Al Liverpool c'è un Benjamin Button 36enne che gioca con l'Under 21 (e li allena anche)

Sembrava soltanto un'abbronzatura, lunghissima, e pure parecchio insolita per un figlio del Regno nato a Wallasey e adottato dalla Liverpool dei Beatles. E infatti abbronzatura non era. Jay Spearing lo aveva scoperto alla vigilia di Natale, quello del 2022, pochi mesi dopo aver indossato i panni di un reale Benjamin Button e tornando romanticamente in quella che era sempre stata la sua casa, Anfield, ma nel Liverpool dei più giovani. Gli esami del sangue fatti coi reds Under 21 avevano dato degli esiti sballati come un aereo privato dei suoi radar, da lì la corsa in ospedale e il copione che passa dal filmone con Brad Pitt e 'La vita è meravigliosa', il capolavoro di Frank Capra dove la magia del Natale regala sempre una seconda chance. Jay Spearing ha il morbo di Addison ed era a pochi giorni da una crisi surrenalica acuta. Tra i sintomi, appunto, quella strana abbronzatura. Benjamin Button Alla fine tutto si era risolto per il meglio, e dire che quello era anche stato il suo "primo Natale libero" in diciassette anni di calcio, visto che il calendario della Premier League 2 prevedeva uno stop tra novembre e gennaio, e visto che i precedenti diciassette anni - feste comprese - Jay Spearing li aveva passati in campo tra boxing day vari. Classe 1988 - 36 anni, appunto - da tre a questa parte è un giocatore fuoriquota del Liverpool Under 21 e pure nella stagione appena iniziata ha già timbrato il classico cartellino - lui, centrocampista difensivo da sempre anche un po' calciatore operaio. Lo ha fatto nell'EFL Trophy, una sorta di Coppa Italia Serie C dove giocano squadre di terza e quarta serie più alcune formazioni B delle big inglesi. Ai più avrà fatto sicuramente un po' strano vederlo lì in mezzo al campo tra i ragazzini: loro ancora senza barba, lui che nel frattempo ha perso i capelli. Forse un po' anacronistico, circondato da diciassettenni o ventenni al massimo che potrebbero essere figli suoi, e in un certo senso lo sono, visto che la squadra la allena anche. Il suo romantico ritorno del 2022 era infatti stato doppio: giocatore fuoriquota all'occorrenza dell'Under 21, come detto, ma anche allenatore dell'Under 18 del club. È storia delle ultime settimane il suo salto dalla panchina U18 proprio a quella U21, come allenatore-giocatore accanto a mister Rob Page. Insomma, da quelle parti fa tutto Jay Spearing. A Liverpool da quando aveva sette anni Fa tutto lui anche perché Jay Spearing da calciatore era stato il classico tuttofare del centrocampo. Recupera palloni, mediano, ma in casi di necessità capace di allargarsi a sinistra, a destra, o fare un passo indietro in difesa. A Liverpool ci arriva addirittura a sette anni, ci vince una FA Youth Cup da capitano ed esordisce tra i pro nel 2008 agli ordini di Rafa Benitez. Passa ad Anfield gli anni tra il 2008 e il 2013, con qualche prestito in mezzo e poi passando per la gestione Hodgson e, soprattutto, quella di "King" Kenny Dalglish, che a Liverpool è praticamente una leggenda e, guarda un po', era stato un grande idolo dello stesso Spearing. Lascia nel 2013, gioca in giro per la nazione di sua maestà e torna a casa. Perché si torna sempre dove si è stati bene. Febbraio con l'U21, marzo con le vecchie glorie Jay Spearing è un duro, il campo non mente. È uno che non si tira mai indietro: gioca quando serve, come investito da una missione più alta, non per conto di Dio come i Blues Brothers ma per conto del Liverpool. Nei suoi tre anni da fuoriquota nei reds dei giovani è infatti sceso in campo appena ventuno volte, significa sei/sette partite a stagione, dividendosi tra il campo, la panchina e pure qualche partita tra vecchie glorie, come a voler rimarcare che mister Spearing sta davvero ingannando le lancette dell'orologio. Ovviamente nel suo stile: a febbraio scorso gioca sette minuti contro il Southampton U21, un mese dopo è in campo in un Chelsea-Liverpool legends e fa pure una mezza rissa con l'ex blues Dennis Wise, altro carattere che chiamare fumantino è dir poco . Tutto in pochi secondi: contrasto duro a centrocampo, dita puntate, l'amichevole che, d'un tratto, diventa meno amichevole. Jay Spearing voleva essere un duro. Anzi, lo è.

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Al Liverpool c'è un Benjamin Button 36enne che gioca con l'Under 21 (e li allena anche)

Marco Salami