti alla pari in casa dell’Arsenal, forse un pizzico meglio. Alla fine, il ko finale per 3-1 che non disegna al meglio i valori espressi in campo da un buon Milan. Ai quarti di Europa League va la squadra di Wenger: dopo uno 0-2 portato via da San Siro nella scorsa settimana, all’Emirates sarebbe stato difficile per chiunque. La squadra di Gattuso se l’è giocata molto bene, passando in vantaggio al 36’ con un gran gol di Calhanoglu. Poi un episodio ha bloccato l’entusiasmo rossonero: al 39’ un presunto contatto tra Rodriguez e Welbeck, segnalato dal (solo) giudice di linea tra le proteste del Milan ha portato al rigore e alla trasformazione dell’attaccante inglese. In Europa League, ricordiamo, il Var non c’è e non ci sarà nella prossima stagione, neanche in Champions League. Nella ripresa, un errore di Donnarumma al 71’ su tiro da lontano di Xhaka, ha chiuso ogni speranza. All'86' Welbeck segna di testa il 3-1.
Le scelte
All’Emirates Stadium, il Milan punta a ribaltarla. Gennaro Gattuso vuole una prova europea come tante, negli anni passati per i rossoneri. Lo 0-2 subito a San Siro chiama all’impresa, con poche possibilità di riuscita: "Il 20%", ha quantificato l’allenatore alla vigilia. Per andare a giocarsela, quindi, il sistema di gioco è iper-offensivo: un 4-4-2 con almeno cinque attaccanti. Uno (Borini) gioca terzino destro, accanto a Bonucci, Romagnoli e Rodriguez. A centrocampo ci sono gli altri due: Suso e Calhanoglu sulle fasce. In mezzo Kessié e Montolivo chiamati a riequilibrare i reparti. Davanti il solito Cutrone, accanto ad André Silva che si è appena sbloccato in campionato con il gol decisivo di Genova. Perché non riprovarci? Wenger, forte di un risultato importantissimo, schiera quasi la stessa squadra di San Siro: un 4-2-3-1 con il ritorno, sulle fasce in difesa di Bellerin (a destra) e Nacho Monreal (a sinistra). Mustafi e Koscielny in mezzo. Centrocampo con Ramsey e Xhaka; linea dei trequartisti con Ozil e Mkhitaryan sulle fasce, Wilshere in mezzo. Davanti l’unica punta Welbeck.
Gol di Calhanoglu, Welbeck pari su rigore (dubbio)
L’approccio alla partita, per il Milan è perfetto: André Silva ha la prima occasione dopo 45 secondi. Borini gli serve una gran palla, il suo tiro finisce sull’esterno della rete. I tifosi rossoneri si alzano sulla sedia ma il match non si sblocca. Al 10’ Koscielny è costretto a uscire dopo uno scontro con Romagnoli: al suo posto dentro Chambers. Il Milan fatica a trovare spazio: l’Arsenal si chiude bene e punta a ripartire. Al 25’ Calhanoglu crossa da sinistra per Cutrone: l’attaccante ci prova di testa in tuffo, ma trova Xhaka. In una gara che sembra molto bloccata, allora è necessario il colpo di un singolo, che arriva. Calhanoglu al 36’ lascia partire un gran bolide da fuori area e batte Ospina. E’ il gol del vantaggio, quello che fa sognare il Milan. L’illusione dura solo 3’ perché il giudice di porta segnala un calcio di rigore per un presunto contatto Rodriguez-Welbeck: giudicate voi dal video sottostante. L'arbitro aveva deciso di far proseguire. Dopo la conferma verbale: "Yes, yes, yes", e le proteste dei rossoneri, dal dischetto va Welbeck che pareggia. L'attaccante dell’Arsenal non segnava in Europa dall’ottobre 2014.
Il Milan se la gioca, errore di Donnarumma
Nella ripresa, i rossoneri tornano in campo con la determinazione del primo tempo, e se la giocano andando vicini al raddoppio in diverse occasioni. L’Arsenal però fa la sua parte e al 50’ Donnarumma salva su Mkhitaryan. Al 54’ ci prova Suso da fuori, sul fondo. Al 59’ André Silva preoccupa la difesa dei Gunners e mette in mezzo: Cutrone manda fuori di poco. Al 68’ grande azione di Bonucci e assist perfetto per la testa di Kalinic, appena entrato. Ospina para. Wenger corre ai ripari inserendo Elneny al posto di Mkitaryan: nei fatti un uomo in più per contrastare il Milan a centrocampo e uno in meno tra i trequartisti davanti. Gattuso lancia in campo Bonaventura per un buon Calhanoglu. Passano due minuti e al 71’ Xhaka lascia partire un titolo non irresistibile, Donnarumma la tocca ma la palla fa un giro strano ed entra in porta. Il 2-1 taglierebbe le gambe a chiunque, il Milan però va vicino al gol del 2-2 con André Silva al 77’. Subito dopo parte un lunghissimo coro dei tifosi di casa per Ospina, il portiere autore del salvataggio. Il Milan si disunisce nel finale e all’86’ Donnarumma prima fa un miracolo su Ramsey, poi non può nulla sul colpo di testa di Welbeck. Il 3-1 è un risultato forse troppo ampio, ma il Milan ha mostrato di essere pronto per un salto di qualità europeo. Magari nella prossima stagione, se la rimonta partita in campionato andrà a buon fine.