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Juve, Chiellini: "Gara da squadra umile e matura"

Serie A
Giorgio Chiellini, difensore della Juventus, in campo contro il Napoli (LaPresse)

"Siamo una squadra matura e dobbiamo capire che non sempre si può fare quello che si vorrebbe - ha detto il difensore - ci vuole l'intelligenza di mettersi lì a soffrire. Sicuramente speravamo di fare qualcosa in più ma il Napoli ha grandi giocatori"

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1-1 al San Paolo, al vantaggio di Khedira ha risposto Hamsik; la sfida tra Napoli e Juventus termina così con un pareggio che mantiene inalterate le distanze tra le due squadre in classifica. Tra i protagonisti della formazione bianconera c'è anche Giorgio Chiellini, che con tutto il reparto difensivo è riuscito a contenere le avanzate dei ragazzi di Maurizio Sarri. Questa la sua analisi della partita dopo il novantesimo ai microfoni di Sky Sport: "Se mi diverto a giocare questo tipo di partite? Mi diverto di più quando vinco, il resto sinceramente non mi interessa. Noi siamo una squadra matura e dobbiamo capire che non sempre si può fare quello che si vorrebbe, ci vuole l'umiltà di mettersi lì a soffrire. Sicuramente speravamo di fare qualcosa in più soprattutto a livello offensivo nelle ripartenze però è chiaro che contro una squadra come il Napoli se esci un po' fuori ritmo e ti fai prendere la palla in velocità, loro diventano letali visto che hanno calciatori di grandissima qualità".

"Allegri ha deciso di non cambiare modulo ma non è detto che la mancanza di alcuni calciatori peggiori le cose per noi. E’ chiaro che se si parla di un giocatore come Dybala o Cuadrado - che sono molto importanti - la loro mancanza si può sentire. Oggi la cerniera di centrocampo ha fatto una partita impressionante, sul gol preso parte del merito va agli avversari ma noi abbiamo coperto traiettorie difficili anche se forse avremmo potuto ripartire un po' di più e avremmo potuto anche noi da dietro gestire un po' meglio la gara. Poi qualche giocatore non poteva essere al 100% dopo le nazionali ma abbiamo dato una dimostrazione di intelligenza e abbiamo fatto una prova di forza anche se alla fine non abbiamo vinto. La difficoltà di giocare contro il Napoli è data soprattutto dal loro modo di giocare tutto di prima, che ti può mettere fuori giri. Se poi osi troppo loro sono bravi a farti del male".

"L’obiettivo contro era di non scatenare la loro velocità sapendo che avremmo potuto concedere qualche spazio in più ai difensori in fase di impostazione ma togliere qualche metro davanti; giocare nell'uomo contro uomo non è sempre semplice e loro hanno fatto vedere di potersela giocare anche contro il Real Madrid. La Juve dell'anno scorso aveva fatto molto bene a Monaco contro il Bayern? Sì ma era una squadra molto diversa, le partite vanno analizzate singolarmente. Sinceramente a Torino un mese fa avevamo affrontato meglio il Napoli perché eravamo riusciti a restare più alti anche se nel primo tempo avevano sofferto, mentre nella ripresa avevamo preso il match in pugno gestendo meglio alcune situazioni. Comunque non concedere il possesso palla al Napoli non è semplice come può sembrare".

Infine una battuta sulla Roma e sul possibile cambio in panchina con l’addio di Spalletti: "Credo che alla fine l'importanza delle partite in questo momento non faccia pensare al futuro dell’allenatore, è chiaro che non posso parlare dall'esterno ma se la Roma vince martedì e arriva in finale di Coppa Italia si tiene accesa una fiammella in più con la possibilità di giocarsi poi una finale, altrimenti poi resta il campionato in cui possono ancora raggiungere un risultato importante. Io chiaramente sono calciatore della Juve e si sa che più si avvicina la fine della stagione più le chiacchiere aumentano".