Ranieri, niente Cina: "Salvo il Leicester e resto"
Premier LeagueNonostante la crisi delle Foxes, l'allenatore romano vuole lottare per rimanere in Premier League: "La fiducia viene solo se vinci e giochi bene e in questo momento non è il nostro caso. Ma lo spogliatoio è unito e io ho molta fiducia nei miei giocatori"
"Allenare in Cina? No, grazie. Salvo il Leicester e resto qui". Claudio Ranieri vuole rimanere in PremierLeague con le Foxes, precipitate al quartultimo posto in classifica dopo lo storico titolo conquistato nella stagione scorsa. Il tecnico romano, ieri a Montecarlo per partecipare ai Laureus World Sports Awards, dopo avere ritirato il premio assegnato alla squadra, ha raccolto l'assist di Gary Lineker, ex attaccante cresciuto proprio nel Leicester: "Ha detto che sono intoccabile e che mi farebbe un contratto a vita? E io sono pronto a restare, al cento per cento", ha commentato Ranieri.
Un anno complicato - "È un anno complicato ma siamo uniti e questo è molto importante", ha aggiunto "King Claudio", come è stato ribattezzato dopo la straordinaria cavalcata verso il titolo nel 2016. Una favola che il tecnico ha voluto ripercorrere ancora una volta, prima di esortare la squadra a ritrovare lo spirito e la coesione che l'ha resa possibile.
Obiettivo salvezza - "È importante mantenere l'equilibrio - ha ripetuto più volte - perché è così che l'anno scorso abbiamo ottenuto un risultato incredibile a cui nessuno poteva credere. Siamo partiti pensando solo alla salvezza, poi abbiamo alzato l'asticella: prima i 40 punti, poi l'Europa e la Champions. Raggiunti tutti gli obiettivi ho detto alla squadra: quest'anno o mai più. I top team non sono stati costanti e noi ne abbiamo approfittato. È stato un titolo incredibile per i tifosi del Leicester, ma tutti hanno condiviso la nostra energia. Siamo stati adottati dal mondo, è stato un anno fantastico".
"Mai menzionato il titolo" - Le cose sono peggiorate quest'anno e ora il Leicester si trova di nuovo a lottare nei bassifondi della classifica: "La fiducia viene solo se vinci e giochi bene e in questo momento non è il nostro caso. Ma lo spogliatoio è unito e io ho molta fiducia nei miei giocatori, questa squadra è abituata a combattere ogni anno. Io non ho mai menzionato il titolo, ma ho sempre detto ai miei ragazzi che quanto fatto l'anno scorso lo possiamo fare anche ora: non per vincere il campionato, ma per migliorare la classifica e raggiungere la salvezza".
"Ho un ottimo rapporto con il presidente" - Guai però a parlare di un Leicester distratto dai premi ottenuti per i risultati della scorsa stagione: "Non sono un ventenne, sono un vecchio manager. Sono qui non per ritirare qualcosa per me ma per rappresentare la gente di Leicester e il mio club". La società ha ancora fiducia in lui e lo ha ribadito da poco: "Ogni settimana parlo con il presidente, con lui ho un ottimo rapporto. Ma quando qualcosa va male iniziano le speculazioni dei media, per questo lui è intervenuto. D'altronde, cancellando la scorsa stagione, ora siamo nel nostro range. Dobbiamo lottare tutti insieme, come l'anno scorso".
Le sirene cinesi - La Cina, tentazione per molti tecnici e allenatori soprattutto per i lauti compensi, non è nei pensieri di Ranieri: "Mi dispiace ma sono vecchio e voglio rimanere su questo livello. Preferisco continuare qui e salvare il Leicester".