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Italia, Mancini: "Più spazio ai giovani, serve cambio di mentalità"

l'incontro

Il ct azzurro, ospite di una tavola rotonda al CONI con altri ct, è tornato a parlare dei giovani: "Nel calcio il cambio generazione è più difficile rispetto ad altri sport, va cambiata la mentalità alla base e devono darci la possibilità di avere i calciatori per più tempo". E sul 2023: "Sarà un anno importante, dovremo commettere meno errori possibili"

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La crescita dei giovani è uno degli obiettivi di Roberto Mancini sin dal suo arrivo alla guida della Nazionale. Un concetto ribadito ancora una volta nella tavola rotonda dal titolo "Allenare l'Azzurro", svolta al Salone d'Onore del CONI, insieme ai commissari tecnici di basket (Gianmarco Pozzecco), pallanuoto (Sandro Campagna) e pallavolo (Fefè De Giorgi): "Nel calcio il cambio generazionale è più difficile rispetto alla pallavolo, al basket o alla pallanuoto - spiega Mancini - In Italia dobbiamo cambiare la nostra mentalità e pensare che i ragazzi di 18-19 anni possano giocare a massimi livelli. Bisogna dar loro fiducia e la possibilità di fare errori e di essere chiamati dalle nazionali. L'U21, ad esempio, arriva a fine biennio che hanno giocatori di 23 anni e alcuni di loro non giocano in prima squadra, per noi così è faticoso cercare i talenti". 

"Stage? Speriamo si possano ripetere"

Rivolgendosi al ct della pallavolo, De Giorgi, Mancini ha aggiunto: "Quando hai messo dentro tutti i ragazzi e hai vinto l'Europeo sono rimasto estasiato. Avessimo noi la possibilità di fare questo. Va cambiata la mentalità alla base. Poi devono darci la possibilità di avere i calciatori per più tempo". In questo senso, il ct azzurro è tornato a parlare degli stage: "Recentemente siamo riusciti tramite il presidente Gravina a provare ragazzi che non avremmo mai potuto vedere per un paio di giorni. Speriamo si possa ripetere".

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"Il 2023 sarà un anno importante"

Infine un passaggio sugli obiettivi dell'anno solare: "Il 2023 sarà un anno importante con le qualificazioni europee dove ritroveremo subito l'Inghilterra, poi a giugno avremo le finali di Nations League. Dovremo commettere meno errori possibili perché le partite sono importanti, sin dalla prima".

"Zaniolo deve sfruttare il suo talento"

"Il caso Juve può influenzare i miei giocatori? Questo non lo so. I giocatori però vanno in campo, pensano ad allenarsi e a giocare, quindi io penso di no". Mentre su Zaniolo che ha rifiutato la convocazione di Mourinho conclude: "Il mio 'osservatorio' è sempre lo stesso. Dal primo giorno che l'ho visto penso che sia un ragazzo con grandi qualità, credo che debba mettersi a disposizione della squadra come sempre, come fanno tutti i giocatori, e sfruttare il suo talento".