L'allenatore giallorosso parla alla vigilia del match con l'Inter: "La squadra di Spalletti ha idee chiare, con grande qualità nel palleggio". Ancora indecisione invece su chi giocherà a destra nel quartetto di difesa: "Valuterò dopo l'ultimo allenamento. Juan Jesus può migliorare ancora, Moreno è una possibilità"
“Contro l’Inter mi aspetto un miglioramento dal punto di vista tecnico, più qualità”. Eusebio Di Francesco fissa l’obiettivo, oltre i tre punti, in vista del big match dell’Olimpico. Serviranno però ancora tante partite per ammirare quella macchina perfetta che si era vista lo scorso anno con il Sassuolo nei match di Europa League contro Stella Rossa e Athletic Bilbao. “Quella era una squadra che lavorava con me da 4 anni e costituita quasi anche dagli stessi giocatori – spiega il mister dei giallorossi -. Giocava in maniera perfetta per quel motivo. Avevamo iniziato la preparazione tutti insieme il 27 giugno. Quest’anno con la Roma abbiamo iniziato il 16 luglio andando in giro per il mondo. L’intesa qui sta migliorando, ma ci vorrà un po’ di tempo. Paragonare a quella squadra a questa è impossibile. I ragazzi di adesso credono in quello che propongo e io sono contento di questo”. Di Francesco analizza poi i pericoli dell’Inter: “Spalletti ha fatto un ottimo lavoro, la squadra ha idee chiare e palleggia con qualità. Il grande inizio ha facilitato lo sviluppo della partita contro la Fiorentina, ma ha dei giocatori importanti, soprattutto in attacco. Non so poi se, nella conferenza stampa, ha voluto fare pre tattica verbale dicendo che dovranno essere perfetti per essere al nostro livello, ma il suo obiettivo sicuramente è recuperare il gap di punti che c’è stato tra le due squadre lo scorso anno. Se io dovessi fare gli stessi punti che ha fatto lui qui probabilmente sarebbe un cammino da scudetto. I punti però diventano relativi alle squadre e al loro percorso”.
"Deciderò dopo l'ultimo allenamento chi sarà il terzino destro"
Dalla squadra in generale il discorso di Di Francesco passa poi ai singoli, partendo da chi giocherà terzino destro: “La scelta la farò definitivamente oggi – dice l’allenatore -. Abbiamo ancora un allenamento, non posso stravolgere la squadra in 5 giorni, serve già tempo per assimilare ciò che chiedo. Florenzi sarà convocato, non ha ancora la condizione per affrontare i 90 minuti ma a partita in corso può essere una soluzione. Non sono sorpreso del rendimento di Juan Jesus: ha sempre mostrato grande disponibilità, grande voglia di fare. Sono soddisfatto, ma non si deve accontentare. Ha ancora ampi margini di miglioramento. Moreno ha possibilità di giocare. È in crescita, non ha avuto modo di riposare dopo la Confederations Cup e ha avuto qualche infortunio che gli ha impedito di essere al massimo. Ha fatto un po’ di fatica all’inizio, anche perché qui c’è molta più tattica rispetto al campionato olandese. È un giocatore intelligente e pian piano sta migliorando per quella che è la mia idea di calcio. Per Karsdorp sono stati rispettati i tempi, è in ottima fase di recupero. La speranza è di poterlo utilizzare per qualche minuto già dalla partita contro la Chapecoense. Nainggolan ha delle qualità straordinarie e può ancora crescere. I carichi di lavoro si stanno facendo sentire. Mi spiace non sia stato convocato dal Belgio, spero solo che faccia una grande partita e sia protagonista”. Sul mercato invece dice: “La mia unica preoccupazione ora sono i tre punti con l’Inter. Questa Roma è sicuramente più forte rispetto a quella che ho trovato alla firma del contratto, se dovessimo migliorarci sarei ancora più felice”.
"Grande emozione per la mia prima all'Olimpico"
L’allenatore giallorosso chiude infine con un commento sul sorteggio di Champions e lancia un appello ai tifosi: “Il sorteggio è difficile, ma sono fiducioso e mi piace essere ottimista. Si può solo migliorare e crescere. Domani mi auguro grande sostegno dal pubblico, io do il massimo, poi ognuno si farà il suo giudizio su di me. Non mi piace chi parla per preconcetto, quello che conta è che domani la Roma vinca. Sarà una grande emozione per me la prima ufficiale sulla panchina della Roma all’Olimpico, una sensazione unica. La speranza è che ci sia grande gioia nel finale, la cosa più importante sarà aver dato tutto.