
Italia, la maglia azzurra della Nazionale compie 110 anni: la sua storia
La maglia azzurra dell'Italia, che tanto orgoglio ha ispirato nell'ultimo secolo tra i nostri connazionali e tra chi l'ha indossata, festeggia oggi i suoi 110 anni dal giorno del debutto. Com'è nata la scelta del colore? Ecco la sua storia

IL DEBUTTO - Era il 9 gennaio 1911 quando la Nazionale indossò per la prima volta la maglia azzurra. L'Italia aveva disputato le precedenti due partite della sua storia con la divisa bianca, ma quel giorno decise di cambiare colore per non confondersi con le casacche dei rivali in campo quel giorno, gli ungheresi. E così si optò per l'azzurro, colore della casata dei Savoia, dinastia regnante in quel periodo. Il match fu vinto 1-0 dall'Ungheria

IL CAPITANO - Quella divisa, oltre ad avere il colore azzurro, aveva altri riferimenti e omaggi a Casa Savoia. Sul lato sinistro della maglia, all'altezza del petto, fu infatti cucito lo scudetto sabaudo. Primo capitano di quella Nazionale fu Giuseppe Milano che indossò la fascia per tutte le 11 partite che lo videro protagonista con l'Italia

COPPA DEL MONDO 1934 - Con la maglia azzurra, la nostra Nazionale partecipò (dopo aver saltato l'edizione precedente, la prima in assoluto) al Mondiale 1934 e lo vinse, organizzato proprio in Italia. Guidati dal Ct Pozzo, dal capitano Combi e dai gol di Meazza, i nostri ragazzi sconfissero in finale 2-1 la Cecoslovacchia ai supplementari e diventaro campioni del mondo

COPPA DEL MONDO 1938 - In azzurro fu anche la spedizione dell'Italia al Mondiale successivo. Questa volta fu organizzato in Francia, ma non cambiò l'esito finale che vide trionfare ancora la nostra Nazionale, sempre col Ct Pozzo in panchina. I gol di Meazza, Piola e Colaussi trascinarono gli azzurri fino alla vittoria del torneo. In occasione dei quarti contro la Francia (e anche in partite degli anni precedenti) l'Italia giocò con la maglia nera per volere di Mussolini

ADDIO ALLO STEMMA SABAUDO - Con il referendum del 1946, dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia cambiò forma di stato e divenne una repubblica. La Nazionale decise, tuttavia, di continuare a utilizzare la maglia azzurra, ormai entrata nel cuore di appassionati e tifosi. Fu rimosso lo stemma sabaudo e sostituito dal tricolore cucito sul petto

Da allora la maglia della Nazionale ha 'aggiornato' il suo stile ai tempi, ma non ha mai cambiato la sua tradizione: azzurra, con il tricolore sul petto. E negli anni tanti l'hanno indossata con orgoglio, facendo sognare i tifosi di tutto il Paese

MAGLIA VERDE - Le uniche eccezioni sono rappresentate dall'utilizzo di una divisa di colore verde. Fu impiegata la prima volta nel dicembre 1954, in occasione di un'amichevole contro l'Argentina. Reduce da una disastrosa esperienza Mondiale, la Nazionale decise di iniziare un nuovo ciclo e scelse quel giorno il verde sia come simbolo di rinascita che come gesto di ospitalità verso gli avversari dell'Albiceleste, le cui maglie potevano confondersi con l'azzurro

Dopo quella partita del 1954, le Nazionali giovanili hanno adottato il verde come Home kit, mentre per la squadra maggiore è tornato in auge solo dallo scorso anno. Caratterizzata da motivi ispirati ai tessuti e all'architettura del Rinascimento, la maglia verde è stata adottata come celebrazione del talento dei giovani che stanno crescendo in Italia e ha fatto il suo debutto contro la Grecia il 12 ottobre 2019

COPPA DEL MONDO 1982 - L'azzurro resta il colore a cui siamo affezionati. È con la maglia azzurra, infatti, che abbiamo raccolto le più belle soddisfazioni, come il terzo Mondiale vinto in terra spagnola con Ct Bearzot. Un inizio in sofferenza, poi guidati dai gol di Pablito Rossi l'approdo in finale, vinta 3-1 contro la Germania Ovest

COPPA DEL MONDO 2006 - E sempre con la maglia azzurra abbiamo trionfato anche nell'edizione tedesca del Mondiale 2006. Una formazione straordinaria, con Lippi in panchina, in grado di superare tutti gli ostacoli, compreso quello della Germania padrona di casa in semifinale, e trionfare nella finale di Berlino contro la Francia

L'Italia, inoltre, è stata l'ultima tra le grandi Nazionali a non avere sponsor sulle maglie. Una scelta che venne meno solo prima del Mondiale 1998 (Euro '96 fu l'ultima competizione ufficiale disputata senza sponsor), quando Coni e Federcalcio accettarono di stampare il logo della ditta che forniva le divise.

Le parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina: "L'azzurro rappresenta emozione e condivisione. È il colore di una maglia che celebra tutti i giorni, in ogni partita della Nazionale da 110 anni, una delle storie italiane più belle ed appassionanti. È il sogno di amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un Paese intero"

Le parole del Ct della Nazionale, Roberto Mancini: "Indossare la maglia azzurra è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, un sogno che ho avuto la fortuna di realizzare e che continuo oggi a vivere con entusiasmo e passione nel ruolo di Commissario Tecnico. L'azzurro accomuna calciatori e tifosi, un colore simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni lontane e che ci fa sentire parte integrante di un'unica squadra"

Le dichiarazioni di Milena Bertolini, Ct della Nazionale femminile: "Un compleanno speciale da 110 anni e lode per la maglia azzurra! È la maglia per eccellenza, che rappresenta desideri, emozioni e passioni di italiane e italiani. Indossata idealmente, con orgoglio e senso di responsabilità da tutti noi, come simbolo sportivo di identità nazionale"