Liverpool: Klopp & Friends

Una ragazza vestita da sposa entra in un bar. Rachel, questo il suo nome, è visibilmente scossa ed è alla ricerca di una sua vecchia amica, Monica. La trova e con lei ci sono anche altre quattro persone, Phoebe, Ross, Joey e Chandler. È l’inizio di una grande storia di amicizia. È l’inizio di ‘Friends’, la più celebre sitcom americana che proprio oggi, trent’anni fa, faceva il suo esordio in Tv. Da quel momento, premi su premi vinti, record di ascolti e soprattutto generazioni di ragazzi e ragazze di tutto il mondo cresciuti guardando le divertenti avventure dei sei amici. Avventure che hanno fatto compagnia anche a un certo Jurgen Klopp, trasferitosi per motivi di lavoro in Inghilterra a ottobre 2015. L’allenatore tedesco era stato scelto dal Liverpool per sostituire l’esonerato Brendan Rodgers e, accettata con un entusiasmo l’offerta, si è trovato subito a dover fare i conti con un problema ‘tecnico’: il suo inglese non era a un livello adeguato. Corsi, lezioni, insegnante, traduttore e… ‘Friends’. Già, per imparare bene l’inglese Klopp sceglie di ‘affidarsi’ a una serie tv, e quale se non la più iconica tra tutte? “Ho provato prima con i film, ma gli attori usano lo slang e parlano molto velocemente e non riuscivo a capire tutto ciò che dicevano. Il modo migliore per i tedeschi per imparare l’inglese è decisamente guardare gli episodi di Friends. I protagonisti usano termini molto semplici e riesci a capire molto presto tutto quello che dicono” ha raccontato a Bbc Radio. Al tempo non poteva ancora saperlo, ma quella serie è stata per certi versi ‘premonitrice’. Anche nel suo Liverpool troverà sei friends, sei amici con caratteristiche simili ai protagonisti della sitcom. Mohamed Salah come Rachel Green È la vera protagonista della serie. La più bella, quella che tutti amano. Proprio come Momo Salah, la stella del Liverpool di Klopp, il giocatore che ha fatto fare il definitivo salto di qualità ai Reds e che ha messo la firma sulle vittorie della Premier e della Champions. Nel corso delle dieci stagioni di ‘Friends’, Rachel è forse il personaggio che cambia di più. Quando entra in scena la prima volta è una viziata figlia di papà che non sa cosa significhi lavorare. Attraverso l’aiuto dei suoi amici riesce però a crescere, a diventare grande e a realizzarsi. Prima di approdare a Liverpool Salah sembrava un giocatore incompleto. Forte ma non un campione. A tratti imprendibile ma anche troppo poco costante. Nelle sue avventure a Firenze e Roma gli veniva rimproverato soprattutto di essere poco incisivo, arrivato a Liverpool è diventato un goleador implacabile. Tre volte capocannoniere della Premier League, quinto miglior realizzatore della storia del Liverpool, decimo miglior realizzatore della storia della Premier. A Liverpool Salah è diventato il campione che oggi tutti conosciamo e come Rachel ha avuto bisogno di trovare il posto giusto e le persone giuste per diventare grande. Virgil Van Dijk come Monica Geller È il riferimento del gruppo in ogni situazione di difficoltà. Monica è il ‘faro’ dei suoi amici, ognuno dei quali va da lei quando ha bisogno di un consiglio o di un aiuto. Allo stesso tempo, però, è sempre molto esigente e rigida. Guai a non fare come dice lei o a provare a contraddirla. Con uno sguardo è capace di spaventare i suoi amici e di ‘rimetterli in riga’. Un po’ come Virgil Van Dijk, capitano e guida dello spogliatoio del Liverpool. Dall’alto dei suoi 195 cm fa paura a tutti, ma da bravo leader difende sempre i suoi compagni. Come Monica, anche Virgil è accurato in ogni cosa che fa e non lascia nulla al caso: entrambi vogliono eccellere in ogni cosa che fanno. Preciso e pulito negli interventi, attento in marcatura e dominante nei duelli aerei, Van Dijk è da anni uno dei difensori più forti al mondo e non manca mai di dimostrarlo a sé stesso e agli altri. Trent Alexander-Arnold e Andrew Robertson come Joey Tribbiani e Chandler Bing Quando nomini uno, pensi immediatamente all’altro. Non esiste Joey senza Chandler, non esiste TAA senza Robbo. La coppia che spicca in mezzo al gruppo. Complici, amici e inseparabili: Joey e Chandler sono tutto questo e il loro rapporto è davvero unico. Sono il lato comico di ‘Friends’, proprio come Alexander-Arnold e Robertson, spesso protagonisti di simpatici sketch sui social del Liverpool. Joey è il ‘bambino’ del gruppo, tutti si prendono cura di lui, pur non essendo in realtà il più giovane anagraficamente. E ricorda un TAA, che era davvero poco più di un bambino quando Klopp lo ha fatto esordire nel dicembre del 2016. Nato a Liverpool, tifoso Reds, Alexander-Arnold è l’anima del club e l’idolo dei tifosi, che per Trent vengono sempre al primo posto… proprio come per Joey il suo gruppo di amici. Robertson è grinta e classe, quantità e qualità. Mancino fortissimo, è il prototipo del terzino moderno. Gol, assist, dribbling ma anche diagonali precise, tackle e tanta personalità. Nonostante ciò, spesso ingiustamente sottovalutato. Un po’ come Chandler, etichettato come il più ‘simpatico’ ma che ha anche tante altre qualità. È un amico e un compagno leale, sa ascoltare e – tra tutti – è quello che si mette più in discussione. Roberto Firmino come Phoebe Buffay La parola d’ordine è imprevedibilità. Phoebe è una cantante , che per mantenersi è costretta a lavorare come massaggiatrice. Innamorata della vita - nonostante i tanti schiaffi ricevuti -, è spontanea e autentica. Stravagante e decisamente fuori dall’ordinario, proprio come Roberto Firmino in campo. Prima del suo arrivo nella Merseyside il brasiliano era un trequartista, ma con la maglia Reds è diventato attaccante. Schierato falso nueve è diventato un uomo chiave del gioco di Klopp, era lui a rifinire il gioco e a fare da collante tra centrocampo e attacco. Ogni volta che riceveva palla, poteva creare qualcosa di pericoloso e le sue giocate non erano mai banali. Dribbling, tacchi e soprattutto passaggi, tiri e rigori no look. Sempre imprevedibile e fuori dagli schemi, un po’ come una cantante che dedica una canzone a un gatto rognoso… Alisson Becker come Ross Geller I ‘seriosi’ del gruppo. “In campo non scherzo mai” aveva dichiarato alla Roma Alisson e come lui anche Ross è uno che mal sopporta la mancanza di serietà, tanto nel lavoro quanto nella vita. Entrambi, però, si lasciano spesso andare a esultanze smodate, sbottandonsi e abbandonando per un po’ il loro inconfondibile aplomb. Nonostante una grande serietà, entrambi amano prendersi dei rischi. In dieci stagioni di ‘Friends’ Ross si sposa per ben tre volte. Ok, non tutte le volte è pienamente cosciente, ma il suo gettarsi a capofitto nelle relazioni e non considerare i rischi a cui va incontro è un leitmotiv di tutta la serie. Diversi, invece, i ‘rischi’ che si prende Alisson, amante del dribbling e del fraseggio nonostante di ruolo faccia il portiere. Qualche volta i rischi non hanno pagato, ma Alisson non sarebbe Alisson senza le sue giocate da ‘trequartista tra i pali’, proprio come Ross non sarebbe Ross senza la sua inquieta vita amorosa. ‘You’ll never walk alone’ come Friends Svelati i protagonisti del cast di ‘Friends’ rivisitato in chiave Liverpool, quello che colpisce è che l’intera filosofia della serie Tv si sposa con il concetto chiave della filosofia Reds. Un gruppo di amici che tra le mille difficoltà della quotidianità resta unito negli anni, riunendosi sempre negli stessi luoghi e restando sempre l’uno al fianco dell’altro. ‘Friends’ termina con i sei amici che si salutano, stanno per prendere strade differenti. La vita li costringe a doversi salutare. Prima, però, si incamminano tutti insieme per l’ultima volta verso il ‘Central Perk’, il bar dove tutto è iniziato e punto di ritrovo storico del gruppo. Le loro vite stanno per separarsi, ma tutti e sei camminano abbracciati. Come a dirsi: “You’ll never walk alone”.

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