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Inter, Conte: "Siviglia più esperto, noi con l'entusiasmo di un grande gruppo"

Europa League

L'allenatore nerazzurro a due giorni dalla finale di Europa League: "Voglio una partita da Inter, la nostra stagione è già molto buona e alzando la coppa sarebbe da protagonisti". Poi sui singoli: "Lukaku e Lautaro hanno affinato un'intesa eccezionale. Godin esempio di umiltà"

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Meno 2 alla finalissima di venerdì, l'Inter si carica per il grande appuntamento e Antonio Conte presenta la sfida al Siviglia: "Tra loro ci sono ancora giocatori che avevano vinto questa competizione quattro anni fa", le parole dell'allenatore nerazzurro rilasciate alla Uefa. "Dovremo fare grande attenzione, cercare di fare la nostra partita con entusiasmo e coraggio come abbiamo fatto finora. Il Siviglia ha molta più esperienza rispetto a noi, dal canto nostro arriviamo con la grande voglia di riportare un trofeo in Italia e all'Inter. Sarebbe una grande soddisfazione per me, ma ancora di più per il club, questi ragazzi e i tifosi". 53 partite in stagione, di cui 33 vinte e 12 pareggiate: Conte prova a spiegare l'alchimia dietro a questi numeri: "Siamo un gruppo molto unito. La nostra annata sarà da protagonisti se alzeremo l'Europa League, altrimenti sarà comunque buonissima: proprio per via di questa crescita trasversale. Sia per compattezza, che per unità di intenti e voglia di mettersi a disposizione l'uno dell'altro". L'Inter ripartirà dall'esaltante 5-0 allo Shakhtar: "Avevamo bisogno di questo tipo di partite e di risultati per aumentare la nostra autostima", continua l'allenatore. "Però la compattezza l'abbiamo sempre avuta all'interno di questo gruppo: sono veramente ragazzi encomiabili sotto tutti i punti di vista. Tanta propensione al lavoro, al sacrificio. La voglia di difendere i colori dell'Inter".

"Lukaku lo conoscevo da tempo. Grande crescita di Lautaro"

I numeri brillano anche alla voce gol: 111 all'attivo in stagione, quasi la metà a firma di Lukaku (33) e Lautaro (21). "Rom lo conoscevo molto bene", Conte si gode il suo capocannoniere. "Lo seguivo e avevo cercato di portarlo in una mia squadra da un bel po' di tempo. Sapevo le caratteristiche che aveva. Mentre Martinez l'avevo ammirato solo in tv". Poi è scattata la scintilla sul campo: "Inevitabile che lavorando tanto insieme abbiano poi affinato questa grande intesa", spiega l'allenatore. "Stanno facendo molto bene. Godin? La squadra gli ha chiesto cose diverse rispetto al passato: lui ha avuto la forza, la personalità e l'umiltà di mettersi a disposizione del gruppo e ampliare il suo bagaglio personale dal punto di vista calcistico. Il merito va a Diego. Si è rimesso in discussione e adesso sta ottenendo dei grandi risultati".

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