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Roma, Di Francesco: "Montella un fratello. Col Milan decisiva"

Serie A
Eusebio Di Francesco presenta la sfida contro il Milan (Getty)

Dopo il ritorno alla vittoria in Champions League con il Qarabag, i giallorossi scenderanno in campo domani alle 18 contro il Milan, reduce dal successo al fotofinish col Rijeka in Europa League. Intanto, in diretta da Trigoria , Eusebio Di Francesco presenta la sfida di San Siro: "Dobbiamo migliorare nelle due fasi la qualità della manovra ed essere più compatti. Montella per me è un fratello. E Nainggolan io me lo tengo stretto"

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Concentrazione massima. E soprattutto lo stesso entusiasmo, fatto di idee e una gran voglia di non fermarsi più. Dalla ritrovata vittoria in Champions League contro il Qarabag al fascino di San Siro, nel tempio del Milan, squadra che la Roma ha battuto nelle ultime tre sfide. Per questo Di Francesco, forte di un gruppo plasmato sempre più a sua immagine e somiglianza, punta ad allungare il record giallorosso di successi esterni in Serie A: attualmente la striscia è di nove, in cui hanno segnato di media 3.2 gol a partita. Intanto, dalla sala stampa di Trigoria, arriveranno in diretta le parole dell’allenatore della Roma a presentare la gara contro i rossoneri: "Sono contento della crescita della squadra, sia per la manovra che per la compattezza. Dobbiamo rimanere più corti e compatti, soprattutto migliorare nelle due fasi".

Che amicizia

Tra Montella e Di Francesco c’è da diversi anni una bella amicizia. Dai tempi di Empoli a quelli giallorossi, in cui Eusebio era il Team Manager della Roma allenata allora proprio da Montella: "Vincenzo è davvero un fratello per me. A Empoli siamo cresciuti assieme, nelle difficoltà, mantenendo un gran rapporto negli anni. Nel lavoro è dura avere tanti amici, ma io nel calcio ne ho tanti. Con Vincenzo siamo stati assieme in camera, lo contraddistingue la sua qualità di essere ‘scugnizzo’, ha sempre la battuta pronta. E’ bravo a comunicare e a interagire, esaltando le qualità dei propri giocatori e mantenendo la sua filosofia di gioco. Sa far male sempre agli avversari".

Segnali

Prima della conferenza stampa è terminato l’allenamento della Roma. L’ultima rifinitura prima della partenza per Milano. La certezza è che Florenzi giocherà in attacco, la sua capacità di ricoprire più ruoli permetterà a Di Francesco di schierarlo davanti con El Shaarawy e Dzeko. Torna anche De Rossi in regia, pronto al confronto con Biglia: "Vincere a Milano significa esserci. Vogliamo rimetterci in corsa, noi lavoriamo per rimanere attaccati al carro. Con il Milan dovremo avere rispetto, hanno grandi giocatori, ma ovviamente vogliamo tornare a casa con i 3 punti". E su Nainggolan, come mai è escluso dal belgio? "Tecnicamente è un top player assoluto, poi ogni allenatore fa le sue valutazioni. Mi dispiace per il ragazzo, ora mi auguro possa dare di più alla Roma. Io me lo tengo molto stretto".

Crescita

Vietato perdere punti, e allora qual è la motivazione che porta la Roma a Milano? "La partita dirà tanto. Anche se siamo bravi a fare e disfare tutto con un attimo. E’ molto importante per restare attaccati alle prime. Il fatto che abbiamo cambiato tanto, spero possa essere una cosa positiva, perché sono giocatori di spessore che domani dovranno dimostrarlo a San Siro".

Integrazione

"Under è pronto a giocare la partita di Milano. Comincia a parlare italiano, ma sa parlare alla grande la lingua del calcio. Deciderò stanotte o domani. So di avere un’arma davvero importante".

Sugli infortuni

"Sì, ho vuto tanti infortuni nell'ultimo periodo, soprattutto i crociati, il tema si deve legare alle tante partite. Anche i campi, quando i giovani passano dal sintetico al naturale. Sono cambiati i ritmi delle partite, le ore di viaggio, ci sono tanti aspetti su cui lavorare. Dobbiamo riflettere, chi vive all’interno sa che questi infortuni possono capitare per i ritmi alti. Bisogna curare molti aspetti, anche l’alimentazione e ogni dettaglio".