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Barcellona, Koeman: "Aggressione nei miei confronti? E' un problema sociale"

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L'allenatore del Barcellona ha parlato dopo l'aggressione subita da alcuni tifosi fuori dal Camp Nou domenica scorsa, dopo la sconfitta nel Clasico. "E' un problema sociale" ha dichiarato Koeman, che poi ha rivelato di aver ricevuto il sostegno e l'incoraggiamento di Carlo Ancelotti

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Ronald Koeman, alla vigilia della sfida contro il Rayo Vallecano, ha parlato dell'aggressione subita da alcuni tifosi mentre stava lasciando il Camp Nou in auto dopo la sconfitta nel Clasico di domenica scorsa: "E' un problema sociale, non vedo una soluzione. Ci sono persone ignoranti, che non conoscono le regole o i valori di una società civile, ma non dobbiamo dare importanza a questa gente. Hanno fatto lo stesso anche con i giocatori e le loro famiglie, succede anche fuori dal centro sportivo, capitò anche a Puyol. Forse con me hanno esagerato, perché pensano sia più colpevole. Ho visto le immagini: c'era un tifoso con la maglia dell'Arsenal davanti alla macchina. A un certo punto ho detto che me ne sarei andato..."

"Ancelotti mi ha incoraggiato"

"Non mi è piaciuto quello che è accaduto - ha aggiunto l'allenatore del Barcellona -. Preferisco persone che comprendono la situazione del club rispetto a quelli che hanno contestato. Le cose stanno migliorando e non dobbiamo guardare al risultato, anche se capisco che perdere contro il Real generi delusione. Voglio godermi questa esperienza, che duri un mese, un anno oppure otto". Koeman ha poi rivelato di essere stato incoraggiato dal collega Carlo Ancelotti. "Noi allenatori facciamo fatica anche quando si vince, ma nelle grandi squadre ce n'è di più. Ancelotti lo sa bene, da allenatore di grande esperienza qual è. Abbiamo parlato di questo e mi ha incoraggiato". 

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