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Milan, Maldini: "Nelle difficoltà siamo sempre venuti fuori"

Europa League

Il dirigente rossonero prima del match di Europa League contro la Stella Rossa di Belgrado: "La sconfitta con lo Spezia? Una partita giocata male non può rovinare quanto di buono fatto finora. Non ci siamo mai pianti addosso su assenze e calendario. Questa è stata la nostra forza". E si sofferma sui terzini Hernandez e Calabria: "Ognuno ha il suo modo di svolgere quel ruolo"

STELLA ROSSA-MILAN LIVE

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"Contro lo Spezia abbiamo giocato veramente male, loro benissimo, abbiamo meritato al 100% la sconfitta, ma la svolta il Milan l’ha già fatta tempo fa. Il Milan di quest’anno è completamente diverso da quello dello scorso anno, soprattutto quello della prima parte. Credo che tutte le cose belle che abbiamo fatto nella prima della stagione non debbano essere rovinate da una partita giocata, comunque, molto male". Paolo Maldini - poco prima della sfida di Europa League in casa della Stella Rossa - ha spiegato così il momento dei rossoneri che, dopo il ko con i liguri, hanno perso il primo posto in classifica.

L'aspetto psicologico

"Come stiamo sul piano psicologico? Vedremo. Pensavamo di stare benissimo, abbiamo fatto una settimana, prima dello Spezia, dove gli allenamenti sono stati ad altissima intensità e di altissima qualità, ma il risultato è stato assolutamente negativo. Siamo abbastanza abituati a giocare ogni tre giorni, non ci siamo mai pianti addosso sul calendario, sulle assenze, eccetera, e questa è stata la nostra forza. Nelle difficoltà siamo sempre venuti fuori e io mi aspetto una risposta del genere".

La crescita della squadra

"È una bella soddisfazione personale perché - racconta Maldini - la mia è legata ai risultati della squadra. Sinceramente, non avevo tanti dubbi lo scorso anno, magari, il lavoro che abbiamo fatto insieme a Boban e a Massara aveva bisogno solamente di un po' di tempo ancora. Alla fine, quello che manca spesso nel calcio, è proprio cercare di aspettare un attimino per far maturare una squadra, soprattutto molto giovane".

Su Hernandez e Calabria

"Ognuno ha la propria maniera di essere giocatore, di essere terzino, le caratteristiche sono assolutamente individuali, Nel caso di Hernandez, dobbiamo tenerlo, perché lui andrebbe avanti più di quello che sta andando, ma è senza dubbio una forza incredibile di questa squadra. Quello che ha fatto Calabria quest’anno è un miglioramento incredibile, sotto tutti i punti di vista, soprattutto da quello della personalità. Ed è quello che noi chiediamo ai nostri difensori, ai nostri giocatori. Forse, c’è una cosa, un pochino estremizzata, ma è un’idea nostra, che alla fine, degli undici giocatori in campo, i due che spesso hanno più spazio per impostare sono proprio i terzini, sempre estremizzando un pochino i registi della squadra, soprattutto nell’impostazione dal basso".