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Roma, Di Francesco: "Felice di lavorare con Monchi. Fase offensiva ok"

Serie A
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma (Foto: Roma)

L'allenatore dei giallorossi ha parlato in conferenza, alla vigilia dell'amichevole col Siviglia: "Siamo cresciuti ma la strada è ancora molto lunga". Con lui anche Diego Perotti: "Che emozione tornare dopo sette anni"

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Un test importante, quando ormai manca poco all’inizio della stagione. La Roma domani affronterà il Siviglia per il trofeo in memoria di Antonio Puerta, giocatore degli andalusi scomparso tragicamente in campo nel 2007. I due club sono anche legati dal mercato: in giallorosso ci sono Perotti e Fazio, oltre al direttore sportivo Monchi che arriva proprio dalla società spagnola. L’argentino invece ha affiancato Eusebio Di Francesco nella conferenza stampa di presentazione. L’allenatore ha tracciato un rapido quadro della condizione della sua squadra: “Siamo in crescita, sia dal punto di vista tattico che da quello atletico. Una gara come quella di domani serve per la condizione, affronteremo la partita come se fosse una di campionato per capire bene come stiamo”. Di certo ci sono degli aspetti ancora da rivedere. “Tatticamente dobbiamo ancora lavorare tanto, anche se la crescita è innegabile. Le situazioni però vanno ripetute e le partite servono a questo. La strada è ancora lunga, ma sono contento della fase offensiva: quando arriveranno tutti in condizione, faremo anche di meglio” ha detto il tecnico.

Di Francesco: "Siviglia, tanta qualità"

Nonostante i campionati diversi, Di Francesco ritroverà vecchie conoscenze: “Conosco l’allenatore del Siviglia, l’ho affrontato in un’amichevole con il Celta Vigo. Ha uno stile differente da quello di Sampaoli. La squadra è fatta da giocatori di grandissima qualità e alcuni, come Muriel, li conosco molto bene”. Sono stati questi anche i giorni del ritorno di Morgan De Sanctis, con un ruolo nello staff tecnico. Una decisione che alcuni tifosi non hanno gradito, anzi. Sulla questione, l’allenatore non si sbilancia: “Non so chi abbia scritto quegli insulti e non penso di essere la persona più indicata a parlare di questa situazione. Per quanto riguarda la squadra, ci sono meccanismi che sono meno efficaci perché non è ancora in condizione; quando lo sarà, miglioreremo. Per me non esistono le singole linee, ma vedo la squadra come un blocco unico. La Roma è una squadra”. Infine, una battuta su Antonio Puerta e sulla collaborazione con Monchi. “Conosco la sua storia, la vidi in televisione. Per noi è un onore essere qui e partecipare al torneo. Lavorare con Monchi è una grande soddisfazione, ha grandissima esperienza. Il segreto per lavorare bene è avere confidenza” ha concluso Di Francesco.

Perotti: "Torno dove sono diventato uomo"

Sarà un ritorno al Pizjuan, invece, per Diego Perotti. “Sono passati sette anni, quante emozioni. Ritrovo una città meravigliosa e tanti amici, la partita di domani ha un grande significato per la squadra e per il ricordo di Antonio. Qui sono diventato un uomo e sono cresciuto, sarà davvero emozionante” ha esordito l’argentino. Il giocatore è uno dei più in forma nell’estate giallorossa: “Da quando è cominciato il ritiro di Piznolo abbiamo lavorato nel modo giusto, seguendo le indicazioni dell’allenatore. Sono arrivati nuovi innesti, ma stiamo procedendo nella direzione giusta per arrivare in fondo ad una stagione difficile e lunga. L’obiettivo resta quello di vincere un titolo, la squadra c’è e personalmente è un obiettivo che condivido, anche per i tifosi che hanno pretese alte verso di noi”. Sul suo ruolo, invece, si esprime così: “Il nuovo sistema di gioco mi piace, faccio quei movimenti che in passato non facevo, accentrarmi. Mi permetterà di essere maggiormente pericoloso e di servire più assist. Devo migliorare nella ricerca della porta. Salah ci garantiva un grande apporto di gol e assist, ma so che Monchi sta lavorando per trovare il sostituto più indicato, che sia Mahrez o un altro. Sarà comunque difficile sostituire Momo”.

Fazio e Monchi, amici ritrovati

Perotti ha dedicato un pensiero a tutte le figure che legano lui, la Roma e il Siviglia. Cominciando da Puerta. “Purtroppo non ho potuto conoscerlo, non ci siamo mai allenati insieme e non ho potuto giocare con lui. Me ne hanno parlato bene e sono felice di poterlo omaggiare domani. Fazio per me è un fratello, sono felice di aver ritrovato anche Monchi, con cui ho lavorato sette anni. So che è un professionista serio e i risultati che ha raggiunto al Siviglia. Spero che possa replicarli anche qui” ha concluso l’argentino.