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Montella: "Donnarumma capitano? Non mi piace la fascia al portiere"

Serie A
Montella, Milan (Getty)

L’allenatore rossonero presenta la sfida di domenica sera a San Siro: "Roma ferita, Totti ha fatto la storia del calcio italiano. Donnarumma capitano? Non mi piacciono i portieri con la fascia"

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La sconfitta con l’Empoli, il pareggio con il Crotone: adesso, per il Milan, serve invertire la tendenza per riprendere al più presto la marcia verso l’Europa, iniziando già dalla gara di domenica sera a San Siro contro la Roma. "Veniamo da due pessimi risultati, abbiamo necessità di prendere più punti dell'andata in cui giocammo due ottime partite contro Roma e Atalanta, ma raccogliemmo soltanto un punto. E' il momento di riprenderci qualcosa. La Roma è ferita dal derby, ma so anche che hanno calciatori di grandissima qualità e personalità. Mi auguro di non trovarla arrabbiata, sarà una partita molto difficile: è una squadra che lotta per il secondo posto e fino a poco fa lottava per lo scudetto. Dobbiamo essere più arrabbiati di loro per fare nostra la partita. Totti? Con lui è nato un bel rapporto nel tempo. Andiamo molto d'accordo, ci vediamo spesso perchè le nostre mogli si vedono, c’è grande stima e rispetto. Non so se sia la sua ultima partita a San Siro. Ha fatto grandi cose in questo stadio, quindi mi auguro sinceramente che non giochi. Il presidente Berlusconi lo voleva al Milan, ma Totti alla Roma è intoccabile. E' andata cosi e penso sia stato un bene per tutti. Totti ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano. Gli auguro di fare la miglior scelta possibile con la massima serenità", le parole di Vincenzo Montella in conferenza stampa alla vigilia della sfida con i giallorossi.

Sulle parole di Maldini e il futuro

"Nutro grande stima per Paolo Maldini, ma non posso commentare le parole di un grande campione come lui. Io so che stiamo provando a costruire qualcosa di importante, so che c'è un piano economico importante. Vedo che c'è la dirigenza presente, lavorano quasi 20 ore al giorno, probabilmente più di un allenatore. Ci sono le risorse e soprattutto le persone. Quindi sono contento, per il resto ognuno ha il proprio punto di vista", ha proseguito Montella. "La mia conferma in panchina arrivata da Fassone? Io sono molto sereno, so come vanno le questioni di calcio. Ho un contratto in essere, sento la stima dal primo giorno e quotidianamente. Questo rafforza anche il gruppo, perchè se non fosse certo del proprio allenatore qualcosa probabilmente perderebbe. I calciatori non hanno alibi, anche in questo caso: possono e devono esprimersi al meglio. Non vorrei che si pensasse a cosa è accaduto l'anno scorso in questo periodo. Sono molto contento degli allenamenti delle ultime settimane, c'è più competitività. Mi auguro che i ragazzi riescano a trasmettere queste caratteristiche in campo", ha proseguito Montella. Che poi ha aggiunto: "Io allenatore della Roma? L'ho già allenata, ho vinto un derby con Totti che ha fatto due gol e giocato tutte le competizioni. Magari nello stadio nuovo quando lo farà, chissà...".

"L’Atalanta è la nostra Cima Coppi"

"L'abitudine a giocare di più va allenata, ma prima conquistata. Noi ci teniamo tantissimo ma bisogna impegnarsi. La prima parte è al livello del campionato, la seconda arriva fino al livello della Champions. Sarebbe un bell'allenamento in vista di una futura partecipazione alla Champions stessa. Adesso abbiamo un bel vantaggio e dobbiamo tenerlo. Seguo il Giro, faccio intanto un in bocca al lupo a Ivan Basso per la sua nuova avventura. Forse la nostra Cima Coppi sarà più quella con l'Atalanta che è un avversario diretto. Sono certo che il pubblico ci sarà vicino nonostante gli ultimi due risultati pessimi, i tifosi hanno dimostrato di apprezzarci e abbiamo bisogno di tutti. Nel ritorno rispetto allo stesso momento dell'andata abbiamo fatto 12 punti in meno. Abbiamo fatto qualche punto in più rispetto al valore della squadra all'andata e qualche punto in meno al ritorno. Dividendo questi 12 punti abbiamo fatto 6 punti in più all'andata e 6 punti in meno al ritorno. Siamo in linea con il livello della squadra e con gli obiettivi fissati a inizio stagione", ha proseguito Montella.

Singoli e difficoltà ad andare in rete

L’allenatore rossonero ha poi parlato delle difficoltà realizzative della sua squadra: "A livello percentuale siamo sotto rispetto alla pericolosità e alle occasioni create. Serve avere maggiore rabbia agonistica e quel pensiero che non ti fa dormire la notte. Bisogna pensare di più a come arrivare al gol. Ossessione da rete? Alcuni ci pensano più di altri, non mi riferisco solo agli attaccanti, ma anche agli altri calciatori. Non è un problema di Bacca e Lapadula, loro ci pensano molto. Chi in attacco? Bacca sta bene, devo fare una scelta. Si sta allenando molto bene anche se viene da due partite in cui non ha giocato dall'inizio. Sceglierò domani. E' molto molto competitivo". Poi sul momento di forma della squadra: "I ragazzi stanno bene tutti fisicamente vedendo i database di Milan Lab. Quest'anno i dati sono migliori rispetto agli ultimi anni nello stesso periodo. Molto spesso un calo apparentemente fisico è un calo di testa e possono essere tante le motivazioni, ma fisicamente stanno tutti molto bene. Assenza di Bonaventura e Abate? Mi piace attingere e ottimizzare a quello che ho a disposizione. Bonaventura è arrivato in Nazionale e ha caratteristiche molto importanti. La corsia di destra è stato uno dei punti di forza del girone d'andata. Un calciatore simile ad Abate non lo abbiamo in rosa, è quasi un'ala e Suso aveva anche più spazio. Ho dovuto cambiare qualcosina, però sono cose che succedono nel calcio", ha affermato l’allenatore del Milan.

Su De Sciglio e Donnarumma capitano

"Donnarumma capitano? E' un bambino, come mio personalissimo pensiero. Sono contrario personalmente al portiere capitano perché è lontano per parlare con l'arbitro, è lontano dai compagni e dall'azione", le parole di Montella. Allenatore del Milan che poi ha parlato così di De Sciglio: "Mattia è molto stimato dalla parte tecnica e dalla società. Ha attraversato un momento difficile, è un ragazzo serio e sensibile. Io spero sempre che il pubblico lo inciti, accetto che lo si critichi con dei fischi, ma in tal caso mi sentirò fischiato anche io. Mi auguro che non ci sia un clima ostile, lui è un patrimonio di questo club e spero che i tifosi lo capiscano. Se dovesse giocare, chiedo al pubblico di non fischiarlo ma di unire gli intenti. Se giocherà ci sarà la solita gerarchia per i gradi di capitano, anche se non è quella ottimale secondo me", ha concluso Montella.