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Roma, Spalletti: "Totti giocherà il pezzo di gara più importante"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Roma (Getty)

"Francesco giocherà un bel pezzo di partita, il più importante". L'allenatore giallorosso parla della sfida col Genoa: "La Roma deve vincere, non ci dobbiamo accontentare se ha vinto Totti, lui ha vinto tanto..."

#SkyGrazieTotti: LO SPECIALE

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"Che festa sarebbe senza i tre punti?". Nell'ultima conferenza stampa da allenatore della Roma - prima dell'approdo all'Inter - Luciano Spalletti si è soffermato sul Genoa, gara decisiva per il secondo posto e l'accesso alla Champions: "Dobbiamo vincere - dice - la prima cosa è ricordare di fare la partita nel modo corretto, bisogna riesibire la nostra forza, la mentalità, la benzina che ci ha portato a giocare questa partita". Infine su Totti, alla sua ultima gara: "Totti giocherà un bel pezzo di partita, quello più importante". Così Spalletti in sala stampa.

"Totti giocherà il pezzo di gara più importante"

Spalletti apre a Totti titolare col Genoa: "Totti giocherà un bel pezzo di partita, quello più importante. Significa essere importanti, apprezzarlo non solo quando c'è stata la partita, ho avuto la fortuna di vedere la qualità del piede, delle sue giocate, di accorgermi in ritardo delle sue intuizioni geniali di anticipazioni, di giocata, di apertura prima che uno se ne accorga. Sono uno molto fortunato, penso ci sia anche qualche altra cosa che lo riguarda, nel senso che l'ho visto segnare tante volte, mi è successo di essere stato presente tante volte quando ha segnato. Ce ne sono molti che potrebbero essere messi in fila come i più belli", Continua Spalletti: "Poi rischi di mettere alla trentesima posizione un gol che vale la prima - ammette - Effettivamente si deve esprimere ancora. È capitato ieri mattina in palestra, vorrei sentirlo contento della decisione da prendere per il suo futuro". 

"La Roma deve vincere, non basta che ha vinto Totti"

"Il mio ricordo? Quello della qualità del giocatore, della forza, della personalità. Si valutano sempre le cose visibili, ma ce n'è un'altra che è fondamentale: il carattere. Quando sei in una situazione dove tutti ti fanno sentire scomodo e tu fai vedere la cosa contraria, che qui comando io. Datemi la palla sui piedi e vi faccio vedere io, è un modo di togliere responsabilità agli altri calciatori, di dare la forza che il campione ha. Lui l'ha messo a disposizione tante volte, è diventata una qualità importantissima per i risultati della squadra". Su cosa gli ha dato fastidio: "Nessuna, ci sono stati momenti in cui non ho condiviso alcune prese di posizione. Qui siamo un po' colpevoli tutti, perché l'abbiamo un po' creato questo grandissimo calciatore che può ricoprire qualsiasi situazione che lo riguardi, perché è Totti. Ne ha molte di queste qualità. In qualcuna serve che lui faccia ancora profondità, essere capitano di una squadra, essere leader di una squadra vuol dire donare quello che hai agli altri. Lui probabilmente lo avrebbe e lo ha anche fatto, però agli altri non è arrivato lo stesso messaggio". E ancora: "E' sempre stato messo davanti, magari annullando la qualità di un altro calciatore, cosa che da un punto di vista di un allenatore, di un club, di una tifoseria dovrebbe essere sviluppata. La Roma deve vincere, non ci dobbiamo accontentare se ha vinto Totti. Totti di titoli ne ha vinti. Bisogna che Totti sappia far usare tutti i suoi successi anche alla Roma, da solo non basta. Ci diciamo sempre le stesse cose, che la Roma non ha vinto niente. Anche questa può essere una chiave, non solo che lo spogliatoio ce l'ha con me".

Sui rigori sbagliati

Spalletti ricorda l'aneddoto di quando sbagliò sei rigori di fila: "Secondo me un giocatore, quando sbaglia tre calci di rigore, nonostante una personalità come la sua, può parlare di ripensarci, sarebbe un sintomo di spessore. Ma l'allenatore sei tu e dici di provare a farlo tirare a qualcun altro, quel qualcun altro magari poi dice no". E ancora: "L'allenatore deve avere a che fare con 20 giocatori, non con uno solo. Se ne avessero segnati un paio in più di rigori, i punti sarebbero stati diversi. In quel momento la cosa andò poco bene, ma se non trovi quello che lo vuole battere al posto suo diventa una presa di posizione difficile".

"In questa gara c'è il nostro percorso"

Spalletti continua: "Bisogna arrivare in fondo come ci siamo detti. Abbiamo la possibilità, in questa paritta c’è tutto quello che stiamo cercando da un anno. Dobbiamo essere bravi nella coerenza dei discorsi che ci siamo fatti in allenamento e dentro lo spogliatoio. I 5’ di confronto, i minuti di palestra, il lavoro in campo e si mette dentro il programma. Questo era un obiettivo fondamentale per far felici i tifosi. Siamo a un passo e dipende da noi, non vogliamo sbagliare niente. Dobbiamo essere tutti concentrati per la vittoria altrimenti la festa ce la fanno gli altri. Il Napoli probabilmente vincerà perché sta bene e gioca un gran calcio, fa tanti gol. Non mollerà. Di questi calciatori ci possiamo fidare, è una squadra da Roma".

Sul futuro: "Mi incontrerò con la società"

Gli chiedono se è difficile lavorare a Roma e Spalletti risponde così: "È una situazione dove si può lavorare benissimo. L'essenziale è riuscire a fare chiarezza sul fatto che si lavora tutti nella stessa direzione. Siamo un corpo unico. Gli allenatori si cambiano, ho letto nomi due mesi fa, sono situazioni che si possono fare, che fa parte dell'intuizione, della professione che facciamo". Sul futuro: "Non so se il prossimo anno la Roma avrà cambiato allenatore, ci rincontreremo in settimana. Domani c'è da dare spazio a quello che succede, se Francesco dice che è l'ultima partita c'è da dargli spazio, effettivamente. E lo spazio è tutto per lui. Ci si rivede lunedì o martedì anche con la società per parlare insieme e dirsi due cose".