Tutto facile al Vigorito per la squadra di Di Francesco, che ha battuto i giallorossi di casa grazie anche a una straordinaria prestazione di Dzeko: decidono il risultato una doppietta del bosniaco, che colpisce anche due pali, e gli autogol di Lucioni e Venuti
BENEVENTO-ROMA 0-4
22' Dzeko, 35' aut Lucioni, 52' Dzeko, 74' aut Venuti
Tabellino
Benevento (4-4-2): Belec; Letizia, Venuti, Lucioni, Di Chiara; Memushaj, Chisbah, Cataldi, Lazaar (63' Parigini); Coda (75' Armenteros), Puscas. Allenatore: Baroni
Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (57' Gerson), Gonalons, Strootman; Under (1' El Shaarawy), Dzeko, Perotti (75' Armenteros). Allenatore: Di Francesco
Ammoniti: Parigini, Di Chiara
Arbitro: Fabbri
L'avvertimento, per Di Francesco, è che all'orizzonte scenari ben più impervi si presenteranno di fronte alla sua truppa. Della serie: non saranno tutte Verona e Benevento. La consolante certezza, d'altra parte, è che l'allenatore della Roma può contare su un centravanti fenomenale. Che quasi senza dare l'impressione di faticare nel pomeriggio del Vigorito ha preso per mano i propri compagni e li ha condotti verso il secondo, benefico, successo consecutivo. Una vera e propria furia Edin Dzeko, arrivato con la doppietta ai giallorossi di Baroni alla rete numero 21 nelle ultime 21 giornate di Serie A. E dire che i gol del gigante bosniaco potevano essere almeno sei: sulle due autoreti in fotocopia del Benevento che hanno intramezzato i gol del bosniaco, infatti, c'era sempre il 9 della Roma alle spalle di Lucioni e Venuti; così come è sempre stato Dzeko a far tremare, una volta nel primo una volta nel secondo tempo, i pali di Belec con due conclusioni differenti ma allo stesso modo pregevoli. Poi un movimento costante, un predominio fisico imbarazzante, una proprietà tecnica notevole e una capacità come pochi di saper fare giocare e girare la squadra. L'ha dominata la partita il bosniaco, aiutando anche nel pressing e correndo per 90 minuti con estrema leggerezza: e meno male che il gioco di Di Francesco non gli andava a genio...
Come detto, gli avversari di questo turno, così come quelli gialloblu di tre giorni prima, hanno facilitato il compito dei giallorossi di Di Francesco, ma l'allenatore della Roma può tornare dalla trasferta del Vigorito col secondo sorriso consecutivo e, Dzeko a parte, con diverse note positive. Prima di tutto l'atteggiamento dei suoi calciatori, di certo facilitati nel proprio compito dall'imbarazzate divario tecnico in campo, ma comunque sempre propositivi e orientati in avanti come piace all'ex Sassuolo. Inoltre i movimenti e gli automatismi della squadra, in decisa evoluzione positiva, che hanno portato i giallorossi a trovare tre delle quattro reti al termine di altrettante azioni marchio di fabbrica del gioco di Di Francesco: gli esterni offensivi si accentrano e favoriscono l'inserimento dei terzini che, se serviti col tempo giusto, riescono a scappare alle spalle dei centrocampisti avversari e a trovarsi liberissimi al limite dell'area piccola. Così è arrivato il primo gol di Dzeko, segnato con un appoggio semplice semplice dopo una grande sgroppata di Kolarov, al secondo assist gol per l'amico bosniaco. Così sono arrivate le due autoreti di Lucioni e Venuti, che hanno infilato il proprio portiere intervenendo su due cross dal fondo di Peres e dello stesso Kolarov.
Quello che resta, almeno per il Benevento, è invece la certezza, quasi opposta a quella della Roma, che gli avversari non saranno sempre i giallorossi di questo pomeriggio e il Napoli di tre giorni fa. 10 gol in due partite possono far male al morale di una squadra che in ogni caso ha sempre saputo di dover combattere fino all'ultimo secondo per conquistare una salvezza che, visto le premesse, già ora avrebbe il sapore dell'impresa. Baroni potrà ripartire dall'atteggiamento iniziale, molto positivo, che contro una squadra meno ingiocabile rispetto alla Roma di questo pomeriggio di certo garantirà, almeno nelle partite al Vigorito, qualche punto prezioso.
Primo tempo
Almeno nei primi 10 minuti l’imbarcata di Napoli sembra essere stata digerita bene dai giallorossi di casa, che cominciano la partita aggredendo la Roma e allargando il gioco sugli esterni appena possono. Puscas e e Coda, la coppia della cavalcata della passata stagione, in avanti fanno un gran movimento, aiutando spesso e volentieri anche il centrocampo dove dall’altra parte Strootman e Gonalons hanno bisogno di qualche minuto di troppo per entrare in partita. Il ritmo è subito alto, il Benevento alza il livello fisico degli scontri e per arrivare alla prima occasione bisogna arrivare al decimo quando Belec, con un buon guizzo, riesce a stoppare a terra un colpo di testa colpevolmente fallito da un solitario Dzeko. Che la Roma possa iniziare a sfondare facilmente sembra sempre più chiaro col passare dei minuti, anche se una partita di calcio è fatta di episodi e quello del 18’, dopo una conclusione alta di Peres, avrebbe potuto indirizzarla in maniera ben diversa. Puscas ruba palla al terzino brasiliano della Roma (che vanamente chiede l’intervento di Fabbri) e s’invola in un tre contro due che il laziale Cataldi, in maniera sciagurata, spreca con un destro a giro che si spegne a lato della porta di Alisson. E’ un bello spavento per la Roma, che però da quel momento cambia drasticamente marcia e volto della propria partita. La palla inizia a correre più veloce, gli interscambi tra gli intermedi e gli esterni del 4-3-3 cominciano a funzionare a liberare uomini alle spalle dei centrocampisti di casa e le occasioni cominciano ad arrivare come una logica consequenza. A cominciare dal gol del vantaggio, segnato su quello che sta diventando uno degli assi, Kolarov-Dzeko, più produttivi del nostro campionato: il terzino serbo, servito col tempo giusto da Strootman, si libera di Memushaj, entra in area dal lato corto e crossa per l’attaccante che, appostato sul secondo palo tutto soletto, non può che insaccare. Subìto il gol, il Benevento comincia a fare fatica a uscire dalla propria metà campo, mentre la Roma, trascinata da un Dzeko dominante, costruisce occasioni su occasioni. L’impressione è quella che il 2-0 possa arrivare da un momento all’altro. Dzeko prima ci prova per due volte, poi, solo otto minuti dopo il gol del vantaggio, centra un palo clamoroso con un bellissimo destro a giro sul quale Belec nulla avrebbe potuto. Dall’altra parte Coda si batte e va per due volte alla conclusione senza per la verità impegnare Alisson, fino a quando Gonalons tira fuori dal cilindro un passaggio filtrante che libera Bruno Peres sul lato corto dell’area di rigore: cross teso per Dzeko e Lucioni che per anticipare in scivolata il bosniaco infila la per la seconda volta Belec. Così come già accaduto al San Paolo, dove però il Benevento si era trovato sotto 2-0 dopo appena 15 minuti, il raddoppio della Roma fa la sfida del Vigorito una buona amichevole. L’intensità della gara cala, Dzeko, per altre due volte, e Perotti sfiorano il 3-0 ma per il momento il passivo dei giallorossi di casa si può fermare a due reti.
Secondo tempo
La ripresa ricomincia con El Shaarawy al posto di un Under apparso sì volenteroso ma decisamente caotico e poco concreto. L’andamento della partita, oramai segnato dal doppio vantaggio dei giallorossi di Di Francesco, viene confermato dall’atteggiamento delle squadre, con la Roma che entra in campo determinata a trovare il prima possibile il gol del 3-0. Detto fatto, la firma ce la mette ancora il bomber bosniaco. Il Benevento perde palla sulla trequarti a causa della pressione di Perotti che immediatamente serve Dzeko: arrivato al limite dell’area, senza pressione, il bosniaco ha tutto il tempo di prendere la mira e infilare imparabilmente Belec con un sinistro a giro che si spegne all’angolino. Con questo sono 21 gol nelle ultime 21 di campionato per Dzeko, reduce da due doppiette consecutive: numeri di un attaccante dominante. La Roma lo festeggia, se lo gode e per il momento si adatta al clima di una partita da portare avanti al piccolo trotto. Pellegrini va vicino al 4-0 con un destro a giro e poi lascia il campo per Gerson, mentre dall’altra parte Coda prova a battere gli ultimi colpi della sua partita e per due volte riesce a mettere in difficoltà Juan Jesus arrivando al tiro pur senza impensierire Alisson. 10 minuti di distrazione e la Roma ricomincia a giocare, il risultato è sempre lo stesso: terzino liberato al limite del lato corto dell’are, in questo caso ancora Kolarov, cross teso e Dzeko pronto a infilare a porta vuota. Se nel primo tempo era stato Lucioni ad anticipare il bosniaco e infilare Belec, però, questa volta è il compagno di reparto Venuti a realizzare lo stesso autogol in fotocopia. Sul 4-0 c’è tempo per l’ingresso in campo di Florenzi un ultimo quarto d’ora di pura accademia nella quale Dzeko, non pago, è capace a 5 minuti dal termine, di sfoderare un pezzo di rara classe: stop complicatissimo di sinistro e tiro di prima intenzione, sempre di sinistro, da posizione defilata, che centra la traversa. Due gol, due autogol di fatto procurati (era appostato alle spalle di entrambi i difensori in occasione delle sfortunate deviazioni di Lucioni e Venuti), due legni, un'infinità di palloni giocati per la squadra. Il Benevento certamente ha aiutato il bosniaco e i giallorossi, ma con questi numeri, e una crescita lenta ma costante della squadra, Di Francesco di certo può sorridere. Sabato ci sarà l'Udinese, poi la trasferta di Champions contro il Qarabag e infine il Milan a San Siro. 10 giorni impegnativi, che diranno tanto delle ambizioni giallorosse. Ma con un Dzeko così...
LE STATISTICHE DELLA PARTITA
-Con quello realizzato al Benevento, Edin Dzeko ha segnato almeno un gol a 22 delle 23 squadre finora affrontate in Serie A
-Con questa sono 9 le vittorie consecutive della Roma in trasferta, in Serie A solo l'Inter nel 2006/07 ha fatto meglio con 11
-Questo è solo il quarto gol (su 42 totali) che Dzeko segna da fuori area in Serie A
-Con questa doppietta, Dzeko ha segnato 21 gol nelle ultime 21 partite giocate in Serie A
-Quinto legno colpito dalla Roma in questo campionato, record tra le squadre di Serie A
-Con il Benevento, Edin Dzeko ha segnato almeno un gol a 22 delle 23 squadre affrontate finora in Serie A (non ha segnato solo contro il Frosinone)
-Già 2 assist per Kolarov in questo avvio di campionato, in Serie A ha fatto meglio solo una volta: 3 passaggi vincenti nel 2009/10