Tonali: "Prima della squalifica avevo due vite, ora sono sempre Sandro"

"Prima che commettessi quell'errore avevo due vite. Ero chiuso in me stesso, non parlavo mai, neanche in allenamento". Inizia così Sandro Tonali la sua intervista ai colleghi inglesi di Sky Sports. Il centrocampista del Newcastle è tornato in campo da quasi un mese dopo aver scontato 10 mesi di squalifica per il caso scommesse. "Adesso è completamente diverso. Ogni giorno è diverso, soprattutto nel rapporto con lo staff, perché è diventato normale parlare, avere una relazione. Quando arrivo al centro sportivo sono la stessa persona con tutti, prima di questi 10 mesi era diverso. Ero due persone diverse: una nella vita privata e una nel calcio, ora questa differenza non c'è più. Sono sempre Sandro. La cosa più importante che ho imparato in questo periodo? Il valore dell'amicizia. Gli amici sono stati determinanti, senza il loro supporto sarebbe stato non difficile ma impossibile superare questi 10 mesi". Midfield maestro from Milano Lo scorso 28 agosto Tonali è tornato in campo con il Newcastle in EFL Cup nella partita vinta ai rigori contro il Nottingham Forest: "Difficile spiegare le emozioni che ho provato: viverle e descriverle sono due cose diverse. È stato bellissimo tornare a festeggiare con i tifosi che dopo la vittoria sono impazziti. Fantastico sentire il loro supporto e l'affetto che mi hanno dimostrato non sono in quella partita, ma per tutti i 10 mesi della squalifica". Mesi che per Tonali sembrava non passassero mai: "La cosa più difficile è stata allenarmi e non poter giocare la domenica. Il tempo scorre più lento, ogni giorno credi che si rallenti ulteriormente e vedi la fine sempre più lontana. Ho avuto la fortuna di avere dei compagni che mi hanno voluto bene fin da subito, così come lo staff tecnico e i tifosi". Tifosi che ha potuto riabbracciare il primo settembre, giorno del suo ritorno "da eroe" al St. James's Park nel match contro il Tottenham. "Midfield maestro from Milano" recitava uno striscione aperto nel settore dei supporters bianconeri. Tonali, pur essendo partito dalla panchina, li ha ripagati nel finale di partita dando una mano fondamentale alla sua squadra per conquistare i 3 punti. Joelinton e Bruno Guimaraes, al rientro negli spogliatoi, hanno iniziato a intonare cori per mostrare il loro sostegno al compagno. I due brasiliani hanno svolto un ruolo chiave nei momenti difficili del centrocampista: "Loro due, insieme a Trippier e al capitano Lescelles, mi hanno sostenuto in ogni momento. Ma tutti i compagni mi hanno aiutato e per me è stata una sorpresa visto che ero arrivato solo da due mesi". "La Nazionale mi mancava" Tonali ha avuto modo anche di riassaporare l'azzurro della Nazionale nelle due gare di Nations League contro Francia e Israele: "Tornare è stato bello, mi mancava da tanto. Eravamo in un momento di difficoltà dopo gli Europei, non abbiamo giocato bene e non siamo riusciti a rendere felice la nostra gente. È proprio questa la cosa che ci fa più male: si può perdere, ma deludere le persone è la cosa più grave. Fortunatamente abbiamo messo un punto, pur ricordando il passato, e questo ci ha dato grande spinta ed energia". Il centrocampista si è reso protagonista anche di uno splendido assist di tacco per Dimarco nel match contro la squadra di Deschamps: "È capitato in una frazione di secondo, non era provata e studiata. Vanno fatti i complimenti a lui più che a me, se non avesse segnato non staremmo parlando del mio assist". Arrivederci Champions Ora per Tonali è il momento di gettarsi alle spalle il passato e pensare al futuro con il Newcastle: "Il nostro primo grande obiettivo è tornare tra le prime quattro in Premier League. I traguardi personali sono meno importanti, remiamo tutti dalla stessa parte e all'interno della squadra non abbiamo nessun problema. Questo ci ha aiutato a vincere anche soffrendo, ci vogliamo bene fuori dal campo e si vede anche in partita".