Italia-Spagna in Nations League: l'avversaria della Nazionale alle finali
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L'ultima sfida, nella semifinale della passata edizione di Nations League, ha spostato l'ago della bilancia: adesso, negli scontri diretti, la Spagna è in vantaggio sull'Italia, che però ricorda con gioia i rigori di Euro 2020. Via Luis Enrique, le Furie Rosse ripartono da De la Fuente ma non cambiano filosofia. A patto di trovare l'erede di Busquets, che ha dato l'addio dopo la delusione del Mondiale
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- Sono 39 i precedenti tra Italia e Spagna, con le Furie Rosse avanti nel bilancio: 12 vittorie a 11, con 16 pareggi. Decisivo per il sorpasso l'ultimo incrocio, con la vittoria della Spagna per 2-1 nella semifinale della passata edizione di Nations League, il 6 ottobre 2021
- Il bilancio dei gol nei precedenti vede avanti l'Italia, 45 a 43
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- Prima della semifinale di Nations League persa dall'Italia nell'ottobre 2021 ricordiamo però precedenti che hanno sorriso agli Azzurri: esattamente 3 mesi prima, il 6 luglio 2021, nella semifinale dell'Europeo, l'Italia vinceva ai rigori (4-2 dopo l'1-1 al termine dei supplementari) una gara di grande sofferenza, con Chiellini "protagonista" al momento del sorteggio della porta
- E ancora: il 2-0 firmato Chiellini-Pellè dell'Italia di Conte a Euro 2016, il 2-1 con doppietta di Baggio ai quarti del Mondiale 1994
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- Gruppo 2 della League A vinto davanti a Portogallo, Svizzera e Repubblica Ceca con 11 punti in 6 partite (3 vittorie, 2 sconfitte e un pareggio). 8 i gol fatti, 5 quelli subiti.
- Decisivo per vincere il girone l’1-0 nell’ultima giornata in casa del Portogallo (al quale bastava un pareggio): gol di Morata all’88° e sorpasso
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- La Spagna non vince da 3 partite, reduce dalla delusione al Mondiale in Qatar dove partiva tra le favorite, specie dopo il 7-0 all’esordio con la Costarica. Dopo quell’exploit, però, la nazionale di Luis Enrique ha collezionato un pari (1-1) con la Germania, una sconfitta (2-1) con il Giappone ed è stata eliminata dal Marocco agli ottavi, ai rigori (0-0 dopo i supplementari)
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- 61 anni, a dicembre ha preso il posto di Luis Enrique, esonerato dopo l’eliminazione della Spagna al Mondiale in Qatar.
- Già allenatore della Under 21 spagnola, negli Anni Ottanta e Novanta è stato un terzino sinistro dell’Athletic Bilbao (con cui ha vinto due volte la Liga e una Coppa del Re), chiudendo la carriera da giocatore tra Siviglia e Alaves.
- In panchina ha allenato prima nei settori giovanili e poi come tecnico federale delle selezioni giovanili.
- Ha vinto un Europeo con l’Under 19 (nel 2015) e uno con l’Under 21 (nel 2019), oltre all’argento olimpico a Tokyo 2020, guidando la selezione spagnola (finale persa contro il Brasile)
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- Difficile che De la Fuente possa scostarsi dal 4-3-3 ormai marchio di fabbrica della nazionale spagnola: a centrocampo però le Furie Rosse hanno perso il loro storico perno, Busquets, che dopo il Mondiale ha dato l'addio alla nazionale.
- "Coltivatore" di talenti, il nuovo Ct non dovrebbe avere problemi a trovarne l'erede o a studiare un assetto che non ne faccia rimpiangere l'assenza: il maggior indiziato a giocare in quel ruolo è Rodri, usato spesso da Luis Enrique anche come difensore centrale
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- Il ricambio, in ogni caso, non è un problema per una nazionale che continua a sfornare giovani fenomeni: Gavi (18 anni) e Pedri (20), scuola Barça, sono già titolari indiscussi
- In attacco Morata è il "nueve" più "vero" a disposizione, altrimenti c'è solo l'imbarazzo della scelta: Ferran Torres, Asensio, Olmo, Ansu Fati, Nico Williams. Tutti sanno giocare praticamente in tutti i ruoli dell'attacco
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- Italia-Spagna, giovedì 15 giugno ore 20.45 (stadio De Grolsch Veste, Enschede)