L’attaccante argentino si assume tutte le responsabilità del risultato deludente ottenuto oggi: “Sarebbe stata un’altra partita perché avremmo potuto giocare sul loro nervosismo. Mi sento responsabile, il mio errore ci ha frenato”
Fa mea culpa, Lionel Messi, al termine della partita tra Argentina e Islanda. Il momento chiave è al 64’, quando la difesa islandese atterra Meza e l’arbitro Marciniak indica il dischetto. Il rigore lo calcia Messi, ma la conclusione è tra le più comode da parare per Halgdorsson, che si tuffa alla sua destra e neutralizza il tiro a mezza altezza. L’Albiceleste ha creato tanto e può recriminare su qualche decisione arbitrale dubbia, ma alla fine non è riuscita ad avere la meglio degli avversari: all’esordio, soltanto 1-1. “Il rigore che ho fallito ci ha impedito di trovare i tre punti, non ne ho dubbi e per questo mi sento responsabile. Sarebbe stata un'altra partita, ci saremmo calmati e avremmo potuto sfruttare il loro nervosismo. Eravamo impazienti di vincere, ma aver sbagliato il rigore ci ha frenato. Volevo calciarlo forte in quella direzione ma mi è uscito a mezza altezza e il portiere ha indovinato l'angolo” ha detto il calciatore del Barcellona nel post partita.
Testa alla Croazia
Restano da affrontare Croazia e Nigeria, per l’Argentina, che dunque deve guardare al futuro senza rimuginare sul pari ottenuto oggi. Messi, nonostante il rigore sbagliato, è stato acclamato dai tifosi presenti allo stadio. “Ringrazio i tifosi per il sostegno, sapevamo che c'erano tanti argentini: è stato un momento speciale. Il pareggio ci costringe ad andare ancora più forte, dobbiamo vincere contro la Croazia” ha concluso l’attaccante.