Il difensore dell'Inter e della Nazionale ha parlato dell’alchimia che caratterizza lo spogliatoio azzurro ("C’è un rapporto dentro e fuori dal campo") e ha confessato: "Due anni fa non avrei mai immaginato un percorso del genere"
Alessandro Bastoni è stato uno dei punti di forza dell’Inter di Antonio Conte che ha vinto lo scudetto. Inevitabile, dunque, che Roberto Mancini lo considerasse anche per il gruppo con cui l’Italia affronterà gli Europei, ormai alle porte. "Fino a due anni fa non avrei mai pensato un percorso del genere, andavo a giocare a Parma e mi giocavo il posto nella mia prima esperienza. Qui in Nazionale si portano le cose belle fatte col club. Se devo trovare una similitudine tra qui e l'Inter è proprio la forza del gruppo che è quello che cerchiamo di portare per andare più avanti possibile" ha spiegato il difensore in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali dell’Uefa. Dal nerazzurro all’Azzurro, il modello è sempre vincente: "Tra noi abbiamo un rapporto sia fuori che dentro il campo e questo mi aiuta tanto, soprattutto sull'atteggiamento. Conte ha un modo tutto suo di trasmettere le cose, con più grinta e più cattiveria rispetto a Mancini: questa è la differenza principale".
Vincere per regalare un sorriso
Bastoni ha fatto anche una considerazione legata a questo anno e mezzo di pandemia, ritenendo che il calcio può diventare un veicolo di felicità: "Sentiamo la necessità di far bene per un Paese che ha sofferto tanto come tutto il mondo in questo periodo, dove le cose sono difficili per tutti. L'obiettivo è far bene per regalare gioie alle persone che hanno sofferto tanto" ha concluso.