Mondiali, Theo Hernandez lancia la Francia in finale: i suoi numeri
franciaDiventato titolare grazie all’infortunio del fratello nella prima partita del Mondiale, il terzino francese è uno dei punti di forza della Francia. Dopo gli assist è arrivato anche il gol in semifinale: con lui in campo, Bleus sempre vittoriosi. E anche i compagni del Milan lo esaltano
Il suo Mondiale è iniziato con 13’ di ritardo. Ma da quel momento in poi, Theo Hernandez non si è più fermato, alla sua maniera. Avanti e indietro sulla fascia sinistra, partendo dalla posizione di terzino per finire all’ala e sfornare cross. E adesso anche il gol, in semifinale. Tutto per merito del fratello Lucas… e del suo infortunio.
Cambio tra Hernandez
Sì, perché nella Francia di Didier Deschamps il titolare era l’altro Hernandez, Lucas. Altro ruolo (difensore centrale), altre caratteristiche, un anno in più rispetto a Theo. Nella prima partita della Francia al Mondiale, contro l’Australia, è Lucas a cantare la Marsigliese schierato in campo tra i titolari: 13’ dopo, il suo Mondiale è già finito. Rottura del legamento crociato, fuori in barella. Deschamps guarda in panchina e sceglie Theo: il 22 per il 21, un fratello per un altro.
Theo non uscirà più dal campo, se non in occasione della terza partita del girone, quella contro la Tunisia, quando Deschamps, con la qualificazione agli ottavi già in tasca, fa rifiatare qualche titolare. Theo è tra questi, ormai è un titolare. La Francia perde (1-0), e si avvalora una certa tesi…
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Un Mondiale da record
Con le 5 presenze collezionate in questo Mondiale, sono 12 in tutto i “gettoni” in nazionale per Theo Hernandez: con lui in campo, la Francia ha perso solo in un’occasione (2-1 contro la Danimarca in Nations League). Per il resto un pareggio (con l’Austra, Nations League) e 10 vittorie. Di cui 5 in questo Mondiale.
Cinque partite, 2 assist, un gol: difficile essere più decisivi di così per un terzino sinistro. Terzo difensore nella storia della nazionale francese a trovare la combo “gol+assist” a un Mondiale dopo Trésor (nel 1982) e Lizarazu (nel 1998), la rete di Theo contro il Marocco è la seconda più veloce messa a segno in una semifinale mondiale. Cronometro fermato al minuto 4:39, solo il brasiliano Vavà nel 1958 fece meglio, per altro proprio contro la Francia.
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Dalle polemiche all'esaltazione
Ormai lontani i tempi in cui con la nazionale pareva non prendersi proprio: il rifiuto della convocazione ai tempi dell’Under 21 per concentrarsi sul trasferimento al Real Madrid (salvo poi farsi “beccare” postando foto da Marbella, in vacanza), la “minaccia” di scegliere la nazionale spagnola, poi la pace con Deschamps che lo convoca facendolo esordire in nazionale maggiore il 7 settembre 2021, e il primo gol esattamente un mese dopo, il 7 ottobre, in un’altra semifinale, quella di Nations League contro il Belgio.
E adesso tutti lo esaltano, a partire dai suoi compagni di club, nel Milan. Leao, che con Theo costituisce un binario ad altissima velocità sulla sinistra, lo incorona come “il miglior terzino sinistro del mondo”, e al momento sembra difficile dargli torto. Per l’ufficialità manca solo il titolo di “campione del mondo”: l’appuntamento con la storia è per domenica.