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Roma, due giornate di squalifica per Strootman dopo la prova tv

Serie A

Attraverso l'uso della prova tv, il centrocampista della Roma è stato squalificato per due turni a causa della simulazione in occasione del rigore del derby. L'olandese salterà le decisive sfide contro Milan e Juventus, anche se la Roma presenterà ricorso. Nessuna sanzione per il gesto di De Rossi dopo il gol

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Kevin Strootman pagherà caro il rigore fischiato da Orsato alla Roma durante il derby di domenica scorsa contro la Lazio. Il giudice sportivo, una volta analizzate le immagini, attraverso la prova tv ha deciso infatti di squalificare il centrocampista giallorosso per due giornate di campionato per aver "effettuato, in occasione della concessione di un calcio di rigore durante un azione di giuoco al 44’ del primo tempo, una torsione innaturale con relativa caduta a terra che in alcun modo può ricondursi al tentativo di intervento del calciatore della Lazio Wallace". Nessun alibi dunque per l'olandese, nemmeno la possibilità di ricondurre il salto al tentativo di evitare l'impatto con le gambe del difensore avversario: per il giudice sportivo quella di Strootman è stata solo una condotta gravemente antisportiva che l'arbitro Orsato non è riuscito a percepire. Strootman salterà dunque le partite contro Milan e Juventus anche se la Roma farà ricorso presso la Corte d'Appello Federale che esaminerà il caso giovedì alle 12.30.

De Rossi, nessuna prova tv

Nessuna sanzione, invece, nei confronti di Daniele De Rossi, per il gesto rivolto ai tifosi della Lazio dopo il gol del pareggio. Nel caso del vice capitano della Roma la questione è puramente tecnica, perché non trattandosi di un fatto di condotta violenta né gravemente antisportivo il giudice sportivo non poteva avvalersi dell'ausilio delle immagini per giudicare l'accaduto che sarebbe potuto essere punito solo se un ispettore della Procura Federale lo avesse visto e refertato al Giudice Sportivo. Ma evidentemente non è stato visto.

"Buuu" razzisti, sanzioni a Inter e Lazio

Inter e Lazio sanzionate per cori razzisti con chiusura di settori dello stadio, nessun provvedimento contro il Cagliari per i 'buuu' a Sulley Muntari. Lo ha deciso il giudice di serie A in riferimento alle gare dello scorso turno di campionato: in particolare nel posticipo tra Inter e Napoli sotto i riflettori sono finiti i cori "di discriminazione razziale" intonati al 20' del secondo tempo "dall'80% dei circa settemila sostenitori" presenti nel secondo anello nei confronti di Koulibaly. Da qui l'obbligo a disputare una gara con il settore senza spettatori, con provvedimento sospeso per un anno con "l'avvertenza che se sara' commessa analoga violazione la sospensione sara' revocata e la sanzione sara' aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione".

Stesso provvedimento nei confronti della Lazio per i cori contro Rudiger "effettuati in particolare al 41' e al 47' del secondo tempo". Curva Nord un turno senza pubblico, ma con provvedimento sospeso. Nessuna sanzione invece nei confronti del Cagliari in relazione ai buu effettuati al 40' del secondo tempo contro Muntari: il giudice ha deciso di non sanzionare il club scrivendo che i cori "pur deprecabili sono stati percepiti nell'impianto in virtù anche della protesta silenzi osa in atto dei tifosi ma, essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli  dieci  sostenitori e dunque meno dell'1% del numero degli occupanti del settore, non integrano il presupposto della dimensione minima che insieme a quello della percezione reale è alla base della punibilita' dei comportamenti".