Nel futuro oscuro del Lione brilla la luce del talento

Il nome della 'star' di questo gruppetto non sarà nuovo agli appassionati di calcio internazionale. Di Rayan Cherki si è molto parlato soprattutto l’estate scorsa, quando sembrava a un passo dall’approdare in Italia. Il centrocampista classe 2003 è stato a seguito dal Milan durante l'ultimo mercato . Giocatore molto forte fisicamente e abile nel recupero palla, Cherki ha dato dimostrazione delle sue qualità nella partita contro l’Olympiakos quando con un’azione decisa all’interno dell’area greca ha prima difeso palla e poi battuto in diagonale il portiere avversario. Un movimento classico da centrocampista offensivo qual è, a conferma che il Milan ci aveva visto giusto ad agosto quando però l’affare saltò per il mancato accordo tra i due club. Cherki aveva il contratto in scadenza a giugno 2025, fino a poche settimane fa il giocatore e il Lione hanno cercato un punto d’incontro per prolungare il contratto di almeno un anno, cosa poi puntualmente avvenuta a metà settembre. Il protrarsi della trattativa di rinnovo ha impedito però a Cherki di giocare le prime partite del Lione in questa stagione, il club lo aveva messo in stand-by fino a rinnovo avvenuto tanto che la sua prima gara ufficiale è stata Lione-Marsiglia del 22 settembre scorso seguita dalla partita contro l’Olympiakos . Nel 2023 si parlò di Cherki anche in ottica azzurra. L’allora commissario tecnico Roberto Mancini si dimostrò particolarmente interessato alle prestazioni del giocatore francese tanto da verificare la sua potenziale convocazione con l’Italia. In effetti i margini c’erano: Ryan Cherki è nato in Francia da genitori algerini ma ha origini italiane, grazie alla nonna paterna originaria di Bari. Del possibile approdo in azzurro di Cherki si parlò per diverse settimane nella primavera 2023, salvo poi lasciare cadere il tutto complice anche il cambio sulla panchina azzurra con l’addio di Mancini e l’arrivo di Spalletti. Giocatore molto abile in fase offensiva, Cherki in carriera è stato schierato anche come esterno offensivo dando sempre ottime risposte. A diciassette anni, nel 2020, venne inserito nella lista dei migliori sessanta giocatori nati nel 2003 stilata dal quotidiano inglese The Guardian. Cresciuto nel settore giovanile del Lione, Cherki ha esordito in prima squadra nell’ottobre 2019 e questo ha fatto di lui il primo giocatore classe 2003 ad avere esordito nella Ligue 1. Nel novembre del 2019 Cherki ha fatto anche il suo esordio in Champions League con il Lione diventando all’epoca a 16 anni e 102 giorni il secondo più giovane esordiente di sempre nella competizione europea dietro a Babayaro. Cherki ha vestito le maglie di tutte le nazionali giovanili francesi, dall’Under 16 all’Under 21. La scorsa estate ha partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi in occasione dei quali ha vinto la medaglia d’argento. È chiaro che il suo nome sia finito già sul taccuino dei direttori sportivi di mezza Europa. Ora l’obiettivo del Lione è di valorizzarlo al meglio in vista di una sua cessione nell’estate del 2025 che verosimilmente porterà parecchio ossigeno alle casse in difficoltà del club rossoblù. Se finora abbiamo parlato delle virtù, quelle di Cherki in particolare, spostiamoci ora sul fronte della necessità: quelle economiche della società, che già da diversi mesi naviga in acque decisamente agitate. La scorsa estate, dopo aver promesso all’ente di controllo del calcio francese che avrebbe raccolto un totale di circa 100 milioni di euro prima della chiusura del mercato estivo 2024, obiettivo poi fallito, il proprietario John Textor aveva annunciato di aver messo sul mercato l’intera rosa. Vendiamo tutti e ricominciamo a puntare sui giovani, con la speranza che qualcuno di questi ci porti nuove risorse. Come i due esterni offensivi Malick Fofana e Ernest Nuamah, tra i migliori anche contro l’Olympiakos in Europa League. Il primo è un esterno sinistro d’attacco classe 2005 belga che possiede un micidiale uno contro uno, capace di saltare l’uomo con grande facilità grazie alla sua rapidità impressionante. Il secondo un attaccante esterno destro classe 2003, ghanese, l’equivalente di Fofana sull’altra fascia del campo. Così come Fofana, anche Nuamah possiede una grande abilità nel saltare l’uomo per poi chiudere l’azione con il tiro in porta. Dopo la vittoria per 2-0 sui greci dell’Olympiacos nella prima gara di Europa League c’è già grande curiosità per rivedere all’opera i due attaccanti esterni nella seconda partita europea che il Lione disputerà il prossimo 3 ottobre in trasferta contro i Rangers Glasgow. In quella occasione è probabile che in Scozia si daranno appuntamento molti dei maggiori club europei per dare un’occhiata da vicino a questi talenti del Lione, destinati a infiammare il mercato già dal prossimo mese di gennaio.

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