Enzo’s blues: il Chelsea di Maresca è pronto a volare

Il biglietto da visita di Enzo Maresca non era affatto male: un Championship vinto con 97 punti sulla panchina del Leicester e prima ancora una stagione ‘da treble’ da assistente di Pep Guardiola al Manchester City. Ma dalle parti di Stamford Bridge certe credenziali, di recente, sembravano non bastare. Maresca, quarto manager permanente dell’era-Boehly, arrivava dopo il benservito dato a Tuchel , Potter e Pochettino. Guidare il Chelsea sembrava difficile come surfare su un’onda impazzita, ma - dopo le prime cinque giornate - Enzo Maresca sembra ci stia riuscendo: dieci punti in classifica, esattamente il doppio di quanti ne aveva l’anno scorso ‘Poch’ allo stesso punto del cammino. Dieci punti conquistati nelle ultime quattro partite: un pareggio interno contro il Palace e tre vittorie esterne in casa di Wolves , Bournemouth e West Ham . Nessun allenatore era riuscito a vincere le sue prime tre trasferte in carica in Premier League dalla stagione 2016-17. Chi l’ultimo? Pep, ovviamente. Proprio l’uomo che lo ha voluto nel suo staff al City e che lo ha battuto quest’anno – ironia della sorte – alla prima giornata. La ‘prima delle prime’: la prima partita da primo allenatore di Enzo Maresca in un campionato di prima divisione. Una partita che, per dirla tutta, il Chelsea non aveva giocato male. E da lì in poi non si è più fermato. In controtendenza rispetto ad un mercato da anni magmatico e a tratti bulimico Maresca ha provato a dare subito un volto definito alla squadra. Sembrava impossibile nell’era post-Abramovich ma si è già delineata una squadra-tipo per nove undicesimi. Tra i pali Sanchez è inamovibile anche perché in gran forma. Poco impegnato dal West Ham era stato decisivo in casa del Bournemouth dove forse ha fatto la sua miglior prestazione di sempre in maglia Chelsea. Ha compiuto sette parate - alcune da urlo - con un picco sul rigore parato ad Evanilson, il secondo parato dall’ex portiere del Brighton negli ultimi quattro affrontati in Premier. In difesa Fofana e Colwill sono la coppia centrale designata. Forti fisicamente e ben assortiti hanno sempre giocato titolari. Unica variazione sul tema in casa del West Ham con lo spostamento di Fofana a destra e l’inserimento di Adarabioyo al fianco di Colwill. A destra in attesa del ritorno di Reece James, infortunato cronico per i blues, il titolare era Gusto, ma anche lui ora ha problemi fisici. A sinistra Cucurella, lanciato da un Europeo superlativo, è sempre più una certezza. Maresca, poi, lo usa come vero e proprio jolly tattico a seconda del piano-gara. A Bournemouth in fase di possesso agiva nella mezza posizione di sinistra in attacco, lasciando l’ampiezza a sinistra a Pedro Neto. In casa del West Ham era il classico ‘inverted fullback’ che partendo dalla posizione di terzino si metteva al fianco di Caicedo per impostare con un 3-2-4-1 e liberare Enzo Fernandez in una posizione più avanzata. Davanti alla difesa sembra arrivato l’anno della definitiva esplosione della coppia Moises Caicedo-Enzo Fernandez. Due acquisti da oltre 100 milioni di sterline ciascuno, ma mai ancora capaci di rendere al livello delle loro straordinarie potenzialità. Caicedo, già in crescita da tempo, contro il West Ham è stato monumentale: una diga insuperabile e il primo costruttore di gioco. Con 13 duelli vinti , 80% di tackle vinti, 87% di passaggi completati e un assist messo a segno è stato il migliore in campo. Accanto a lui Fernandez - l’altro ‘Enzo’ di questo Chelsea - ha sia le doti tecniche che le conoscenze per essere il vero allenatore in campo di Maresca. Palmer dopo l’impatto folgorante nella prima stagione con il Chelsea è sempre più al centro del gioco. Anche in senso stretto. Visto che nelle ultime quattro partite Maresca lo ha spostato dalla fascia destra al centro. E lui continua a essere molto ‘Cold’ - in onore al suo soprannome - davanti alla porta: due gol molto belli contro Wolves e West Ham e quattro assist. Lo spostamento di Palmer ha permesso a Maresca di lanciare da esterno alto a destra Noni Madueke, il più migliorato, forse, rispetto all’anno scorso: tre gol in quattro partite di Premier e una serie di prestazioni convincenti che gli sono valse il debutto in nazionale maggiore contro la Finlandia il 10 settembre scorso. Il mancino di Barnet nel calcio di Maresca si trova alla grande: “Per un’ala è un sogno – ha detto Noni – Maresca mi chiede di stare alto più possibile e aperto, correre e cercare l’uno contro uno. E’ il mio pane”. C’è grande concorrenza, invece, per la fascia sinistra in attacco tra Pedro Neto e Jadon Sancho. Il portoghese, pagato 54 milioni di sterline dai Wolves, è stato l’acquisto più caro dell’estate dei blues. Mancino naturale ha uno scatto esplosivo che si esalta soprattutto negli spazi. Sancho, arrivato nelle ultime ore di mercato e già autore di due assist, è destro e cerca di più il dribbling entrando dentro il campo. Maresca, per ora, li alterna a seconda delle esigenze e si gode questo dualismo per una maglia da titolare. Un po’ meno felice è Mudryk, ora nettamente staccato nelle gerarchie alle spalle dei due. Al centro dell’attacco in questo momento sembra impossibile mettere in discussione Nicolas Jackson: contro il West Ham è arrivata la prima doppietta stagionale del senegalese. Ma la sua buona condizione arriva da lontano: 4 gol nelle prime 5 giornate di Premier in questo campionato, 4 gol nelle ultime 5 giornate di PL dello scorso. Non a caso il Chelsea lo ha blindato con un contratto fino al 2033. Ma quello che sta cambiando in questo inizio di stagione è la tendenza ad essere più preciso davanti alla porta. Nello scorso campionato aveva segnato ‘solo’ 14 gol a fronte di 15.86 xG a favore. In questo inizio di stagione a fronte di un xG di 2.92 ha già segnato 4 gol. Ecco comparire, insomma, la parola magica per gli attaccanti: ‘overperformance’. E’ anche e soprattutto grazie a Jackson che il Chelsea è la squadra più spietata della Premier League davanti alla porta rispetto agli xG a favore: 11 gol segnati a fronte di 7.9 xG. Tutto il contrario rispetto al recente passato. Per il decollo definitivo Maresca aspetta il pieno rilancio di Cristopher Nkunku. La variabile che può far impazzire le difese avversarie. La prima avvisaglia nel gol-vittoria segnato a 5’ dalla fine in casa del Bournemouth entrando dalla panchina, come del resto tutti e quattro i gol segnati dal francese in Premier League. Dopo aver mandato in archivio una stagione da incubo con sole 11 presenze in campionato a causa di infortuni plurimi , si è rivisto l’ormai abituale palloncino che caratterizza le sue esultanze. Rosso ai tempi del Lipsia, blu in questo Chelsea. Che con Enzo Maresca sembra davvero pronto a volare.