"Brutal" Maresca, un uomo in missione per il Chelsea

Il 21 maggio 2024, a sorpresa o "out of the blue", come direbbero gli inglesi in un gioco di parole quanto mai appropriato, il Chelsea annuncia di essersi consensualmente separato da Mauricio Pochettino. La notizia rende l’atmosfera a King’s Road e dintorni ancora più inquietante. Il Chelsea viene da una stagione complicata, negativa, caratterizzata da scelte societarie difficilmente comprensibili e sporadicamente argomentate. Poch, contrariamente a quanto il suo passato al Tottenham potesse far pensare, riesce a costruire un rapporto di empatia con il popolo Blues. O forse sarebbe più opportuno dire, di mutuo supporto. Un rapporto basato su un non-detto: “navighiamo a vista, prevalentemente al buio, e diamoci una mano”. Il Chelsea concluderà una stagione con un buon finale, arriverà sesto conquistando un posto in Europa League poi compromesso dalla vittoria del Manchester United in FA Cup retrocedendo il club in Conference League. Il Chelsea si ritrova dunque a scegliere il quinto allenatore negli ultimi 43 mesi. Dopo aver sondato senza successo Kieran McKenna, l’uomo in grado di riportare l’Ipswich Town in Premier League ventidue anni dopo l’ultima volta, il pensiero va subito all’allenatore che ha cannibalizzato l’ultimo campionato di Championship: Enzo Maresca. Per i vertici, l’italiano ha la spunta su ogni casella dell’identikit dell’uomo che il Chelsea sta cercando. Età ✓ Carisma ✓ Proposta di calcio offensiva ✓ Capacità di valorizzare il talento ✓ Vincente ✓ Referenze ✓ Maresca si presenta dunque al primo enorme incarico della sua carriera con un bagaglio di responsabilità enorme. Innanzi tutto, il Chelsea, sì viene da stagioni di ridimensionata grandezza, ma ha ancora lucida in bacheca la Champions League vinta nel 2021, e ha sviluppato nell’ultimo ventennio una quasi dipendenza da trofei tale da riscrivere totalmente le gerarchie del calcio londinese. Questo comporta pressione, difficilmente conciliabile con il poco tempo che mediamente la nuova gestione concede a chi è al timone della squadra. Il tutto accompagnato da una logica di monta-smonta-rimonta che ha annebbiato l’orizzonte del progetto tecnico dei prossimi anni del Chelsea. Club Somma anni di contratto rosa Chelsea 191 Spurs 97 Brighton 96 Wolves 83 Man Utd 82 Nottingham Forest 80 Come se non bastasse, e strettamente legato a quanto appena scritto, il problema del Chelsea XXL, 42 giocatori in rosa per un totale di 191 rimanenti anni di contratto, ha riempito le pagine dei giornali, i palinsesti dei programmi televisivi e radiofonici, ma soprattutto dominato le conferenze stampa di ogni vigilia del Chelsea in questo inizio di stagione. Ed è qui, che esce tutta la naturalezza di Enzo Maresca. Dalle risposte, educate ma ferme, traspare tutta la sua autenticità. Di seguito la linea principale prima di Chelsea-Manchester City, prima giornata di Premier League: “Il Chelsea ha 42 giocatori? Non è un problema mio. Io lavoro solo con la mia squadra, gli altri giocatori si allenano in altri campi e in altri orari”. Ora, di primo impatto potreste pensare a un approccio ‘brutale’. Segnatevi questo termine, ci torneremo. In questo caos, nel momento in cui esce il primo XI ufficiale stagionale , l’entourage di Raheem Sterling dirama una nota ufficiale in cui vengono richieste spiegazioni per la non convocazione specificando che Sterling intende rispettare i restanti anni di contratto al Chelsea sentendosi ancora parte centrale del progetto. Nella conferenza post partita, Maresca rivelerà che nel progetto tecnico del Chelsea difficilmente ci sarà spazio per Sterling e Ben Chilwell. Passano 48 ore ed è già tempo di un nuovo confronto tra Maresca e la stampa. I Blues stanno per inaugurare la campagna europea in Conference League nel playoff contro gli svizzeri del Servette. Ma della partita ai presenti interessa poco. Molto più attraente dare un seguito alla saga degli emarginati. A Maresca viene chiesto subito se ritiene la gestione di alcuni giocatori ‘brutale’. La risposta è in perfetta linea con quelle precedenti: “Brutale? Non penso. Io cerco di essere onesto. Lo ripeto di nuovo qualora non fosse chiaro. Ho parlato con Raheem prima della partita con il Man City. Gli ho detto che difficilmente avrebbe fatto qualche minuto e questo è il motivo della non convocazione. Su Chilwell ho detto che è un ragazzo fantastico, ma in quella posizione non avrà spazio. Se questo per voi è brutale, sta a voi deciderlo. Per me non è brutale, ma molto semplicemente onesto”. Il Chelsea ottiene la prima vittoria stagionale, un 2-0 che trasuda serenità in vista del ritorno di giovedì 29 agosto. E le risposte ferme e coerenti di Maresca sono seguite fedelmente dalle risposte in campo della squadra. La trasferta di Wolverhampton è un trionfo di serenità e armonia. Il Chelsea vince 2-6. Due volte raggiunto e poi imprendibile. Chiaro, definito, armonico. Un caos gradevolmente organizzato. Come difficilmente si era percepito negli ultimi mesi. Con tanto talento da esplorare , e altro da coccolare . Adesso tocca alla società dare un ritmo costante al battito del cuore operativo e, soprattutto, pazientare. Perché Enzo Maresca è un uomo in missione. Ha solo bisogno di tempo.