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Leicester, tifosi "fai da te" con la terza maglia: è identica al kit low cost

Premier League
Trovate differenze tra la "Regista 18" e la terza maglia ufficiale del Leicester? In realtà non ce ne sono

Errore di valutazione quello commesso dal club inglese in partnership con Adidas, colpevole di aver sviluppato la terza maglia copiando un kit già presente in commercio. Il risultato? Vendite in caduta libera a causa della fantasia dei tifosi che acquistano la divisa "basica" stampando stemma e sponsor ufficiali

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Nient’altro che una gaffe quella commessa in partnership da Leicester e Adidas, nuovo sponsor tecnico delle Foxes ricordate per il memorabile titolo in Premier League nel 2016 con Claudio Ranieri in panchina. L’oggetto della discordia è la terza maglia del club inglese, accolta positivamente dai tifosi per lo stile elegante e le decorazioni blu all’altezza del petto e delle spalle. In realtà il lancio del kit sul mercato è stato immediatamente preso di mira sui social network, colpa del taglio della divisa completamente identica ad un modello già in commercio. Si tratta di "Regista 18", casacca facilmente rintracciabile in tutti i negozi della casa sportiva bavarese ovviamente senza sponsor e stemmi. Linea basica giudicata idonea dalle parti di Leicester, peccato che rispetto alla divisa ufficiale costa meno della metà.

Il "copia e incolla" registrato in Inghilterra presenta quindi due maglie spiccicate con la differenza relativa al prezzo d’acquisto: la "Regista 18" necessita di 35 sterline (meno di 40 euro) con offerte addirittura da 15 sterline ricorrendo allo shopping online, mentre la divisa griffata Leicester è stimata sulle 55 sterline. Come biasimare i tifosi delle Foxes se, appurato lo scivolone della società, abbiano deciso di ricorrere al "fai da te" acquistando il kit più economico e stampando in rilievo stemma e sponsor ufficiali. Un risparmio per le tasche dei fan, un danno economico ingente in casa Adidas alla voce vendite. In attesa di trovare una soluzione alla gaffe, il club ha già inaugurato la maglia incriminata in occasione delle amichevoli estive. Se è mancata la fantasia in sede di marketing, l’originalità appartiene eccome ai tifosi inglesi.