Torres e l'addio più bello: primo titolo conquistato alla penultima partita con l'Atletico Madrid

Ci sono storie e Storie, in cui la S è un po’ più grande. Quella di Fernando Torres appartiene senza dubbio alla seconda categoria, di cui fanno parte tutti i campioni assoluti. Magari, come El Niño, pronti a dire basta. Nella Storia del numero 9 dell’Atletico Madrid resterà per sempre l’immagine della notte di Lione, di quella Coppa alzata al cielo e di quei colori, il rosso e il bianco, da cui presto dovrà dividersi. Dulcis in fundo, come nella più bella delle favole: il primo titolo della carriera madrilena del biondissimo Fernando è arrivato - dono della sorte - all’ultimo dei 404 capitoli scritti insieme all’Atletico, a 17 anni - 11 nel club, 7 tra Inghilterra e Italia - di distanza dalla prima presenza con i Colchoneros.

Torres ai saluti

Contro il Marsiglia solo pochi minuti in campo per Torres, quanto è bastato per salutare un’ultima (penultima per la precisione, se si considera l’atto finale della Liga) volta i suoi tifosi. Questa volta con un trofeo in mano, simbolo di un lieto fine tanto sperato. El Niño, chiamato da capitan Gabi a sollevare con lui la Coppa, è infatti ai saluti: a giugno scadrà il suo contratto con l’Atletico e lui ha già annunciato che non continuerà, anche se per l’addio al calcio ci sarà ancora bisogno di tempo. E la vittoria in Europa League non poteva che essere il finale più dolce da immaginare. Ultima partita, primo titolo: così Torres saluta il suo Atletico.