Il centrocampista del Sassuolo rinvia le voci di mercato al termine dell'Europeo: "Sono concentrato, anche se so che al termine dovrò prendere delle decisioni. Ne ho già parlato con Carnevali, siamo consapevoli della strada da prendere". E sulla sfida di venerdì contro la Turchia: "Abbiamo un'identità precisa e se ci saranno delle difficoltà, saremo pronti ad affrontarle. Daremo tutto per l'Italia"
Da una parte la grande concentrazione per il debutto di venerdì contro la Turchia agli Europei, dall'altra la possibile distrazione portata dal calciomercato, dove è uno dei nomi più richiesti da parte dei grandi club europei. Il rischio di pensare a qualcos'altro che non sia il match d'esordio non esiste però per Manuel Locatelli, come lui stesso ha spiegato in conferenza stampa a Coverciano: "Essere qui è un'emozione, è una cosa che sognavo da bambino. Non so che formazione sceglierà il mister ma cercheremo di farci trovare pronti. C'è responsabilità, vai in campo per gli italiani, è una responsabilità che tutti vorrebbero prendersi. Rappresentare l'Italia è una cosa da raccontare ai figli. Guardavo queste competizioni all'oratorio sul maxi schermo. E' un orgoglio. Il mio futuro? Sono solo chiacchiere. C'è una competizione così importante da giocare, che sono concentrato su questo. L'interesse delle big non so se sia una rivincita per chi non ha creduto in me, è una rivincita più per me stesso. E' normale che ci siano voci di mercato, ma la maturità di cui parlo è lo step per cui non mi lascio condizionare. E' così importante quello che sto facendo, che sarebbe sprecato pensare al mercato, anche se so che dopo l'Europeo dovrò prendere delle decisioni. Ho parlato con Carnevali, siamo consapevoli della strada da prendere".
"Turchia squadra importante, ma noi abbiamo un'identità precisa"
Manuel Locatelli ha poi focalizzato la propria attenzione sullo stile di gioco che l'Italia ha proposto in questi anni e che dovrà mostrare nuovamente in campo anche contro la Turchia: "Abbiamo un'identità precisa sul come giocare. Se ci saranno difficoltà, saremo pronti. Nasciamo così: abbiamo unità d'intenti, risalterà anche in queste occasioni. Mi trovo benissimo quando gioco a due come a Sassuolo, come qui quando impostiamo. Posso dare equilibrio e andare avanti con la palla, cercare la giocata. Posso giocare anche davanti alla difesa, sono anche duttile. La Turchia? E' una squadra importante, hanno giocatori bravi come Calhanoglu con cui ho giocato insieme. Non sarà facile, ma dovremo dare tutto".
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"De Rossi il mio modello, un privilegio averlo qui"
Il centrocampista del Sassuolo ha proseguito, parlando del suo idolo d'infanzia, che oggi ritrova nello staff tecnico di Mancini: "Daniele De Rossi è il mio modello: non aveva il 5 come me in Nazionale ma è stato un esempio e lo è. Avevo anche soggezione a parlarci, ho vissuto come voi il Mondiale del 2006 quando andava a calciare il rigore in finale. Per me è un privilegio averlo qua, mi auguro di raggiungere i suoi livelli. Ora che l'ho conosciuto posso dire che è una brava persona. Per l'idea che aveva da giocatore, vorrà impostare il gioco in possesso palla, sul dominio. Sarà un allenatore carismatico, lo si nota anche qui, nel parlarci, sarà un allenatore carismatico, è certo". E a proposito di mister Mancini, Locatelli ha fatto un paragone con De Zerbi: "De Zerbi e Mancini sono tatticamente simili ma molto diversi. E' un peccato che il mister sia andato via dall'Italia, gli auguro le migliori fortune. Può diventare un top a livello internazionale, glielo auguro e lo merita".
"Tifosi allo stadio? Sarà bellissimo"
Locatelli ha poi parlato dell'importanza di avere nuovamente il pubblico presente allo stadio: "E' qualcosa di bellissimo, canterò l'inno come mai fatto prima. Sentirli sarà fantastico, avere i miei cari allo stadio sarà bello e determinante. Ora che le cose vanno meglio sarà tutto bellissimo". Infine, una battuta su una permanenza a lungo nel Sassuolo, come fatto dal suo compagno di Nazionale Berardi nelle passate stagioni: "Ognuno ha la sua personalità, di Berardi posso solo parlar bene. Non so che scelte farà, gli auguro il meglio. Ognuno ha la sua personalità, le sue ambizioni, a lui posso augurare solo che faccia un grande Europeo".